Sindacati firmano l’accordo per lo stabilimento di Pomigliano

 E’ arrivata poco fa la notizia che la trattativa tra i sindacati e la newco Fabbrica Italia di Pomigliano d’Arco (Napoli) è andata in porto. L’accordo e’ stato sottoscritto da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione quadri e capi Fiat.

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Un buon risultato, che permetterà di trasferire il ramo di Fabbrica Italia e le attività connesse in Fiat Group Automobiles e la rotazione dei i 2.374 lavoratori coinvolti nel periodo di cassa integrazione previsto per la riorganizzazione delle attività produttive. La cassa integrazione inizierà dal primo marzo 2013 e dovrebbe terminare, se tutto andrà come previsto, esattamente un anno dopo, il 31 marzo 2014.

Come si legge nella nota diramata dalla Fim Cisl, sarà una sola società a prendere in carico tutti i dipendenti dell’azienda, il che permetterà sia di evitare la mobilità per i 19 dipendenti iscritti alla Fiom sia di evitare il licenziamento che sarebbe arrivato alla fine del periodo di cassa integrazione per gli oltre 1400 lavoratori del sito campano.

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Grazie anche alla rotazione prevista dall’accordo i lavoratori potranno ruotare su alcune postazioni di lavoro cosa fino ad oggi non permessa proprio perché i lavoratori risultavano dipendenti di due diverse società.

Grilli su tagli spese

 In ballo c’è l’equilibrio del bilancio. Così, il Ministro Vittorio Grilli ha diffuso una lunghissima circolare nella quale avvia di fatto il “giro di vite” legato alla prossima predisposizione del bilancio di previsione riguardante il 2013. L’invito è rivolto soprattutto alle amministrazioni centrali, le quali dovranno tenere in considerazione le norme già ‘passate’ inerenti al contenimento delle spese e al rigore finanziario, così da conseguire l’obiettivo del pareggio di bilancio su cui il governo si è impegnato in sede europea.

Obiettivi 2013

Per il 2013 la necessità è quella di mettere in atto comportamenti congruenti con gli obiettivi prestabiliti e, in particolar modo, vi è l’esigenza di porre in essere le opportune iniziative cosicché gli enti di rispettiva competenza, nell’organizzare il bilancio di previsione per l’esercizio 2013, possano procedere ad un’impostazione previsionale concentrata sul rigore finanziario e secondo criteri finalizzati in primo luogo al contenimento delle spese, ponendo la giusta attenzione sulla possibilità di procedere ad un’oculata riduzione degli stanziamenti complessivi per spese diverse da quelle obbligatorie ed inderogabili.

Grilli si aspetta che tutte le amministrazioni collaborino attivamente. E’ questo un  elemento fondamentale ai fini dell’osservanza dei criteri sovra elencati da parte degli enti di rispettiva competenza.

Solo successivamente si potrà procedere al consolidamento del processo di razionalizzazione della spesa pubblica”.

Accorgimenti

Tra le indicazioni fornite vi è in evidenza il suggerimento di usare le carte elettroniche istituzionali per i pagamenti e i rimborsi a cittadini e utenti, nonché la necessità di ridurre le comunicazioni cartacee e le spese telefoniche. In conclusione occorre  ottimizzare gli spazi.

Italia teme Bilancio Ue

 L’Italia ha paura. Potrebbe tornare a pezzi dal Parlamento europeo, dopo il meeting atto a fornire il bilancio Ue 2014-2020.

Appaiono ancora parecchio lontane le posizioni dei Paesi membri circa negoziato già andato male durante il novembre dello scorso anno.

Il premier uscente Mario Monti, mettendo in evidenza il fatto che l’Italia si configura come il primo contributore nel 2011, ha scelto un accordo più trasparente ed equo, ma dovrà scontrarsi coi leader dell’Unione, ruolo che di fatto spetta da qualche tempo a Germania e Gran Bretagna,. Sono queste le due Nazioni alla guida del fronte dei tagli.

L’accordo

Non sarà una passeggiata trovare la giusta intesa. L’Italia rischia dunque di gravare molto all’Unione. Porta un peso ingombrante il nostro Paese, se si pensa che siamo dinanzi a un saldo negativo di 22 miliardi di euro. E’ ciò che viene fuori contemplando impegni e spese negli ultimi cinque anni. Dal 2007 al 2011 l’Italia ha lasciato in Europa questa somma, che corrisponde più o meno al gettito atteso dall’Imu.

Il confronto con Francia e Regno Unito

Si tratta di 2 miliardi in meno della Francia, la quale però vanta un reddito nazionale superiore di un quarto al nostro. Si tratta inoltre di 5 miliardi in meno rispetto al Regno Unito, il quale ha però un Pil maggiore del 10% rispetto al Belpaese.

