La Consob apre al reato di manipolazione del mercato per Mps

La questione della banca Monte dei Paschi di Siena si arricchisce sempre di nuovi particolari e anche la giustizia formula nuove ipotesi di reato. Il pubblico ministero della Procura di Siena Antonino Nastasi ha acquisito dei nuovi documenti che riguardano la cosiddetta “banda del 5%” e che sono gravi. I documenti sono arrivati al pm dalla Consob. Sono due documenti, una “Relazione per la Commissione” e una “Nota Tecnica” redatta dall’Ufficio Abusi di Mercato.

Nel caso Mps è stato interrogato Baldassarri

La denuncia parla di illecito come manipolazione del mercato e si riferisce ai comportamenti degli esponenti della Banca Monte Paschi di Siena SPA “nella strutturazione di un’operazione di rafforzamento patrimoniale per l’acquisizione di Banca Antonveneta SPA e alle informazioni circa il patrimonio di vigilanza e i coefficienti patrimoniali di Banca Mps SPA esposte nella relazione semestrale al 30 giugno 2008”.

Per i cittadini Mps è stata colpita dalla politica

Nella Relazione per la Commissione trasmessa alla Procura si legge che nella riunione che c’è stata il 7 Dicembre il dottor Antonino Nastasi ha chiesto che la Consob formulasse delle proprie valutazioni sui possibili illeciti di manipolazione del mercato da parte dei vertici di Mps. L’operazione sotto osservazione è quindi l’acquisizione di Banca Antonveneta.

La Consob ha fatto quindi delle verifiche ed è arrivata alle sue conclusioni che ha inviato alla procura di Siena. I responsabili della Consob hanno scritto: “Dall’esame dei documenti emergono elementi sulla base dei quali appare opportuno comunicare alla Procura di Siena che potrebbe essere configurabile il reato di manipolazione del mercato, previsto dall’articolo 185 del decreto legislativo n. 58/1998”.

Quanto costeranno i contributi per le energie rinnovabili?

 A stimare il valore dei contributi a favore delle energie rinnovabili in Italia è Assoelettrica (associazione che aderisce a Confindustria).200 miliardi di euro che saranno impiegati dal 2013 al 2032, con un picco di spesa nel 2016, anni in cui sono stimati circa 12,5 miliardi di euro di incentivi. Il calcolo è stato effettuato in base ai dati forniti dall’Autorità per l’energia e il Gestore dei servizi elettrici (Gse).
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Ora, la domanda è: chi pagherà per questi incentivi? Per rispondere occorre prima capire chi è che beneficerà delle energie rinnovabili.

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Partendo dal presupposto che solo il 22% della domanda di energia proviene dalle utenze domestiche e tutto il restante 78% è la richiesta delle aziende, molto probabilmente le spese saranno ripartite in base a queste percentuali: un quarto sarà addebitato sulle bollette delle famiglie -Assoelettrica stima che nel 2016 saranno circa 200 euro in più ad utenza- mentre gli altri tre quarti saranno pagati dalle piccole  e medie imprese italiane.

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Il che, ovviamente, va di nuovo a discapito dei consumatori, in quanto la maggiorazione del costo dell’energia verrà scaricata dalle azienda attraverso l’aumento del costo di prodotti e servizi.

 

Mediobanca calcola il costo delle promesse elettorali

 Secondo Mediobanca il governo che uscirà dalla tornata elettorale prevista per il prossimo fine settimana non avrà lunga vita e il suo esito si fa di giorno in giorno più incerto. Lo dice Mediobanca Securities e trova d’accordo anche diversi broker internazionali, che già da tempo stanno monitorando quanto accade in Italia.

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Cambiano i pronostici. Se a novembre Bersani sembrava essere il favorito, ora una sua vittoria sembra sempre meno probabile. Gli analisti economici concordano nel dire che potrebbe verificarsi una coalizione Monti-Bersani, che potrebbe anche accogliere i voti di alcuni dei partiti minori, ma, come spesso visto nella storia politica italiana, coalizioni troppo eterogenee hanno vita breve.

A minare la sicurezza della vittoria di Bersani c’è sicuramente il Movimento a Cinque Stelle capitanato da Beppe Grillo, che potrebbe ricevere il 20% dei voti, il che sarebbe un ulteriore fattore di indebolimento per Bersani.

