Continua il calo della produzione industriale italiana
L’ Istat rileva il diciannovesimo calo consecutivo dell’ industria italiana. Spiragli positivi solo dal settore dell’ energia.
L’ Istat rileva il diciannovesimo calo consecutivo dell’ industria italiana. Spiragli positivi solo dal settore dell’ energia.
Attesa, nel terzo trimestre 2013, una nuova flessione economica dell’ 1,4%. Una ripresa dello 0,7%, invece, sarà possibile, secondo l’ Istat, solo nel nuovo anno.
Gli stipendi degli Italiani sono rimasti bloccati anche nel mese di Marzo 2013. Numerosi i contratti in scadenza, più di 5 milioni di dipendenti attendono il rinnovo.
Dal 1977 ad oggi, secondo l’Istat, la disoccupazione giovanile è aumentata di circa 1,5 milioni di unità. Il Mezzogiorno sempre il più colpito.
In Italia c’è un numero di pensionati altissimi, con un rapporto molto sfavorevole tra persone occupate e chi è già uscito dal lavoro. Il rapporto Istat.
La spesa che lo Stato affronta per le pensioni è cresciuta molto negli ultimi anni, ma le pensioni non sempre sono più sostanziose. I dettagli.
Sono stati gli ultimi tre mesi del 2012 a far segnare il record della pressione fiscale in Italia, con una imposizione pari al 52%.
Ancora la crisi. Non ce ne libereremo almeno fino al prossimo anno, e, nel frattempo, l’inflazione segna il suo minimo storico e i prezzi al consumo praticamente fermi.
Secondo i dati Istat gli ordini e il fatturato industriale italiano sono ancora in calo, sia per quanto riguarda il mercato interno che il mercato estero.
La crisi ha messo in ginocchio il mercato del lavoro in Italia: non solo un esercito di laureati senza lavoro, ma anche tante donne e soprattutto al sud.