Le modifiche apportate ai contratti atipici dal Decreto del Fare

 Con la pubblicazione della legge di conversione del Decreto del Fare, sono state introdotte delle interessanti novità per i contratti atipici, intendendo con questo termine tutti quei contratti di diversa natura che prevedono una collaborazione definita nel tempo a titolo subordinato.

Le novità introdotte dal Decreto del Fare e le varie modifiche apportate al testo in fase di redazione della legge di conversione, mirano a tutelare i giovani e i meno giovani che si trovano esclusi o in posizioni marginali del mondo del lavoro, soprattutto attraverso lo strumento degli incentivi all’assunzione.

Le agevolazioni all’assunzione dei precari del Decreto del Fare

Tra le agevolazioni presenti nel Decreto del Fare ci sono il regime agevolato per il pagamento dei contributi per apprendisti in mobilità, le agevolazioni per l’assunzione di giovani disoccupati, quelle per le l’assunzione di donne disoccupate over 50.

Per ottenere i requisiti le assunzioni, anche quelle dei giovani disoccupati, dovranno avvenire entro e non oltre il 30 giugno 2013.

Il Governo ha anche rimesso mano ai contratti flessibili. Molte le novità in questo campo, che comprendono delle agevolazioni alle imprese che assumono gli associati in partecipazione, la proroga del rapporto acausale fino a 12 mesi.

Da segnalare, inoltre, che la legge di conversione del Decreto del Fare prevede anche l’esenzione dall’obbligo di rispettare un tetto massimo di 400 giornate lavorative presso lo stesso datore di lavoro nell’arco di un triennio per i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.

Prorogati i finanziamenti dell’ABI per le PMI

 Fino al 30 giugno 2014 tutte le piccole e medie imprese italiane potranno accedere a ulteriori possibilità di ottenere un finanziamento. L’ ABI, l’ Associazione Bancaria Italiana ha infatti prorogato fino a giugno prossimo i termini di scadenza per richiedere i finanziamenti relativi al progetto “Progetti Investimenti Italia” dedicato appunto alle PMI, per le quali è stato già accantonato un plafond da 10 miliardi di euro.

Il debito pubblico italiano sale a 2.075 miliardi

 Per la Banca d’ Italia il debito pubblico del nostro Paese ha raggiunto nel mese di giugno 2013 un nuovo livello record. Il rosso dello Stato italiano ha infatti superato i 2.075 miliardi, con una aggiunta di 600 milioni di euro. 

Le novità sulle procedure di Equitalia nel Decreto del Fare

 Con la conversione del Decreto del Fare in legge, arriveranno per tutti i contribuenti italiani anche delle interessanti novità dal punto di vista fiscale. Il Parlamento ha infatti posto all’ interno del Decreto una serie di misure che andranno a modificare le procedure fino a questo momento impiegate da Equitalia, la società di recupero crediti che opera in stretta collaborazione con l’ Agenzia delle Entrate. 

Inflazione stabile a luglio 2013

 Nel mese di Luglio 2013 l’ inflazione aumenta di un solo punto percentuale  – cioè dello 0,1% – nei confronti del mese precedente, mentre resta stabile su base annua all’ 1,2%. A rilevarlo è l’ Istat, che registra anche come non vi siano stati cambi rilevanti su base congiunturale per i prodotti di maggior consumo, quelli che le persone acquistano più frequentemente, che rispetto al mese di giugno 2013 diminuiscono solo dello 0,2%. Su base annuale, invece, il cosiddetto carrello della spesa degli italiani sale dell’ 1,2%.

Inflazione e spesa a giugno

A conti fatti, dunque, l’ inflazione si mantiene stabile su un valore dell’ 1,2%, molto vicino al previsto 1,1% delle proiezioni dei mesi precedenti, e c’ è la sensazione che questi valori continueranno a presentarsi anche per i restanti mesi dell’ anno.

> Salgono i prezzi a giugno 2013

Questa relativa stabilità dell’ inflazione, secondo l’ Istat, deve essere addotta alla contemporanea presenza di spinte inflazionistiche di segno opposto, che mentre fanno calare il prezzo di una vasta gamma di servizi, fanno salire ad esempio quello dei beni energetici non regolamentati.

I beni che subiscono i maggiori rincari a luglio 2013 sono soprattutto, dunque, quelli energetici e quelli relativi ai trasporti, mentre calano prodotti freschi come frutta e verdura di stagione e alimentari non lavorati.

Nessuna espropriazione di Equitalia sui beni essenziali

 Il Parlamento italiano ha recentemente imposto nuovi vincoli alle modalità e alle procedure fino ad oggi utilizzate da Equitalia, la società di recupero crediti che lavora in collaborazione con l’ Agenzia delle Entrate, per la riscossione dei debiti maturati dai contribuenti. 

Nuovi modelli F24 in vigore da luglio 2013

 A partire dal 1° Luglio 2013 sono entrati in vigore dei nuovi Modelli F24 – Modello F24, Modello F24 Accise, Modello F24 Semplificato e Modello F24 Enti Pubblici – per il pagamento delle tasse e dei tributi locali.

La principale novità rispetto alle precedenti versioni riguarda appunto l’ inserimento, all’ interno della sezione dedicata all’ IMU e agli altri tributi locali, di un campo denominato “Identificativo Operazione“, all’ interno del quale andrà riportato il codice identificativo del tributo fornito dai diversi Comuni.

