L’acconto IMU peserà sugli affitti

 L’Ufficio studi della Confedilizia ha diffuso in questi giorni i dati relativi all’ ammontare degli acconti IMU che i proprietari degli immobile dati in locazione andranno a pagare con la rata in scadenza il prossimo 16 giugno.

Ne risulta dunque che per chi affitta ci saranno aumenti l’ imposta fino al 40%, che saranno applicati sia ai contratti liberi, cioè quelli con formula 4 + 4, che a quelli concordati, con formula 3 + 2 e canone ridotto.

I Comuni non subiranno alcun deficit di liquidità

E il primato italiano del rincaro, calcolato non solo rispetto all’ acconto IMU pagato l’ anno scorso, nel 2012, ma anche rispetto ai valori dell’ abolita Ici, è andato alla città di Venezia, che in soli due anni ha fatto registrare un aumento pari al 2.330%.

Per chi sarà l’acconto IMU

L’ aumento dell’ acconto Imu è in realtà dovuto ad un fattore principale: un emendamento al decreto legge sui debiti delle Pubbliche amministrazioni, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, ha concesso ai Comuni di non applicare più l’ aliquota base del 7,6 per mille per il calcolo dell’ Imposta Municipale, ma di utilizzare quelle stabilite dalle amministrazioni locali stesse nel 2012.

Secondo gli analisti di Confedilizia, infine, i rincari peseranno soprattutto sulle spalle dei sottoscrittori dei contratti concordati.

 

A marzo negativo l’export italiano

 Primo rosso, a partire dal 2009, per le esportazioni italiane. L’ export italiano, infatti, anche all’ interno di un clima di totale recessione, aveva per diversi trimestri trainato la bilancia commerciale del Paese. Ma nel mese di marzo 2013 questa situazione favorevole sembra essersi arrestata: si è infatti registrata una flessione per le esportazioni pari al 6,0%, seguita subito, e in misura ancora più evidente, da quella delle importazioni, che hanno subito un calo del 10,6% rispetto ai valori che si erano potuti registrare nel mese di marzo 2012.

> L’export continua a dare soddisfazioni all’Italia

E’ l’ Istat a rilevare questi dati, precisando però che il mese di marzo 2013 ha forse sofferto della mancanza di un giorno lavorativo rispetto all’ analogo mese dell’ anno precedente. Ci si può consolare, dunque, al massimo, con i dati congiunturali: rispetto al mese di febbraio 2013, infatti, il flusso commerciale del nostro Paese ha fatto registrare, per l’export, un +1,2%, mentre per l’import un +0,2%.

Il protezionismo sta uccidendo l’export UE

Andando più nello specifico, le esportazioni italiane si sono rivolte principalmente ai mercati non UE, dove hanno ottenuto risultati migliori, mentre, a livello di acquisti il dato risulta invertito, con una flessione di questi ultimi e un aumento di quelli dai mercati UE.  A marzo 2013, tuttavia, il saldo commerciale è rimasto comunque positivo (+3,2 miliardi).

Le risorse per il rifinanziamento della Cig

 E’ atteso per domani, in Consiglio dei Ministri, il decreto legge che autorizzerà il rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga. Ancora non è statoancora del tutto sciolto, tuttavia, il nodo rappresentato dalle coperture.

Giovannini fa il punto sul rifinanziamento della Cig

Il Governo sembra infatti disposto a mettere in campo, per rifinanziare l’ intero provvedimento, non meno di 800 milioni. I sindacati e alcuni parti politiche, tuttavia, avevano stimato il fabbisogno per la Cig in almeno 1,2 – 1,3 miliardi. I tecnici del ministero sono dunque ancora all’ opera per cercare di far salire il budget a disposizione, che nella giornata di ieri ammontava purtroppo a soli 500 milioni.

Venerdì il decreto su IMU e Cig

Il Governo italiano, infatti, in questo delicato periodo di uscita dalla procedura europea per deficit eccessivo non può toccare risorse messe precedentemente a bilancio, ma deve puntare su altre coperture. Proposti quindi il Fondo per le politiche per la formazione, il Fondo per la produttività, in vista di saldare il tutto attraverso la futura legge di stabilità.

Il nuovo esecutivo sembra quindi orientato verso una operazione in due tappe: una di rifinanziamento urgente a breve termine e una più lunga di revisione in cui saranno compresi anche altri ammortizzatori sociali.

Giovannini fa il punto sul rifinanziamento della Cig

 Per la giornata di domani, venerdì 17 Maggio, è attesa l’ approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto relativo al rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga, uno dei tempi principali all’ ordine del giorno. Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini si è quindi espresso oggi dal Senato in merito alle possibilità di reperimento delle risorse che serviranno a rifinanziare il provvedimento.