Così nel 2005

Otto anni fa l’Italia si salvò sul filo della sirena, strappando all’ultimo minuto 1,4 miliardi per i “Fondi strutturali” e ottenendo dunque la possibilità di effettuare investimenti nelle le aree più disagiate, nonché altri 500 milioni per lo sviluppo rurale.

Mutui prima casa per giovani coppie: le semplificazioni in arrivo

 I requisiti per ottenere un mutuo dalle banche, soprattutto nel caso in cui si tratti di giovani coppie, sono davvero stringenti e, di fatto, impediscono ai più di poter realizzare questo sogno. Troppi paletti nel Fondo per l’accesso al credito da parte delle giovani coppie, che il Governo sta cercando di eliminare con degli interventi mirati.

► In Italia la casa è il bene più tassato

Gli interventi sui quali si discuterà prendono atto delle maggiori difficoltà che incontrano i giovani soprattutto in un momenti di crisi economica come quello attuale. Il primo passo per rendere più facile l’accesso al credito per le coppie under 35 è l‘adeguamento dei tassi ai prezzi attuali di mercato, per cui i finanziamenti andranno sottoscritti con un tasso massimo non superiore al tasso effettivo globale medio sui mutui.

In secondo luogo si eliminerà il vincolo al possesso almeno per il 50% di un reddito da lavoro dipendente e a tempo indeterminato per poter accedere al mutuo. In questo modo il reddito complessivo ai fini Isee passa da 35.000 a 40mila euro e non ci sarà più la limitazione del 50% da lavoro dipendente. Si espandono anche i limiti sulla metratura della casa, che passano da 90 a 95 mq di superficie utile.

► Ipoteca, istruttoria e notaio nei contratti di mutuo

L’ultimo provvedimento che i Governo vorrebbe prendere per il Fondo per l’accesso al credito da parte delle giovani coppie è di impedire alle banche di chiedere ulteriori garanzie non assicurative ai giovani futuri mutuatari.

4 bandi alle imprese innovative dal Lazio

 Sono stati pubblicati nel 2011 i bandi dell’Asse I che servono a sostenere le piccole e medie imprese, nonché le microimprese del Lazio, che sono interessate e realizzare progetti ad alto contenuto innovativo. La scadenza del bando è fissata al 30 giugno 2013 e fino all’esaurimento di fondi.

I quattro asset disponibili sono spin off, co-research, microinnovazione e voucher.

 Finanziamenti Por FSE microcredito

Per le start up di nuove realtà imprenditoriali e di spin off legati alle università e agli organismi di ricerca del Lazio, pubblici e privati, sono previsti 4 milioni di euro. L’intenzione è quella d’incentivare la creazione di imprese ad alto contenuto tecnologico, progetti di ricerca che nascono da università e centri di ricerca italiani.

 I bandi del PSR

Le misure di co-research, invece, sono finanziate con 20 milioni di euro e servono per incrementare il legame proficuo che può stabilirsi tra ricerca pubblica e privata, mondo del lavoro e piccole imprese innovative. Ognuna di queste realtà può accedere ad un fondo di circa 300 mila euro.

 OnSpace Padova, c’è ancora tempo

30 milioni di euro sono quelli del bando microinnovazione per le PMI che punta a dare un aiuto equivalente al 70 per cento dell’investimento fatto per la realizzazione dei progetti, della durata di almeno 12 mesi, che siano ad alta innovazione di prodotto.

Per i voucher per l’innovazione, invece, sono previsti 4 milioni di euro.

Mps iscrive a bilancio le perdite ed esclude problemi di liquidità con il titolo aumenta in Borsa

 I vertici del Monte dei Paschi di Siena hanno stabilito i dettagli per il lancio dei 3,9 miliardi di Monti bond dopo una riunione durata circa sei ore. L’obiettivo è andare oltre il debito ereditato dalla gestione di Mussari e di Baldassarri che ha portato a un’indagine della procura di Siena. La perdita potenziale è di 730 milioni di Euro nel 2012 che arriva da strumenti strutturati. Questa perdita aumenterà fino a circa 2 miliardi di Euro per le svalutazioni realizzate nei trimestri precedenti.

A sorpresa il rimbalzo di Mps a Piazza Affari

L’amministratore delegato Fabrizio Viola che ha affermato che: “’La banca non ha problemi di liquidità” e che si è lavorato bene facendo chiarezza.

Per il rilancio di Mps c’è quindi l’emissione dei 3,9 miliardi di Monti bond e poi la ricerca di un partner finanziario di lungo termine che Profumo pensa entro il 2015 con una stabilizzazione che potrebbe essere più rapida.

Moody’s osserva Mps e gli ex dirigenti sono accusati di associazione a delinquere

In Borsa la banca Monte dei Paschi di Siena ha aperto in rialzo del 3,34% a 0,23 euro dopo avere iscritto a bilancio le perdite da derivati per 730 milioni di Euro e avere escluso problemi di liquidità. I titoli Mps sono stati inseriti nelle dopo uno stop al rialzo. Il guadagno è dell’8,46% a 0,25 euro. Gli scambi sono intensi a circa il 3% del capitale.