► Obiettivo occupazione: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

Oltre ai pronostici lo studio di Mediobanca Securities ha anche fatto una stima di quanto costano le promesse dei politici. Tutti, nelle loro campagne elettorali, hanno parlato di riduzione di una o più tasse, per un costo complessivo per le tasche dello stato di circa 150-225 miliardi di euro.

► Obiettivo Welfare: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

Questo dimostra l’impossibilità di mantenere le promesse per i partiti e avvalora la teoria di un governo breve, affossato dalle sue stesse fatue promesse.

Previsioni indotto economico Expo 2015

 L’Expo 2015 sarà un’occasione unica per la città di Milano e per l’Italia intera. Un grande evento che attirerà investimenti sia dal nostro paese che dall’estero, per un totale di 25 miliardi di euro di produzione aggiuntiva. E’ quanto ha preventivato lo studio realizzato da team di analisti economici coordinati da Alberto Dell’Acqua, professore della Bocconi.

Di questi 25 miliardi di produzione aggiuntiva previsti nel periodo 2012/2020, generati da investimenti della società di gestione e dei Paesi partecipanti, aumento dei consumi, turismo e nuove imprese create, di guadagno puro, ossia calcolato al netto di costi, ci saranno 10,5 miliardi, quindi meno della metà, di cui potranno beneficiare lavoratori, imprese e investitori. Il settore che maggiormente beneficerà di questo evento è quello del turismo.

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Secondo Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano:

Expo sarà un volano per la crescita, capace di dare una svolta importante alla nostra economia. Le imprese saranno il motore dell’evento ma per farlo funzionare bene c’è bisogno di uno sforzo da parte di tutti e dello spirito di squadra tra istituzioni.

Dichiarazione, questa, che ben si adegua al mercato del lavoro dell’Expo. Infatti, secondo le stime, l’esposizione universale di Milano potrà generare circa 200mila posti di lavoro, ma, per ottenere un tale risultato, è necessario comprendere le tipologie di professionalità necessarie al buon svolgimento dell’evento e trovare un collegamento coerente tra domanda ed offerta.

Per i cittadini MPS è stata colpita dalla politica

 L’andamento di un titolo in borsa dipende sicuramente dalle vicende interne all’azienda, all’istituto di credito e via dicendo, ma è legata anche molto alle percezioni degli investitori. Dopo la pratica adottata da molti di condividere il debito grazie all’emanazione delle obbligazioni, tra gli investitori ci sono anche tantissimi “cittadini comuni” con il pallino del trading online.

Nel caso MPS è stato interrogato Baldassarri

Per questo è giustificata ed interessante la ricerca condotta da Voices From the Blogs, cioè l’Osservatorio sui social media dell’Università statale di Milano, sul caso del Monte dei Paschi di Siena.

 Cosa pensa la politica dell’affare MPS

Il sondaggio è partito dall’analisi di ben 63 mila tweet postati dagli utenti per commentare il caso dell’istituto di credito senese. Le conclusioni che si possono elaborare sono numerose ma una, in particolare, assume importanza rispetto all’andamento degli investimenti e risponde alla domanda: chi ha causato il disastro MPS?

 Bankitalia e il prestito segreto a MPS

In pratica dall’analisi dei tweet pubblicati si è cercato di capire a chi attribuiscono la colpa della crisi della banca, i cittadini. La risposta non è scontata nel senso che la responsabilità dell’accaduto non sembra essere tutta sulla testa dei banchieri ma sembra invece che sia nelle mani della classe politica che ne fa le spese anche in termini di “immagine”.

Quello che colpisce maggiormente nella vicenda, quindi, è “la faccia tosta dei politici”, e “cacciarli” sarebbe l’unica soluzione proposta dai cinguettatori.

Nel caso MPS è stato interrogato Baldassarri

 Il caso MPS, secondo molti esperti del mondo finanziario, è stato soltanto la punta dell’iceberg del malcostume del nostro management. Eppure sentiremo parlare ancora per parecchio del tempo dell’istituto di credito senese, visto che sono in corso degli interrogatori molto importanti.

Uno degli ultimi in ordine cronologico è stato quello dell’ex capo dell’area finanza della banca, Gianluca Baldassarri, sentito dal Gip di Milano nel carcere di San Vittore a poche ore dall’interrogatorio di Giuseppe Mussari a Siena. Quest’ultimo, nel capoluogo toscano, era stato accolto dalle proteste della popolazione, che gli hanno lanciato addirittura delle monetine.