Niente pignoramenti di Equitalia sui veicoli strumentali

 Dal mondo del Fisco arrivano delle buone notizie per i contribuenti. Questi ultimi, infatti, avranno una tutela in più nei confronti di Equitalia, la società di recupero crediti che lavora in collaborazione con l’ Agenzia delle Entrate, qualora svolgano attività d’ impresa.

Le borse scommettono sull’Italia

 I mercati finanziari non hanno tenuto in grande considerazione il downgrade operato dalle agenzie di rating ai danni del nostro paese. Anzi, hanno dimostrato di voler puntare tutto sul nostro paese, di scommettere sulla ripresa del tricolore nello scacchiere internazionale.

La ripresa è vicina secondo la BCE

Se lo spread bastasse a confermare o smentire questa speranza, allora dovremmo fare un gran bel sorriso visto che il differenziale tra Btp e Bund è sceso in questi giorni sotto la soglia dei 250 punti. Proprio mentre le preoccupazioni sulla stabilità del governo Letta sono state messe in discussione dall’atteggiamento del PdL, legato alle scelte in materia fiscale e alle decisioni relative all’ex premier Silvio Berlusconi.

Piazza Affari crede nella ripresa economica

I segnali di ripresa, come quello sullo spread relativo all’Italia, interessano tutto il Vecchio Continente e infatti i paesi periferici dell’Eurozona stanno tirando un sospiro di sollievo poiché si sono allentate anche le preoccupazioni degli investitori che spostano i capitali dalla Germania verso gli stati prima considerati “a rischio” come Italia e Spagna.

Il rendimento dei titoli di stato italiani, intanto, è in calo come lo spread. In settimana i Btp avevano un rendimento in calo al 4,18 per cento e il differenziale ha sfiorato i punti minimi oscillando intorno alla soglia dei 250 punti. Piazza Affari comunque resta piatta, come Parigi. Soltanto Londra avanza leggermente.

Guida agli ecobonus sui grandi elettrodomestici e i condizionatori

 La legge di conversione del decreto ecobonus (Dl 63/2013) estende gli incentivi anche ai grandi elettrodomestici, ai condizionatori e alle pompe di calore, a partire dal 4 agosto 2013, giorno di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge 90/2013.

► Come ottenere il Bonus mobili

Possibilità di pagamento agevolato

Con questa legge chi decide di sostituire i vecchi impianti con delle macchina più efficienti ed ecologici potrà avere un pagamento agevolato al 50% in caso di sostituzione di grandi elettrodomestici e al 65% in caso di condizionatori (solo se con pompa di calore), scaldacqua ecologici, impianti geotermici a bassa entalpia e adozione di misure antisismiche.

La legge di conversione del decreto ecobonus non sancisce una data di scadenza entro la quale effettuare i lavori, che dovrebbe essere il 31 dicembre 2013, ma si consiglia comunque di provvedere al pagamento prima della fine dell’anno.

Le detrazioni Irpef per gli elettrodomestici

La legge di conversione del decreto ecobonus contiene anche le indicazioni in merito alla detrazione Irpef al 36% (50% per i pagamenti effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013) per persone fisiche, imprese, professionisti e società di persone che effettuino lavori di manutenzione, ristrutturazione edilizia, restauri e risanamenti conservativi.

Per i mobili e i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, la detrazione Irpef passa al 65%.

In caso di impianto di pannelli solari termici (non fotovoltaici), impianti di climatizzazione invernale, condizionatori (anche estivi, ma con pompa di calore efficiente), scaldacqua verdi, impianti geotermici a bassa entalpia, pareti isolanti, coperture, pavimenti, finestre e riqualificazione energetica generale degli edifici, la legge di conversione del decreto ecobonus 2013 prevede la detrazione Irpes ed Ires al 55%, che diviene al 65% in caso di pagamenti dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013.

► Arriva l’ ecobonus anche per gli elettrodomestici

Come fare il versamento per gli ecobonus sugli elettrodomestici

Per ottenere gli ecobonus anche sugli elettrodomestici e i condizionatori, il pagamento deve essere effettuato attraverso bonifico parlante, che permette la causale descrittiva nella quale si deve indicare il tipo di ecobonus che si richiede in base all’intervento effettuato.

La causale descrittiva permette all’istituto che verserà l’importo della detrazione stessa sul conto corrente del beneficiario di capire se al soggetto deve essere trattenuta o meno la ritenuta d’acconto del 4%. Se il beneficiario è un privato, infatti, non dovrà farlo, ma la ritenuta d’acconto deve essere obbligatoriamente trattenuta in caso di aziende.

Se così non accade, l’omissione è imputata all’impresa nel caso in cui la compilazione del bonifico parlante non avesse permesso il suo riconoscimento alla banca.

Quindi, nella causale del bonifico si dovranno inserire i seguenti riferimenti normativi:

pagamento agevolato al 36-50% (65% per le misure antisismiche): articolo 16-bis, Dpr 22 dicembre 1986, n. 917 (anche Dpr 917/1986 o Tuir),

detrazione Irpef e Ires al 55-65%: articolo 1, commi da 344 a 347, legge 27 dicembre 2006, n. 296 (anche legge 296/2006 o Finanziaria 2007).