Cos’è il bonus mobilità per gli studenti

 Il governo Letta ha reso operativo il Decreto fare che va a rivoluzionare il rapporto tra il possesso di un’abitazione e la pratica del pignoramento. In realtà questo decreto introduce moltissime altre novità. Per esempio il bonus maturità mobilità per gli studenti.

Si tratta di un’iniziativa molto apprezzata che in qualche modo si pone in antitesi al bonus maturità fortemente criticato. Il bonus mobilità non è altro che un sostegno economico per favorire la mobilità interregionale degli studenti universitari più meritevoli.

Abitazione principale e decreto fare

Per il biennio 2013-2014 è già pronto un budget di 10 milioni di euro da assegnare a tutti coloro che vogliono intraprendere o hanno intrapreso la carriera accademica e hanno già degli ottimi risultati. Il sostegno garantisce loro di iscriversi ai corsi di laurea triennale o magistrale, organizzati dalle università del Belpaese sia statali che non, localizzate in città diverse da quelle di residenza.

Guida al credito agevolato: prestiti d’onore

Non è possibile accedere al bonus mobilità se ci si iscrive ai corsi delle università telematiche. Il mondo accademico, nel prepararsi a questa novità, prende atto anche di altri provvedimenti: lo sblocco del turn over per le università e gli enti di ricerca; la flessibilità del sistema di finanziamento delle università con una semplificazione dell’attribuzione delle risorse tramite un unico fondo; l’introduzione di interventi straordinari a favore della ricerca.

 

In Italia il cibo più caro dell’ Unione Europea

 Non solo sui prodotti finanziari. Il Belpaese può vantare l’ esistenza di uno spread, di un “differenziale” anche sui prodotti alimentari. Una recente ricerca condotta dalla Coldiretti ha infatti dimostrato come in Italia gli alimenti più consumati e diffusi, anche quelli di prima necessità, abbiano un prezzo medio più alto di quello che presentano negli altri Paesi europei.

Ancora in aumento il prezzo della benzina

 Una nuova ondata di aumenti sul prezzo dei carburanti è prevista entro la fine del 2013.

Un recente studio condotto dagli analisti della Cgia di Mestre ha infatti monitorato l’ andamento del prezzo della benzina dal 2010 ad oggi rilevando come, in soli due anni, si siano potuti registrare ben 217 euro di aumento all’ anno per ogni famiglia italiana. 

La fiducia dei consumatori risale a giugno 2013

 Il mese di giugno sembra aver riservato delle piccole sorprese anche agli analisti dell’ ISTAT, l’ Istituto nazionale di Statistica, che hanno per la prima volta raccolto, nel corso di giugno 2013, dei dati positivi in merito alla fiducia dei consumatori italiani

Per Squinzi un miliardo per il lavoro non basta

 Il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha in queste ultime ore commentato l’ iniziativa del Governo Letta di erogare il primo miliardo di euro per promuovere l’ occupazione giovanile e ridare una ventata di ossigeno all’ intero mondo del lavoro italiano. 

Arriva 1 miliardo per l’ occupazione dei giovani

 Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha confermato, in una intervista rilasciata ieri nel corso della trasmissione condotta da Lucia Annunziata, che nella giornata di mercoledì il Consiglio dei Ministri discuterà della prima proposta per risollevare il mondo dell’ occupazione italiana. Soprattutto quella giovanile. 

Abitazione principale e decreto fare

 Uno dei primi atti del governo letta è il Decreto legge n. 69 del 21 giugno 2013, noto alla stampa e ai cittadini come “Decreto fare“. Si tratta più precisamente delle “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia, pubblicate già nella Gazzetta ufficiale.

Ci sono delle importanti novità, spiegate molto bene dall’Agenzia delle Entrate, relative alle misure sulla riscossione mediante ruolo. Si tratta di un pacchetto di aiuti pensati per i contribuenti che in questo momento non hanno una grande liquidità a disposizione o che sono in difficoltà economica.

Decreto del fare: come cambiano le scadenze degli adempimenti fiscali

Un provvedimento molto importante è relativo all’impossibilità di pignoramento dell’abitazione principale. Il Decreto fare, in questo modo, va a modificare una disposizione presente nell’articolo numero 76 del Dpr n 602/1973.

