Il PIL tricolore scende ma non tantissimo

 L’usura torna di moda soprattutto a Sud e l’indebitamento delle famiglie con gli strozzini preoccupa anche la politica. Sull’argomento interviene anche il premier spiegando che se la ripresa del PIL, della fiducia e dei consumi è in atto nel nostro Paese, ci sono territori in cui la ripresa stessa sarà molto più difficile.

Ma se non è uniforme questa ripresa, si può lo stesso parlare di miglioramento della situazione finanziaria italiana? La risposta è affermativa e trova un fondamento anche nel report stilato dall’OCSE che sottolinea come il calo del PIL italiano ci sia ancora, ma il rallentamento è minore del previsto.

Piazza Affari crede nella ripresa economica

Il periodo di riferimento è il secondo trimestre del 2013. Il rallentamento del Prodotto Interno Lordo italiano è stato dello 0,2 per cento, migliorando il -0,6% del primo trimestre. Nel complesso, migliora la situazione in tutta l’area OCSE dove il PIL aumenta dello 0,5 per cento e risulta in accelerazione rispetto al +0,3 per cento registrato all’inizio dell’anno.

L’Italia, adesso, sembra molto più vicina alla fine della recessione. L’OCSE dice che il rallentamento è ancora importante nel nostro paese ma la caduta del PIL è stata attutita. Non è certo un incoraggiamento senza capo né coda visto che i dati sono suffragati dall’andamento dell’indice PMI diffuso in questi giorni.

L’usura torna di moda soprattutto a Sud

 L’usura è un problema molto sentito nel nostro paese, basta pensare al fatto che per colpa dell’usura è cresciuto l’indebitamento degli italiani e sono crollati anche i consumi. L’usura, però, è un problema che riguarda soprattutto il Meridione e l’ultimo rapporto stilato dalla CGIA di Mestre, mette in evidenza questa situazione critica.

La contrazione del credito aumenta nel Sud Italia

Secondo il sindacato degli artigiani, infatti, in regioni come la Calabria, la Basilicata, la Sicilia e il Molise, sono diminuiti molto i finanziamenti elargiti alle famiglie, probabilmente a causa della stretta sul credito e delle poche garanzie che le famiglie riescono a offrire agli enti erogatori.

D’altronde il denaro contante serve e le famiglie sperimentano strade alternative, affidandosi agli strozzini. La situazione è molto grave in una regione del Sud Italia che non abbiamo ancora menzionato: la Campania. Qui il rischio di mettersi nelle mani degli usurai è del 70% superiore che nel resto del Paese.

Lo sguardo sul debito proposto da Bankitalia

La flessione dei consumi al Sud preoccupa non poco la politica tanto che sull’argomento è intervenuto anche il premier Enrico Letta dicendo che il PIL, la produzione industriale e la fiducia dei cittadini, stanno ricominciando a crescere ma ci sono delle zone in cui la ripresa è molto più difficile del previsto perché manca il lavoro e perché le banche non sono di supporto all’attività delle imprese e alle difficoltà delle famiglie.

Mediaset di nuovo brillante in borsa

 Il gruppo televisivo legato al nome di Silvio Berlusconi, dopo due giorni di vuoto e di mancanza di richieste sul titolo, torna a crescere. Riprendono gli acquisti sul biscione e sembra che ormai l’obiettivo dell’azienda sia quello di raggiungere nel 2013, un anno considerato ancora di crisi, il livello massimo quanto a valore delle azioni. Si punta cioè a far lievitare il titolo Mediaset fino a portarlo a 3,5 euro.

Una meta praticamente a portata di mano visto che dall’inizio dell’anno il titolo Mediaset è cresciuto addirittura del 120 per cento. E la corsa non è ancora finita visto che tra pochissimo tempo si dovrà definire anche la questione dei diritti sul calcio. Insomma, l’allontanamento dal Biscione è durato pochissimo, appena due giorni.

Del Vecchio tra gli uomini più ricchi d’Italia

Nella giornata di oggi, invece, il titolo Mediaset, detenuto al 41,29 per cento da Silvio Berlusconi, ha guadagnato il 3% così che le azioni valgono circa 3,4 euro. Il record annuo è praticamente bissato visto che si era fermato a 3,48 euro il 6 agosto. Per avere una performance uguale si deve andare indietro nel tempo fino al 2011, al mese di giugno.

Piazza Affari ha dimenticato il Cavaliere

In quel periodo il titolo Mediaset è cresciuto molto prima che la BCE decidesse di gestire il crollo del potere politico e finanziario di Silvio Berlusconi.

Guida al Decreto del Fare

 Dopo l’ ultimo via libera definitivo da parte della Camera, è’ stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Fare, che comprende un pacchetto composito di provvedimenti e di misure che il Governo ha ritenuto necessario intraprendere per risollevare il profilo economico del Paese e contrastare i negativi effetti della crisi.

In vigore le semplificazioni per l’edilizia del Decreto del Fare

 Sono dai ieri finalmente in vigore tutte le misure a favore del settore dell’ edilizia che hanno trovato posto all’ interno del Decreto del Fare, che è stato recentemente approvato in via definitiva dalla Camera ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale solo negli ultimi giorni.

Per l’Ocse rallenta la flessione del PIL italiano

 Anche per l’ Ocse l’ Italia sembra finalmente aver imboccato la strada della ripresa. E se ancora non è possibile parlare di una inversione di tendenza vera e propria, le ultime rilevazioni sul PIL del Belpaese sembrano indicare la presenza di segnali incoraggianti. Nel secondo trimestre del 2013, infatti, da aprile a giugno, l’ Italia non ha ancora sfiorato i numeri positivi, ma almeno la caduta del prodotto interno lordo ha subito un rallentamento.

Le misure urgenti per la CIG e gli esodati

 Il Ministro del Lavoro e del Welfare, Enrico Giovannini, intervistato in occasione del meeting di Comunione e Liberazione in corso in questi giorni a Rimini, ha tracciato un quadro della situazione politica ed economica italiana in cui occupano un posto di assoluta preminenza gli interventi urgenti che il Governo Letta ha intenzione di attuare per la risoluzione del problema rappresentato dal rifinanziamento della Cig e dalla questione degli esodati.

Giovannini traccia il punto della situazione italiana

 Dal meeting di Comunione e Liberazione in corso in questi giorni a Rimini anche il Ministro del Lavoro e del Welfare Enrico Giovannini, intervistato, traccia un quadro della situazione politica ed economica italiana, elencando tutti gli interventi che il Governo ha in cantiere per la ripresa autunnale e tutte le urgenze a cui sarà dato spazio nelle prossime settimane.

Il credit crunch accresce il rischio di usura

 Uno studio recentemente condotto dalla Cgia di Mestre ha sottolineato come la riduzione della concessione di prestiti e finanziamenti alle famiglie italiane abbia inciso in particolare su alcune regioni italiane, collocate nel Sud Italia. Calabria, Basilicata, Molise, Sicilia e Campania sono state le regioni italiane più fortemente colpite dalla contrazione del credito tra maggio 2012 e lo stesso mese del 2013. A conti fatti, infatti, su un totale di 5 miliardi di euro concessi in meno alle famiglie italiane nel periodo, 3 sono stati sottratti a nuclei familiari residenti al Sud.

Presto un nuovo Decreto del Fare 2

 Sono passare solo poche settimane da quando la Camera ha dato il via libera definitivo al Decreto del Fare, il decreto legge contenente le misure ritenute urgenti da Governo per risollevare l’ economia italiana affossata dai risvolti della crisi e per incentivare nuove possibilità di ripresa.