Nella PA stipendi e rimborsi dei consiglieri online

 Il decreto legislativo sulla trasparenza nella pubblica amministrazione che domani sarà all’esame della conferenza Stato Regioni, prevede che i consiglieri locali dovranno mettere online i stipendi e i rimborsi. Il regolamento riguarda già i parlamentari e i rappresentanti del governo, e ora si potrebbe applicare anche ai rappresentati delle istituzioni locali. Per chi non pubblicherà questi dati la multa sarà tra i 500 a 10 mila Euro.

I programmi elettorali per i quattro temi caldi dell’economia

Il testo di legge afferma che:

Con riferimento ai titolari di incarichi politici di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico di livello statale regionale e locale, le pubbliche amministrazioni pubblicano con riferimento a tutti i componenti l’atto di nomina; il curriculum; i compensi di natura fissa o variabile.

La questione dei rimborsi che tanti casi ha sollevato negli ultimi tempi è considerata e nel testo si dice che devono essere indicati anche “gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici.

Il decreto considera anche le assenze dei dipendenti e parla di un monitoraggio che si fa ogni tre mesi.

Sulla questione delle opere e dei lavori pubblici, il decreto propone che ogni amministrazione dovrà pubblicare le procedure per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori.

Entro fine Marzo i nuovi incentivi sulle auto

 È prevista in tempi brevi l’attuazione della misura sugli incentivi per le auto contenuta nella Legge Sviluppo dello scorso anno. Entro fino Marzo si dovrebbe quindi partire con gli incentivi per l’acquisto di auto ecologiche con 100 milioni di Euro che sono messi a disposizione dallo Stato.

Compra un auto nuova e pagala in 7 anni

Questi sono i tempi e le modalità per gli incentivi, a parte eventuali imprevisti. Infatti, il provvedimento è all’esame della Corte dei Conti che ne dovrà valutare l’attuabilità e poi si passerà alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Le agevolazioni per il triennio 2013-2015 considerano 120 milioni con le maggiori facilitazioni che riguardano le auto aziendali e quelle a uso pubblico. Per usufruire delle agevolazioni le auto devono essere ecologiche e quindi a bassa emissione. Per il 2013 il fondo prevede 4,5 milioni di Euro per l’acquisto di auto con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km e un fondo di 35,5 milioni di Euro per chi acquista auto con emissioni non oltre i 120g/km e che riguardano aziende o uso di terzi come nel caso dei taxi, dei liberi professionisti, dell’autonoleggio ecc.

Per avere le agevolazioni bisogna rottamare un’auto che abbia più di 10 anni e che si possiede da almeno un anno. Per le auto nuove acquistate il contributo sarà del 20% sul prezzo fino ad un massimo di 5 mila Euro per le vetture con emissioni di CO2 che sono meno di 50 g/km. Per le auto con emissioni tra 51 e 95 g/km il contributo è del 20% fino a un massimo di 4 mila Euro. Per le auto con emissioni di CO2 tra i 96 e i 120 g/km il contributo è del 20% fino a un massimo di 2 mila Euro.

Per la Corte dei Conti ci sono troppe tasse

 Mentre Berlusconi si affretta a ripetere agli elettori che lavorerà per togliere l’IMU dalle imposte a carico delle famiglie, i suoi avversari trovano il sistema più scientifico per dimostrare l’impraticabilità di questa promessa. Intanto sulle tasse si concentra tutta l’attenzione e il dibattito politico.

 Si può abolire o rimborsare l’IMU?

A mettere il carico ci ha pensato la CGIA di Mestre che dopo un’analisi della situazione italiana ha ribadito che gli italiani, almeno fino a giugno, devono pensare di mettere da parte lo stipendio per pagare le tasse, visto che la pressione fiscale è al 45,1 per cento e, ultracentenari e bambini compresi, ogni italiano dovrà dare all’erario quasi 12 mila euro.

 Quanto spenderanno gli italiani in tasse

Una critica, un allarme che fa il paio con quello lanciato qualche settimana fa anche dalla Corte dei Conti che ha aperto l’anno di attività tra le critiche e le polemiche. L’inaugurazione dell’anno giudiziario, infatti, è stata celebrata senza la presenza di Giorgio Napolitano e si è parlato soprattutto di tasse.

Un aumento del prelievo fiscale è stato considerato dai giudici una causa della recessione del paese. Da lì l’invito a redistribuire il carico fiscale, ma soprattutto ad eliminare le zavorre alla ripartenza economica, quali sono le situazioni di corruzione sistemica.

La Corte dei Conti ha anche detto che gli interventi del governo dovranno essere finalizzati al contenimento della spesa.