Zanonato sulle misure per il rilancio dell’occupazione

 Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato è tornato in questi ultimi giorni a parlare di occupazione, puntualizzando sui provvedimenti presi dal Governo per il suo rilancio e sulle misure a favore che sono in programma nell’ immediato futuro.

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Il Ministro ha infatti ricordato in primis i provvedimenti già attuati dal Governo Letta per favorire, anche in via indiretta, il rilancio dell’ occupazione in Italia, come il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, che hanno dato un po’ di ossigeno alle imprese, il rinvio della rata IMU sulla pirma casa, per il mercato dei privati, il rifinanziamento della Cassa Integrazione in deroga (CIG), nonché il varo dell’ ecobonus.

Significato della CDP

 La CDP, ovvero la Cassa Depositi e Prestiti è protagonista dell’affare Telecom Italia, interviene cioè nelle operazioni di scorporo della rete. Ma di cosa si tratta? Che significato economico e finanziario racchiude l’acronimo CDP?

Lo scorporo della rete Telecom

La Cassa depositi e prestiti, nell’operazione riferita alla compagnia telefonica, potrebbe rientrare arrivando a detenere una partecipazione pari al 30 per cento dell’azienda. Si tratta di un valore corrispondente a 4 miliardi di euro circa. Alcuni analisti, quindi, a ragione citano la CDP come partecipante all’operazione Telecom, altri, più scettici, aspettano di vedere i soldi sul piatto della bilancia e dicono di aver individuato un potenziale partecipante all’affare.

La fiducia degli italiani sta peggiorando

L’intervento della CDP è considerato da più lati come un intervento dello stato nell’economia del paese, visto che la Cassa Depositi e Prestiti è un organismo al tempo stesso pubblico e privato che ha delle partecipazioni con diverse aziende tricolore.

La Cassa infatti, tra le attività principali, ha quella di prestare soldi agli Enti locali e di raccogliere al tempo stesso soldi dagli uffici postali. La struttura nasce come metà pubblica e metà privata nella forma giuridica di Società per azioni dove le quote sono distribuite tra Ministero del Tesoro e Fondazioni bancarie.

200 poltrone libere nelle società pubbliche

 Per le amministrazioni pubbliche, ed in particolare per le società, i consorzi, le agenzie, gli istituti, le Autorità e le Fondazioni che, in un modo o nell’ altro, fanno comunque capo allo Stato, è tempo di rinnovi. Rinnovi, cioè, delle ambitissime cariche al loro vertice e dei rispettivi consigli di amministrazione: una torta da circa 200 poltrone che aspetta solo di essere equamente – si spera – spartita.

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Aggiornamenti sullo stipendio italiano

 La situazione economica italiana è ancora sotto osservazione perché nonostante tantissimi sforzi effettuati per migliorare l’andazzo dell’economia, resistono delle sacche di povertà imbarazzanti. Di recente, però, sono state aggiornate le statistiche riferite agli stipendi degli italiani ed ecco cosa si è scoperto.

Come si usa lo stipendio degli italiani

Ad aggiornare i dati ci ha pensato il ministro dell’Economia che ha pubblicato una statistica riferita all’analisi delle dichiarazioni dei redditi effettuate dai nostri connazionali, comprensiva degli studi di settore. I dati presi in esame sono stati quelli dell’anno scorso e quindi il riferimento è ancora più lontano, al 2011.

Gli stipendi più leggeri dei manager internazionali

Il ministero ha accorpato tutti i dati sulle dichiarazioni dei redditi dei cittadini italiani ed ha provato ad indicare gli stipendi medi dividendo i cittadini per tipologie di lavoro svolto. Quindi ci sono i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi e via dicendo.

La statistica dimostra che ci sono moltissimi lavoratori dipendenti che hanno un reddito medio dichiarato superiore a quello di moltissimi lavoratori autonomi. Qualcuno teme che la statistica sia eccessivamente affidata alla responsabilità fiscale dei nostri connazionali.

