Nel post pubblicato subito prima di questo abbiamo voluto fornire qualche utile informazione in merito al cosiddetto foglio presenze, che è uno degli strumenti più usati nel mondo del lavoro italiano.
Italia
Secondo il BRI bisogna tagliare la spesa
La Banca dei Regolamenti Internazionali ha stilato la sua relazione annuale da cui sono venuti fuori dei suggerimenti per l’Italia, per far sì che i nostri conti siano sempre in ordine. In più, sempre nel documento citato, si può leggere un velato rimprovero alla politica monetaria europea che non ha saputo sfruttare gli interventi delle banche centrali.
I conti del nostro paese, dopo l’era Mario Monti, si può dire che siano stati messi in ordine, infatti, in Europa si apprezza tantissimo l’operato del Professore. Gli investitori e i consumatori hanno ritrovato la fiducia nel nostro paese ma è chiaro che adesso serve qualcosa in più.
►Lo sguardo sul debito proposto da Bankitalia
Secondo il BRI, la Banca dei Regolamenti Internazionali, è bene continuare sulla strada della riduzione del disavanzo dello stato, visto che il debito pubblico, continua ad aumentare ed ormai ha raggiunto dei livelli che potremmo definire da record.
►La BCE punta il dito sull’Italia
Peccato soltanto che l’Italia possa fare ben poco in questa direzione visto che non è possibile, in questo momento specifico, continuare ad aumentare le tasse. L’unica alternativa, quindi, sembra essere riposta nella riduzione della spesa, strumento essenziale per la minimizzazione di costi di breve termine legati al risanamento delle finanze.
In più è importante intervenire in modo puntuale ed efficace sul mercato del lavoro. Cose già dette?
L’Ifo tedesco non pompa le borse
All’inizio della settimana di contrattazioni, le maggiori borse europee si sono dimostrate in calo e a niente è servito pubblicare i dati sull’Ifo tedesco che hanno dato respiro e fiducia agli investitori.
Sicuramente a capitalizzare l’attenzione c’è stata la borsa di Tokyo dove l’indice Nikkei e lo yen sono risultati in calo dopo la presa di coscienza di un’altra vittoria del partito conservatore del premier Abe. In effetti, per il futuro prossimo, il Giappone affronterà la crisi con le stesse tecniche adottate fino a questo momento. In realtà a livello di prodotto interno lordo ci sono stati degli interessanti miglioramenti.
Ma passiamo un attimo a considerare quello che è accaduto di riflesso in Europa dove il differenziale tra Bund e BTp, il celeberrimo Spread, ha ripreso a crescere tanto che i nostri titoli di stato, nell’ultima asta di giovedì scorso, hanno offerto un rendimento del 4,8 per cento. Ad influire sul sentiment degli investitori del Vecchio Continente è intervenuta anche la Federal Reserve.
►Di nuovo in salita la fiducia dei consumatori
La settimana di contrattazioni, infatti, si è aperta con la presa di coscienza che la Fed abbandonerà presto il programma di stimoli all’economia a stelle e strisce. A piazza Affari, nello specifico, perdono terreno soprattutto i titoli energetici, ma sembra ormai evidente che il titolo maggiormente sotto stress sia stato quello Mediaset, per via delle evoluzioni del processo Ruby.