 Per i cittadini MPS è stata colpita dalla politica

Dopo l’interrogatorio, per Gianluca Baldassarri, il Gip ha chiesto la convalida del fermo e poi anche la custodia cautelare perché si teme una una fuga dell’interessato e il possibile inquinamento delle prove a suo carico. Anzi, il Gip di Milano, sentiti i colleghi di Siena, ha messo nero su bianco alcuni atteggiamenti di Baldassarri che ne confermano la malafede: l’aver nascosto la cassaforte dell’ex direttore generale di MPS, il contratto con l’operazione Alexandria e la banca giapponese Nomura cercando di ostacolare la vigilanza di Bankitalia, il tentativo di pilotare più testi e smobilitare titoli.

 Bankitalia e il prestito segreto a MPS

Baldassarri si è difeso da queste accuse dicendo che non c’era alcun contratto nascosto, ma tutt’al più conservato in cassaforte e ha dichiarato anche di aver messo sempre al corrente i manager dell’acquisizione dei titoli, come vuole la prassi.

La situazione di MPS si complica così come le condizioni del titolo in Borsa. Si aspetta con fiducia il resoconto della settimana di contrattazioni.

La recessione dell’Italia non deve sorprendere

 Chi investe in opzioni binarie deve tenere in considerazione anche le opinioni dei partecipanti agli eventi di portata sovranazionale che illustrano quel che dell’Italia si dice in giro. In particolare, in questa settimana, è stata molto importante la dichiarazione del Ministro dell’Economia (uscente) Vittorio Grilli che ha partecipato al G20 di Mosca.

 L’inchiesta su Orsi e le caratteristiche di Finmeccanica

Nel meeting europeo, non si è parlato soltanto dell’Italia anche perché la crisi, ormai, si può dire che sia estesa a numerosi paesi. E’ vero che c’è chi come l’Irlanda, si è riuscita a salvare, ma è anche vero che permangono situazioni difficili come il Portogallo, la Grecia, la Spagna e il nostro paese.

 Grilli su Finmeccanica e sulla ripresa italiana

Gli ultimi dati sul PIL confermano la situazione critica ed alimentano le preoccupazioni di quanti speravano di vedere la luce in fondo al tunnel già dalla seconda metà del 2013. Per il momento questa scadenza non è stata ancora compromessa ma la situazione si fa più complessa.

 Continua a diminuire il Pil italiano

Dopo l’andamento dei PIL dei paesi dell’Eurozona e dell’UE in totale, l’altro argomento caldo al G20 è stata la guerra delle valute che sta ossessionando molte nazioni che chiedono alla BCE una nuova politica deflattiva per restare competitive sul mercato internazionale.

 

Il governatore della Banca d’Italia che ha partecipato al G20 ha ribadito che è stato raggiunto un punto di vista comune sull’argomento: la guerra delle valute non esiste.

Il valore delle case italiane in picchiata

 Sembra che i report sul mercato immobiliare siano ormai il risultato di un copia e incolla spudorato, nel senso che restano sempre uguali, nei termini ma non nei numeri. In sostanza il valore delle case e il volume delle compravendite è sempre in calo, dall’inizio della crisi ad oggi.

 La Chiesa al centro del dibattito e del mercato

Una recente indagine ha rilevato che nel 2012 il prezzi delle case sono diminuiti del 12% e a questa flessione c’è da aggiungere un calo del 17 per cento circa delle compravendite. Alla fine dei conti, se volessimo riassumere, il calo dei prezzi delle abitazioni è stato del 25 per cento.

 Idealista cerca i migliori mutui per la ristrutturazione

Le diminuzioni maggiori si sono registrate e Perugia mentre, sul versante opposto, sembra inamovibile dalla sua salda posizione di comando, la città di Taranto. Questa situazione può migliorare, il cambiamento è possibile, ma in termini temporali sarà necessario attendere la seconda metà del 2013 e in termini economici sarà necessario recuperare la stabilità politica persa dopo le dimissioni di Monti.

 A Milano s’investe meglio che nel resto d’Italia

Tutti questi dati emergono dall’ultimo rapporto della Fiaip, la Federazione degli agenti immobiliari che ha rilevato, per essere più precisi che in apertura, un calo dell’11,98 per cento del prezzo delle abitazioni e una flessione del 17,22 per cento del numero delle compravendite.

I prezzi, invece, sommando le flessioni degli ultimi cinque anni, sono calati dal 20 al 25 per cento.