Mediamente, un lavoratore dipendente guadagna nel nostro paese 20.200 euro all’anno. Muratori e imbianchini, dunque, sarebbero gli unici ad avere redditi superiori a quelli dei lavoratori dipendenti.

 

Casero parla del nuovo Fisco

 Il viceministro dell’ Economia e delle Finanze Luigi Casero, in alcune interviste rilasciate in questi giorni, ha svelato il volto del nuovo Fisco, quello che a partire proprio da questo mese prenderà gradualmente forma con l’ entrata in vigore di una serie di provvedimenti che andranno a caratterizzare il dopo Equitalia.

>Lotta all’ evasione fiscale ancora in alto mare

Lotta all’evasione fiscale ancora in alto mare

 La Corte dei Conti ha spiegato che gli strumenti nelle mani di chi lotta contro l’evasioni fiscale non sono affilati e infatti la battaglia in questione è stata definita ondivaga. Lo stesso redditometro che ha tempestato i giornali economici per diversi mesi, oggi è valutato come uno strumento dalla potenzialità limitate.

Battuta d’arresto per il redditometro

La Corte dei Conti, forse per la prima volta in modo esplicito, se la prende con il governo di Monti e soprattutto con i suoi contabili che hanno usato strategie e strumenti ondivaghi e contraddittori, insomma non sono riusciti a far venire allo scoperto quei tratti oscuri del fisco italiano.

Cambiano le spese, attenti al redditometro

L’emersione del lavoro e dei redditi in nero era stata affidata a redditometro e spesometro. Oggi rispetto ai due metodi di controllo c’è molto scetticismo, si crede infatti che oltre a non risolvere i problemi, rischiano di stimolare ancora una volta e ancora di più il nero.

La lotta all’evasione fiscale, invece, secondo la Corte dei Conti, deve essere efficace perché è l’unico modo per rimettere in sesto i bilanci dello Stato. Adottare dei provvedimenti contraddittori non fa bene a nessuno e il rischio è che si disperdano le energie. Una maggiore chiarezza nella lotta sembra essere necessaria.

Allarme CISL su disoccupazione

 Ieri, 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, il segretario generale della CISL, Raffaele Bonanni ha lanciato l’ allarme sulla situazione del mercato del lavoro italiano, ribadendo l’ urgenza di far fronte al problema della crescente disoccupazione nel nostro Paese. Di questo passo, ha affermato infatti il segretario, l’ Italia rischia di diventare una Repubblica fondata sul non – lavoro, parafrasando e rielaborando il primo articolo della nostra Costituzione.

>Crisi occupazionale nel settore industriale

Conto alla rovescia per il Redditometro

 Il processo di revisione e di semplificazione del cosiddetto Redditometro, lo strumento messo a punto dall’ Agenzia delle Entrate per porre fine al problema dell’ evasione fiscale, è giunto ormai alla sua fase definitiva e a breve, forse già nel corso di questa settimana o al massimo della prossima, lo strumento potrebbe entrare in funzione.

>Arriva la versione definitiva del redditometro

I dati dei contribuenti italiani nel 2011

 Il Ministero dell’ Economia e delle Finanze ha recentemente pubblicato le tabelle relative alle dichiarazioni dei redditi dell’ anno 2012, le quali, come è noto, hanno fotografato la situazione reddituale degli italiani relativa all’ anno precedente, ovvero al 2011. Anche questa volta, tuttavia, si può dire che le sorprese non sono affatto mancate.

Crisi occupazionale nel settore industriale

 Se negli ultimi cinque anni l’ intero settore dell’ industria italiana ha dovuto affrontare, a causa della crisi economica, la perdita di circa 674 mila posti di lavoro, le ultime previsioni per la conclusione dell’ anno 2013 non sono ugualmente buone. Lo afferma, nello specifico, il X Rapporto Cisl Industria, che prevede una ulteriore crisi occupazionale che potrebbe mettere a rischio il posto di lavoro di oltre 123 mila lavoratori equivalenti.

>Non calo ma crollo della produzione industriale