Le migliori offerte di prestiti di febbraio

 Ci sono ancora pochi giorni per accaparrarsi la migliore offerta di prestito del mese. Vista la celerità delle operazioni per l’erogazione dei prestiti, non è detto che in 10 giorni non si possa concludere un affare. Di certo, per capire se ci troviamo di fronte ad una vera “offerta”, è necessario conoscere i tassi medi applicati dalle agenzie nel nostro Paese.

 Idealista cerca i migliori mutui per la ristrutturazione

Una panoramica dettagliata è offerta da PrestitiOnline che ha rilevato i tassi medi di febbraio. La prima considerazione fatta dal portale in questione è che rispetto a gennaio non ci sono cambiamenti riguardo i prestiti migliori per l’acquisto di un’auto nuova o quelli per la ristrutturazione della casa.

Se i mutui sono costosi è colpa dello spread

Per comprare una casa nuova, infatti, il TAN è fissato al 7,10 per cento e il TAEG al 7,37 per cento o al 7,48% sulla base della durata del piano di rimborso. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati al pagamento delle spese di ristrutturazione della casa, invece, il TAN migliore è del 7,05% per quasi tutte le durate del piano di rimborso e il TAEG resta sempre al di sotto dell’8 per cento anche per le durate di rimborso più lunghe, dai 96 ai 120 mesi.

Riepilogando i TAEG in vigore per l’acquisto dell’auto nuova, si va dal 7,37% per i prestiti da rimborsare in 84 mesi fino al 7,48% per i prestiti da rimborsare in 12 mesi. Per la ristrutturazione della casa, invece, si va dal TAEG del 7,32% dei prestiti a 72 mesi fino al 7,98% dei prestiti a 96 e 120 mesi.

Il fondo per le giovani coppie cambia i connotati

 in dal 2010, in Italia, è attivo un Fondo che deve garantire l’accesso al credito delle famiglie giovani formate da persone che non hanno ancora superato i 35 anni, al fine di completare l’acquisto della prima casa. Peccato che dal 2010 fino ad oggi sia risultato molto difficile accedere a questo fondo, al punto che il Governo ha deciso di ritoccarlo in alcune caratteristiche.

► Mutui prima casa per giovani coppie: le semplificazioni in arrivo

Il fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa, destinato alle coppie under35, riguarda soltanto le banche che garantiscono mutui a tassi “agevolati”. Con questo termine si fa riferimento al differenziale massimo sui mutui alla garanzia del fondo. Vuol dire che le banche che vogliono accettare un aiuto dallo Stato devono proporre mutui con un tasso massimo che non supera il tasso effettivo globale medio.

Mutui per under30 più facili in Umbria

Il Fondo prevedeva anche che non potessero essere finanziati mutui superiori ai 200 mila euro e questo tetto massimo del finanziamento è rimasto invariato. Ci sono invece modifiche sul fronte assicurativo nel senso che gli istituti di credito non posso chiedere altre garanzie non assicurative oltre l’ipoteca ai giovani mutuatari.

Per definire la classifica delle famiglie che vogliono entrare in questo “programma”, sarà usato un criterio uniforme: priorità ai giovani lavoratori precari e alle coppie con figli minori.

A Milano s’investe meglio che nel resto d’Italia

 Ancora oggi, moltissimi italiani, ritengono che sia l’immobile, il mattone, l’investimento migliore. Gli scettici, quindi, si chiedono se non convenga comprare titoli di stato, oggi che il mercato immobiliare è bloccato e il settore creditizio, responsabile dell’erogazione dei mutui, sembra prossimo ad un nuovo credit crunch.

► Pignoramenti record nel 2012

Il risultato di una recente ricerca dimostra che il settore immobiliare è sempre conveniente soprattutto se si compra una casa nel capoluogo lombardo. I rendimenti delle case comprate a Milano, infatti, sono migliori di un titolo di stato. L’unico nodo da sciogliere resta la tassazione sugli immobili che rischia di erodere troppo e più che in passato, le entrate dei contribuenti.

► I migliori mutui a tasso fisso e variabile

Milano, dunque, resta la regina degli investimenti. I suoi immobili hanno un rendimento del 4,4 per cento, superiore perfino ai BTp. A Roma invece, comprare uno stesso immobile, frutta molto meno, visto che il rendimento è del 3,9 per cento. Sono questi i risultati di uno studio di idealista.it che dimostra anche, come a livello di rendimenti, quel che succede a Milano è praticamente uguale a quel che succede a Berlino dove le case fruttano “soltanto” il 4,1 per cento.

 Il Mutuo Pratico a tasso variabile di Deutsche Bank

Quale mutuo ha dunque a disposizione un impiegato milanese che voglia investire nel mattone? Secondo Mutuisupermarket deve puntare tutto su Webank, mentre per Mutuionline la migliore offerta è quella di Deutsche Bank.

Le bollette italiane di luce e gas sono le più care d’Europa

 A rendere particolarmente esose le bollette di luce e gas in Italia non è il costo della materia in sé, bensì quello del servizio. Un costo maggiore di circa il 20% rispetto alle fornitrici dei restanti paesi europei, che si traduce in un costo aggiuntivo per gli italiani di 330 euro.

► Robin tax scaricata sui consumatori

A dirlo è un’indagine realizzata da Facile.it che evidenzia come il costo medio per i due servizi in Italia sia mediamente di 1.820 euro, un costo sul quale pesa in maniera determinante la voce tasse delle bollette, mentre il costo della materia prima sembra essere in linea con quello delle altre nazioni.

Nel caso del gas la spesa per una famiglia media italiana è di 1.300 all’anno (spesa calcolata su un consumo di 1.400 metri cubi), con un costo del gas pari a 0,93 euro. Se il gas costasse come negli altri paesi, ossia mediamente 0,75 euro a metro cubo, potrebbero essere risparmiati ben 260 euro ogni anno.

