Le caratteristiche dello stato di disoccupazione

 Come abbiamo visto in un post pubblicato in precedenza, sulla base di quanto previsto dall’ attuale normativa italiana, lo stato di disoccupazione deve essere sempre ufficialmente certificato affinché il lavoratore disoccupato possa accedere ai benefici e alle agevolazioni che gli spettano. 

Come certificare lo stato di disoccupazione

 In due post che abbiamo pubblicato in precedenza abbiamo approfondito due temi – che cosa si intende e a cosa serve la certificazione dello stato di disoccupazione e quali sono le caratteristiche che per la legge italiana contraddistinguono un disoccupato –  che ci saranno utili nella discussione che affronteremo in questo post, che sarà invece dedicato ad uno scopo pratico: quale iter burocratico è necessario seguire per certificare il proprio stato di disoccupazione? 

La definizione dello stato di disoccupazione

 Dopo aver chiarito che cosa è e a che cosa serve prevalentemente la certificazione  dello stato di disoccupazione in Italia, vediamo come è possibile ottenere questo certificato importante per godere e avere accesso a tutti i benefici e le agevolazioni del Welfare. 

La certificazione dello stato di disoccupazione

 Il problema della disoccupazione oggi in Italia è uno dei grandi nodi sociali che ancora deve essere risolto. L’ Italia, infatti, tra i Paesi dell’ Eurozona, è uno di quelli che possiede le più alte percentuali di cittadini di diverse età privi di una occupazione. Le ultime stime parlano di circa il 40% della popolazione, e solo una parte di questa percentuale rappresenta la disoccupazione giovanile.

La Cina e l’immobiliare tricolore

 Il nostro mercato immobiliare è da troppi mesi in una fase di stallo e visto il perdurare della crisi europea e nazionale è sempre più complicato vedere la luce alla fine del tunnel. Nonostante questa amara considerazione è necessario rendersi conto che una via d’uscita c’è e arriva dall’Oriente. Ancora una volta le speranze sono riposte nella Cina.

Anche l’Istat conferma il calo immobiliare

La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali ha spiegato che in circa 5 anni, dal 2007 al 2012, le compravendite di immobili nel nostro mercato nazionale, sono diminuite del 40 per cento. Questa flessione non è andata di pari passo con il calo dei prezzi degli immobili che sono scesi soltanto del 25 per cento dal 2008 ad oggi.

Gli italiani, alle strette anche per questioni lavorative, stanno posticipando l’acquisto della casa, mentre sembrano tornare alla carica gli investitori cinesi che sembrano propensi a trasferirsi nel nostro paese. Per avere una prova di quanto appena detto, è sufficiente leggere velocemente gli annunci immobiliari disponibili sul portale d’intermediazione immobiliare internazionale Juwai.com dove l’Italia è tra i paesi che più attraggono gli investitori cinesi. Il 37% delle richieste che arrivano dalla Cina, sono rivolte al mercato tricolore.

Si acquista casa anche senza mutuo

Il nostro paese, nonostante l’instabilità politica, è attraente per via del business del lusso e degli immobili usati a fini finanziari.

Come cambia l’emigrazione italiana

 Il nostro paese, da sempre, soprattutto nel Novecento, è stato interessato dai flussi migratori in uscita. Nel senso che moltissimi italiani, ai primi del Novecento e nel secondo Dopoguerra, hanno tentato la fortuna trasferendosi all’estero con le loro famiglie. Le destinazione privilegiate erano l’Argentina e gli Stati Uniti, almeno all’inizio del secolo scorso.

Dove vanno i giovani che lasciano il proprio paese in cerca di fortuna?

Poi i flussi migratori si sono rivolti anche al nord Europa e in particolare al Belgio, alla Francia e alla Germania dell’Ovest. Questa nuova tendenza è stata considerata caratteristica del secondo Dopoguerra. Oggi non solo sono cambiate le mete dei nuovi migranti, ma anche le motivazioni per il trasferimento e la condizione sociale di chi ha la valigia pronta.

I giovani scappano dall’Italia

Riguardo le mete dei nuovi migranti si scopre che la meta più gettonata oggi è la Germania che assorbe il 20 per cento dei flussi italiani in uscita. Al secondo e al terzo posto si piazzano rispettivamente la Francia e la Gran Bretagna che assorbono il 16 e il 13 per cento dei flussi. A seguire l’Ungheria, l’Olanda e l’Austria, tutte con un 5 per cento di italiani migranti all’attivo.

Il trasferimento, spiga la ricerca, è compiuto senza la famiglia al seguito nel tre quarti dei casi e se si devono indicare almeno due motivi per spostarsi dal paese d’origine si parla di “ricerca di un reddito migliore” e “possibilità di fare carriera”.

I periodici RCS vanno a Bernardini de’ Pace

 E’ Prs Media di Bernardini de Pace ad assegnarsi le prime testate RCS andate all’ asta in questi giorni. Fra queste vi sono le più note Novella 2000Visto Astra,  ma anche il grande numero delle testate dedicate all’ enigmistica, tra cui   Domenica QuizDomenica Quiz MeseSudoku TopPiramide EnigmisticaQuizissimoCruciverba TopCorriere EnigmisticaCorriere Enigmistica JuniorHobby PuzzleQuiz Ermetici.

Come potrebbe cambiare la riforma Fornero

 Il Consiglio dei Ministri che si terrà il prossimo 21 giugno potrebbe già  trovarsi a discutere del cosiddetto pacchetto – lavoro, ovvero di quell’ insieme di misure che il Governo Letta ha intenzione di varare per modificare alcuni aspetti della precedente riforma del lavoro, quella che porta il nome dell’ ex Ministro Fornero

I problemi della lotta all’ evasione fiscale italiana

 Perché la lotta all’ evasione fiscale in Italia non consegue i risultati sperati? Perché, nonostante tutti gli sforzi compiuti dai Governi che si sono succeduti, l’ Italia continua ad avere, tra i Paesi europei, i tassi più alti di evasione fiscale? 

Possibile il rinvio dell’ aumento dell’ IVA

 Si fa finalmente un poco di chiarezza in più un merito alla spinosa faccenda dell’ IVA, la cui aliquota, per volontà del Governo Monti, dovrebbe aumentare dal 21 al 22% a partire dal prossimo primo di Luglio.