Rimandata la sospensione dell’IMU sui capannoni

Il Ministro ha così affermato che il Governo sta in queste ore valutando le risorse disponibili a brevissimo tempo, ma che sarà parimenti necessaria anche una rivisitazione dello strumento della cassa integrazione, esigenza che è stata avvertita sia dalle Regioni che dalle parti sociali.

Venerdì il decreto su IMU e Cig

In merito a questo tema il Ministro del Welfare Enrico Giovannini ha quindi confermato che il Governo si impegna, a partire dalla giornata di domani a fornire le prime risposte attese sulla questione, in modo da capire le dinamiche di utilizzo del rifinanziamento della Cig, e ha personalmente accettato la richiesta di confronto sottoposta dal Segretario della Cgil Susanna Camusso, che ha inviato una lettera nei giorni passati.

Il Ministro ha quindi dichiarato alla stampa che una volta che il Governo avrà individuato le possibili proposte sulla occupazione giovanile ci sarà un confronto con i sindacati.

Le forze politiche discutono sull’IMU

 Si è appreso oggi, da fonti governative, che il Consiglio dei Ministri programmato per la giornata di domani, venerdì 17 Maggio, deciderà solo in merito alla sospensione della rata IMU di giugno relativa alla prima casa e non più in merito al congelamento di quella che grava sui capannoni industriali ed agricoli, come era stato annunciato in precedenza.

Rimandata la sospensione dell’IMU sui capannoni

La notizia della mancata sospensione dell’ Imposta Municipale Unica sugli immobili destinati alle attività produttive – rimandata, come hanno sempre fatto sapere fonti governative, ad un secondo momento – ha dunque suscitato le immediate reazioni delle diverse forze politiche, che hanno accolto in modo diverso la notizia in questione.

Venerdì il decreto su IMU e Cig

Questa mattina, ad esempio, i ministri e il sottosegretario del Popolo della libertà sono stati convocati nella sede di via dell’Umiltà, per una riunione dedicata proprio all’ ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri. I capogruppo del Pdl al Senato, Schifani e Renato Brunetta, hanno però poi precisato che non si è trattato di un gabinetto di guerra su uno dei temi più caldi della stagione, ma semplicemente del secondo di una serie di incontri già programmati, anche se hanno rammentato che il premier Letta si è assunto la responsabilità di affrontare questo tema.

Rimandata la sospensione dell’IMU sui capannoni

 Si apprende oggi, da fonti di governo, che la decisione dell’ esecutivo in merito alla questione del pagamento – o meno – dell’ IMU sui capannoni industriali ed agricoli dovrà attendere ancora qualche altro tempo. Nella giornata di domani, infatti, come anticipato anche in precedenza, il Governo Letta approverà probabilmente il decreto sull’ IMU, ma il testo riguarderà soltanto la sospensione dell’ Imposta Municipale Unica sulla prima casa.

Venerdì il decreto su IMU e Cig

Il Governo ha infatti deciso di approfondire il discorso relativo all’IMU degli immobili del settore produttivo e di decidere in merito ad essi solo in un secondo momento, mentre domani il Consiglio dei Ministri emetterà domani i primi provvedimenti a favore dei privati possessori di prima casa.

L’IMU sui capannoni subirà un aumento del 35%

Una delle regioni del rinvio potrebbe essere quello relativo al problema delle risorse: solo lo scorso anno l’Imposta Municipale Unica su capannoni industriali e fabbricati agricoli aveva fruttato allo Stato 6-7 miliardi di euro, una cifra davvero troppo alta da coprire in così poco tempo.

All’ ordine del giorno, però, per la seduta di domani, ci saranno comunque altri due temi di fondamentale importanza: il rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga, e la decisione sugli stipendi dei ministri stessi.

I Comuni non subiranno alcun deficit di liquidità

 Mentre continuano ancora le discussioni – e le polemiche – sul caso IMU e, a quanto sembra per venerdì prossimo 17 Maggio, è attesa l’ approvazione del decreto che ufficializzerà la sospensione della rata  di Giugno dell’ imposta municipale, il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio rassicura i Comuni sugli effetti provocati dalla ratifica di questo provvedimento.

Venerdì il decreto su IMU e Cig

Il Ministro ha infatti affermato che il congelamento dell’ IMU non provocherà nessun deficit di liquidità sui Comuni, che all’ indomani della cancellazione di questo tributo temono un tracollo delle casse comunali.

Arrivano ai Comuni i primi soldi dal decreto attuativo

Le rassicurazioni del Ministro per gli Affari regionali non arrivano soltanto in seguito al vivacizzarsi della questione IMU connessa con l’ imminente approvazione del relativo decreto, ma anche in seguito ad un appello presentato nei giorni scorsi dall’ ANCI – l’ Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – al premier Letta. appello che conteneva una richiesta di verifica dei contenuti del decreto prima della sua adozione da parte del Consiglio dei Ministri.