Stesso discorso per l’elettricità: la stessa famiglia tipica italiana ogni anno spende 520 euro per un consumo di 2.700 KWh, per ognuno dei quali in Italia si paga 0,191 euro, mentre in paesi come Germania, Inghilterra, Francia e Spagna il costo unitario dell’energia è di 0,164 euro per KWh. Se i prezzi fossero allineati a quelli europei si potrebbero risparmiare 73 euro ogni anno.

► In aumento le spese per la casa

Una differenza che deriva dalle tasse che si applicano a queste materie in Italia e che, naturalmente, vengono riversate dai gestori sulle bollette. Il modo per risparmiare, Paolo Rohr, responsabile della Divisione Utilities di Facile.it, è

valutare le offerte del mercato libero per il gas e la luce. Attraverso il confronto delle tariffe gli utenti possono risparmiare sul prezzo della materia prima gas e della quota energia della luce, benché non possano, ovviamente, abbassare i costi addizionali e le tasse riportate in bolletta. Parliamo, ad ogni modo, di un risparmio medio di 150 euro sul gas e di 50 euro sull’energia elettrica.

I prezzi della benzina tornano a crescere

I prezzi della benzina tornano a fare notizia, o forse non hanno mai smesso veramente di essere al centro dell’attenzione. Nel fine settimana i prezzi della benzina torneranno ad aumentare e la Coldiretti denuncia la situazione. I prezzi medi saranno di 1,876 Euro per la benzina, con un aumento dello 0,9%, e di 1,783 Euro per il diesel, con un aumento dello 0,4%. L’impennata dei prezzi inizia con Eni e anche Esso e TotalErg sono in linea con gli aumenti.

Nuova legge per la trasparenza del prezzo dei carburanti

Per la Coldiretti ormai la benzina costa più della spesa, con un litro di benzina che vale il 40% in più di un pacco di pasta e il 50% in più di un litro di latte. In particolare, la Coldiretti nella sua analisi sottolinea come fare il pieno della benzina costa ora di più del costo della spesa per una settimana delle famiglie.

Ulteriori aumenti benzina

Da questo studio dell’associazione si vede come fare il pieno in una automobile con un serbatoio di 60 litri arriva a costare più di 112 Euro, mentre le famiglie italiane spendono in media 111 Euro alla settimana per la spesa, dai dati Istat.

Il rapporto non è quindi equo a livello etico e nemmeno sostenibile a livello economico. In questo senso, la ripresa economica in Italia non è facile.

La Ferrari corre più veloce di tutti

 Tutti gli anni Brand Finance -azienda che si occupa della valutazione dei vari band nel mondo- stila una classifica dei 500 marchi più noti a livello internazionale. Quest’anno la medaglia d’oro per fama e popolarità è toccata alla Ferrari.

► Aumento profitti Google 2012

Un grande riconoscimento, soprattutto per il fatto che il marchio Ferrari è riuscito a battere una concorrenza composta da nomi eccellenti della finanza internazionale. Il Cavallino di Maranello è riuscito a scalzare dal primo posto del podio aziende di grandi dimensioni e fatturati plurimiliardari come Google, Coca-Cola, PwC ed Hermes.

Infatti, pur se a livello di dimensioni e di fatturato la Ferrari non può competere con queste altre aziende, Brand Finance stila la sua classifica su altri parametri che permettono di fare un confronto relativo e non assoluto: nello stilare la classifica, infatti, vengono considerati altri criteri quantitativi come il margine netto, il ricavo medio per cliente, la spesa in marketing e pubblicità, la simpatia e la fedeltà al marchio.

► Montezemolo vuole che Monti resti Premier

Il Presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ha espresso una grande soddisfazione per questo riconoscimento che evidenzia ulteriormente il fatto che in Italia, uno dei paesi in cui la crisi ha fatto maggiori vittime, si riesca ancora a creare dei prodotti di eccellenza capaci di competere -e vincere- anche con delle realtà molto più grandi.

Oggi il cda di Telecom per decidere sull’offerta di Della Valle

 Diego Della Valle ha scombinato le carte in tavola con la lettera che ha inviato negli scorsi al presidente di Telecom Italia Franco Bernabè. Nella missiva una proposta di cordata di imprenditori italiani disposti a fare un’offerta per l’acquisizione di La7.

► Diego Della Valle prepara l’offerta per La7

Una sorta di fulmine a ciel sereno che sarà discussa nel cda di telecom Italian previsto per oggi pomeriggio alle 18. Ordine del giorno, oltre alla lettera del patron di Tod’s, la valutazione delle offerte presentate dall’imprenditore Urbano Cairo, concessionario per la pubblicità di La 7 fino al 2019, e dal fondo Clessidra di Claudio Sposito.

Si prevede già una spaccatura del cda, tra chi vorrà decidere entro oggi cosa fare e che, invece, vorrà rimandare il tutto al dopo elezioni, posizione, questa, che, oltre ad essere spalleggiata da larga parte del mondo politico, sembra essere tra le preferenze anche di una buona parte dei consiglieri, non soddisfatti di quanto proposto finora, nonostante gli offerenti originari abbiano rivisto al rialzo le loro offerte.

► Saltata l’asta per le frequenze televisive, persi 1,2 miliardi di euro

Che anche chi sostiene che Della Valle potrebbe allearsi con Cairo, anche se la notizia non è stata confermata da nessuna delle parti in gioco. I due offertni, a differenza di Clessidra, sono però interessati solamente all’acquisizione della emittente e non alla gestione dei multiplex, come invece previsto dall’offerta di Sposito.