Il vecchio articolo prevedeva che l’agente preposto alla riscossione del debito potesse procedere all’espropriazione immobiliare nel momento in cui l’importo del credito concesso dalla banca o da un altro attore, superasse complessivamente i 20 mila euro.

Le novità per i mutui del decreto del fare

Adesso, invece, è stato stabilito che se il debitore possiede un unico immobile e questo è l’abitazione principale, non è possibile effettuare il pignoramento. L’unica eccezione riguarda gli immobili di lusso, oppure quelli classificati nelle categorie catastali A/8 e A/9 che possono essere pignorati.

In tutti gli altri casi, cioè, quando l’abitazione da pignorare è quella principale, l’importo del credito offerto da una banca deve superare i 120 mila euro e l’espropriazione si può avviare soltanto se è stata iscritta l’ipoteca e sono passati sei mesi senza che il debitore abbia estinto il pegno.

Chiarimento sulla detrazione IVA per il fotovoltaico

 Ci sono delle regole che disciplinano la cessione di elettricità da parte di un privato, in relazione alla costruzione e allo sfruttamento dell’impianto fotovoltaico. La Corte Europea, di recente, ha deciso di intervenire con un chiarimento sull’articolo 4 della sesta direttiva 77/388/CEE.

La radice del chiarimento è in una controversia che ha opposto l’amministrazione fiscale austriaca e un contribuente. Il motivo del contendere è una detrazione dell’IVA fatta a monte e relativa ad un impianto fotovoltaico costruito sul tetto di una casa privata, usata come abitazione.

Pronta la proroga per i bonus energia

La Corte europea ha chiarito quindi l’interpretazione dell’articolo 4 della sesta Direttiva 77/388/CEE. In base a questa normativa si considera soggetto passito chiunque eserciti una delle attività economiche indicate nel paragrafo 2 dell’articolo, indipendentemente dalla finalità e dal rendimento dell’attività.

Le attività citate sono quelle di produttore, commerciante e prestatore di servizi, tra cui rientrano anche l’attività estrattiva, quella agricola, le attività professionali liberali o le altre attività assimilate. Queste attività diventano “economiche” nel momento in cui lo sfruttamento di un bene materiale o immateriale, assicura un rendimento stabile nel tempo.

I prestiti più convenienti per le ristrutturazioni

L’amministrazione finanziaria austriaca, poiché il contribuente aveva un impianto non dedicato all’immagazzinamento dell’energia, con la conseguente cessione dell’energia alla rete generale da cui poi la ricomprava, ha pensato che la sua attività non potesse essere considerata economica.

La Corte europea ha sovvertito questa interpretazione. L’introito è infatti una qualunque contropartita economica.

Potere d’acquisto e crisi immobiliare

 Il crollo del mercato immobiliare è oggi da considerare un dato di fatto visto che tutte le statistiche annunciano la riduzione del 50 per cento delle compravendite. Adesso, a livello speculativo, si cerca di capire le origini di questa situazione. L’ultima proposta interpretativa è quella di Federconsumatori e dell’Adusbef.

Queste due associazioni che si occupano della tutela dei consumatori hanno annunciato che il crollo del mercato immobiliare dipende dall’azione combinata dell’aumento dei prezzi delle case e della perdita del potere d’acquisto delle famiglie.

► Anche l’Istat conferma il calo immobiliare

Il rapporto cui le due associazioni fanno riferimento è quello dell’Associazione nazionale costruttori edili, l’Ance che ha parlato del dimezzamento delle compravendite nel nostro paese. Un dato che risulta quanto mai catastrofico. Non si deve pensare però che la stretta sui mutui abbia inciso in modo determinante,  né che a fare la differenza siano le tasse sulle abitazioni.

► La Cina e l’immobiliare tricolore

La radice principale della situazione contingente del mercato immobiliare è nella perdita del potere d’acquisto delle famiglie. Questo è diminuito del 14,1 per cento in cinque anni, dal 2008 ad oggi. Se poi si considera che i prezzi delle case non sono mai diminuiti, il gioco è fatto.

Con riferimento ai prezzi delle case bisogna specificare che la diminuzione dei costi degli immobili è stata lieve e limitata alle zone marginali e periferiche, così lieve da non poter influire sulla ripresa delle compravendite.