Ciò che preoccupa l’Anci è, in definitiva, la disponibilità delle risorse, cioè di quei circa 2.250 milioni di euro che sarebbero più che mai necessari agli Enti Locali in un momento di evidenti difficoltà di bilancio.

Equitalia fuori da 6 mila comuni italiani

 A partire da lunedì prossimo, 20 Maggio, il sistema di riscossione dei tributi di 6 mila Comuni italiani subirà una modifica fondamentale: la riscossione coattiva delle multe e delle diverse sanzioni non sarà più affidata ad Equitalia S.p.a., la società di recupero crediti che in questi ultimi anni ha gestito e cercato di risolvere i contenziosi e le morosità relative al pagamento dei tributi italiani.

> Alemanno liquida Equitalia da Roma Capitale

Ma da lunedì prossimo, probabilmente con grande gioia di tutti i riottosi nei pagamenti e con grave perdita per l’erario, questo non si verificherà più. La società ha infatti inviato una lettera a tutti i Comuni italiani interessati, che ammontano ad un totale di 6 mila su 8 mila, in cui si dice che a partire dalla data del 1 luglio del 2013 cesseranno tutte le attività di riscossione da parte dell’ azienda, così come previsto, del resto, ormai da due anni a questa parte, dal decreto Sviluppo varato dal Governo Berlusconi nel giugno del 2011. Decreto che ovviamente ormai in pochi ricordano, ma che sarà presto operativo.

> Equitalia concede la rateizzazione dei debiti fino a 50 mila euro

I Comuni sono quindi invitati, a meno di non sostenere poi i relativi costi amministrativi senza trarne benefici, a non inviare più ad Equitalia le cartelle relative alle multe. Resta però il fatto che i sindaci non hanno alcuno strumento operativo per rimpiazzare il ruolo svolto dalla società di recupero crediti.

Denunciare l’affitto in nero per pagare meno

 L’Agenzia delle Entrate è consapevole che molti appartamenti, oggi diffusi nel nostro paese, sono affittati in nero ma la legge mette a disposizione degli inquilini degli strumenti per denunciare la situazione illegale e iniziare a risparmiare sull’affitto.

Il fallimento della cedolare secca

Si parla di affitto in nero quando il contratto di locazione non è registrato all’Agenzia delle Entrate. I proprietari di un immobile da affittare, in genere, offrono un contratto in nero per evitare di pagare le tasse di registrazione e rendita e dicono di applicare uno sconto sul canone d’affitto.

E’ stata però lanciata una normativa, quella della cedolare secca, che consente ai proprietari irregolari di denunciare la situazione. Per usufruire della cedolare secca è necessario rivolgersi agli avvocati dell’Unione Inquilini e denunciare il proprietario. È necessario inoltre avere dei documenti particolari a disposizione, documenti capaci di attestare il domicilio dell’inquilino “irregolare” nell’immobile.

Scegliere tra cedolare secca e remissione in bonis

In pratica è necessario provare il pagamento dell’affitto con una copia del bonifico mensile del canone corrisposto al proprietario e una copia delle bollette con le utenze  intestate all’inquilino.

Denunciato il proprietario dell’appartamento si può ottenere di essere inseriti in un regime fiscale agevolato che prevede il pagamento di un canone di locazione annuo pari a tre volte la rendita catastale per quattro anni dalla data di registrazione e prorogabili per altri quattro anni.

Settimo calo consecutivo del PIL italiano

 L’ economia italiana continua a sprofondare nella spirale della recessione. Tanto che il PIL del nostro Paese, rilevano oggi gli analisti, ha fatto registrare il suo settimo calo consecutivo. Un record negativo con pochi precedenti. Il prodotto interno lordo italiano, infatti, nel corso dei primi tre mesi dell’ anno 2013, è calato del 2,3% rispetto al 2012 e dello 0,5% rispetto ai dati congiunturali.

Per la BCE il PIL europeo diminuirà dello 0,4% nel 2013

Sono dunque sette trimestri consecutivi che in Italia non si registrano risalite nelle percentuali del PIL, che continua a mostrare una flessione duratura così lunga che è ormai entrata a far parte delle serie storiche negative. E i dati dell’ economia reale sono addirittura peggiori di quelli previsti dall’ Istat che in precedenza aveva ipotizzato un calo congiunturale limitato allo 0,3% su un decremento del 2,3%.

L’economia italiana sommersa è pari al 21% del PIL

Gli economisti, allora, sulla base dei dati effettivi, si esprimono in maniera scettica rispetto alle possibilità di una futura ripresa: è maggiormente ipotizzabile una ulteriore flessione dell’ 1,5% anche nei prossimi mesi, dal momento che l’ economia italiana è solita rimanere in negativo nei trimestri centrali dell’ anno e dal momento che non si può neanche escludere addirittura un peggioramento.