Gli inquilini e il pagamento delle spese condominiali

Le spese condominiali

Il capitolo delle spese relative all’ abitazione costituisce sempre un motivo di interesse e di attenzione per tutti gli inquilini. Una attenzione particolare richiedono, ad esempio, le spese condominiali, sulle quali la normativa vigente è molto chiara. 

Chi deve pagare le spese di bonifica dell’amianto

I rischi per la salute legati all’ amianto

Dopo anni e anni di permissivismo edilizio, l’ amianto è oggi un materiale che non è più usato per le costruzioni e per le ristrutturazioni edili, dal momento che è stato ampiamente dimostrato che l’ esposizione alle sue polveri può causare patologie anche mortali ai danni dell’ apparato respiratorio e non solo.

Aumenta l’IRPEF sulle polizze vita

Le conseguenze della cancellazione dell’ IMU sulle assicurazioni sulla vita

Il mondo delle assicurazioni riparte, dopo la pausa estiva, con un po’ di subbuglio. La cancellazione della prima rata dell’ IMU, infatti, approvata solo alcuni giorni dal Governo tramite Decreto, farà lievitare quella dell’ IRPEF sulle polizze vita. 

Come non pagare le tasse sugli immobili non abitabili – Documentazione necessaria

La categoria catastale degli immobili collabenti

In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che a livello fiscale esistono due modi per non pagare più le tasse sugli immobili che un tempo erano in condizioni di abitabilità e quindi anche soggetti ad una rendita catastale, ma che, con il passare del tempo, in mancanza di lavori  di mantenimento e di ristrutturazione, sono precipitati in condizioni di fatiscenza e comunque di non agibilità. 

Come non pagare le tasse sugli immobili non abitabili – Quali sono gli immobili collabenti

Gli immobili non soggetti al pagamento delle tasse per inabitabilità

Non su tutte le tipologie di immobili è sempre necessario pagare le tasse. Gli immobili che non possiedono la caratteristica dell’ abitabilità perché si trovano in condizioni di fatiscenza o si trovano allo stato di ruderi, magari sprovvisti di tetto, non sono tenuti al pagamento delle tasse, né da parte dell’ Agenzia delle Entrate, né da parte dei Comuni. 

Come non pagare le tasse sugli immobili non più abitabili

 Da qualche giorno a questa parte il Governo ha finalmente dato le nuove disposizioni in merito alla tassa sugli immobili. La vecchia IMU, infatti, è stata cancellata, almeno per quanto riguarda la prima casa e nella misura della prima rata, quella già posticipata a giugno. Inoltre sono stati esclusi dal pagamento tutti gli immobili relativi alle attività produttive agricole.

Italiani innamorati delle case straniere

 Gli italiani non vogliono proprio rinunciare all’acquisto di una casa e se lo fanno in Italia cercano un modo per risparmiare. Abbiamo già commentato insieme l’ampliarsi della platea di coloro che si dedicano alle aste giudiziarie, ormai molto più snelle che in passato nel funzionamento, con la possibilità di parteciparvi tramite l’accensione di un mutuo convenzionale.

 Risparmiare con le aste immobiliari

In realtà, una recente ricerca riportata da molti quotidiani, parla anche dell’aumento degli acquisti delle case all’estero da parte degli italiani. Gli investimenti oltre il confine tricolore, sono sempre più numerosi. Le compravendite che saranno concluse entro il 2013 sono circa 42 mila, il 5,5 per cento in più di quelle concluse nel 2012. Nel giro di un anno, proprio quello di maggior crisi, il numero di italiani proprietari di case all’estero è aumentato sensibilmente.

 Ultimi sondaggi sul mercato immobiliare

A niente è servita l’introduzione dell’IVIE, l’IMU per gli immobili stranieri. Ma a quali paesi si rivolgono gli italiani? In primo luogo agli Stati Uniti e alla Svizzera considerati in prospettiva i paesi più remunerativi per questo tipo d’investimenti. In secondo luogo si pensa alla Spagna che ha guadagnato appeal soprattutto per i costi delle case. In Spagna, infatti, gli immobili costano molto poco. In crescita, questa è la vera novità, anche l’Uruguay.

In consumatori tornano a credere nell’Italia

 La ripresa tocca costruirla giorno per giorno con l’impegno della politica, della finanza, dei singoli lavoratori e delle istituzioni, ma nella ripresa tocca anche crederci e gli italiani sembrano essere tornati di buon umore. A certificare questo incremento dell’indice di fiducia è l’ISTAT che ha già dato una buona notizia al paese: a luglio retribuzioni in aumento più dell’inflazione.

Ad agosto il clima di fiducia espresso dai consumatori è cresciuto dal 97,4 al 98,3. Una crescita registrata soltanto nell’arco di un mese. In questo genere d’indagini si chiede alla popolazione se ha avuto un miglioramento del quadro economico e del quadro personale. La stessa ricerca è poi svolta tra le imprese e si chiede loro che sono maggiormente fiduciose nel futuro del paese.

Italiani dediti al risparmio

A luglio la situazione è molto buona visto che la fiducia nel miglioramento del quadro personale è spassata dal 98,7 al 98,9, ma tutti sono fermamente convinti che sia migliorato e migliorerà ancora il quadro economico. In questo caso specifico l’indice è passato dal 94,8 al 97,6. Per quanto riguarda le imprese diremo sinteticamente che la loro fiducia è arrivata al livello massimo mai registrato da agosto del 2012.

A livello territoriale permangono tuttavia delle differenze visto che la fiducia migliora molto al Nord Ovest, al Nord Est e al Centro ma non si crede più nella ripresa nel Mezzogiorno d’Italia.

Risorse in arrivo per gli esodati e per la CIG

 L’ ultimo Consiglio dei Ministri ha finalmente trovato una soluzione di largo consenso sull’ annosa questione dell’ IMU, della quale ha varato al sua cancellazione definitiva e la sostituzione a partire dal 2014 con la Service Tax. Ma all’ interno dello stessa seduta sono venuti alla luce anche altri due importanti provvedimenti volti alla risoluzione di due problemi altrettanto spinosi che riguardano il mondo del lavoro italiano.

La cancellazione dell’IMU e l’arrivo della Service Tax

 Ha finalmente trovato una soluzione definitiva la spinosa e ormai annosa questione dell’ IMU che per mesi ha riempito le pagine dei giornali italiani. Al termine dell’ ultimo Consiglio dei Ministri il Governo ha infatti annunciato che verrà cancellata la prima rata dell’ IMU, quella che era stata sospesa per decreto nel mese di giugno e che per il futuro si dovrà voltare pagina in merito alla tassazione degli immobili.