Aumenta l’uso delle carte di credito revolving in Italia

 Complici la crisi economica e la ridotta disponibilità finanziaria delle famiglie e dei consumatori, in Italia sta diventando sempre più diffuso l’ uso di un nuovo tipo di strumento finanziario. Si tratta delle cosiddette carte di credito revolving, che permettono ai clienti che le sottoscrivono di fare acquisti ma di pagare, solo successivamente, a rate. 

Marche da bollo aumentate del 10% – Chi paga, chi non paga e quanto si paga

 A partire dal 26 giugno 2013 il costo delle marche da bollo è aumentato del 10%, in virtù dell’entrata in vigore della legge 71/13 di conversione del Decreto legge del 26 aprile 2013 n. 43, che porta il prezzo delle marche da bollo comunemente utilizzate in Italia da 1,81 euro e 14, 62 euro rispettivamente a 2 e 16 euro.

Un aumento considerevole, considerando che le marche da bollo sono uno strumento di pagamento e convalida della quasi totalità dei documenti pubblici.

Cosa sono le marche da bollo? A cosa servono?

Le marche da bollo fanno parte della famiglia delle carte valori, e hanno la funzione di autenticare un atto pubblico. Le marche da bollo, ad esempio, vanno applicate su gli atti notarili e sui passaporti , come attestazione dell’autenticità del documento.

Su quali atti si devono applicare le marche da bollo?

Marca da bollo da 2 euro (ex 1,81 euro): fatture per importi non assoggettati ad Iva, estratti conti e documenti per accreditamento o addebitamento di somme superiori a 77,47 euro, ricevute o lettere commerciali per l’incasso di somme inferiori a 129,11 euro.

Marca da bollo da 16 euro (ex 14,62): atti rogati o autenticati da pubblico ufficiale; scritture private per rapporti giuridici di qualsiasi specie; istanze, memorie, ricorsi, dirette agli enti pubblici per provvedimenti amministrativi.

Documenti esenti dal pagamento della marca da bollo

Il pagamento della marca da bollo non è dovuto se le cifre da certificare sono inferiori a 77,47 euro, per quote associative, contributi e donazioni ad associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali e sportive e se l’importo è assoggettato .

Calano i tassi dei mutui ma le vendite non decollano

 Le compravendite  immobiliari potrebbero beneficiare in questo periodo della felice congiuntura di due fenomeni positivi:

  1. l’ abbassamento del tasso dei mutui
  2. il calo generale dei prezzi di vendita degli immobili.

Saccomanni fa il punto della situazione su IMU, PIL e PA

 E’ ottimista il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni in merito ad eventuali possibilità di ripresa dell’ economia italiana che sembrano già profilarsi all’ orizzonte in vista del prossimo autunno. Ottimista, del resto, come i vertici del Governo, che hanno riconfermato la solidità del sistema bancario e la fine del ciclo congiunturale negativo. 

L’Istat pessimista sul PIL italiano

 Solo alcuni giorni fa i principali esponenti del Governo si sono espressi in maniera del tutto positiva nei confronti della vicinanza di una possibile ripresa dell’ economia italiana a partire dal prossimo autunno. Ripresa della quale si potrebbero già osservare le avvisaglie in una serie di segnali positivi concreti.

La ripresa nel consumo di energia

 Molti analisi lo chiamano consumo critico, rivolta della spesa. In pratica quando si verifica che il prezzo di un prodotto o di un servizio è troppo elevato, i consumatori dovrebbero smettere di farne uso. Soltanto con un calo della domanda, infatti, si può sperare in un calo del prezzo.

Chiaramente non è un percorso lineare quello che abbiamo indicato, ma ci serve per introdurre una notizia molto interessante riferita al nostro paese.

Per le tasse crolla la domanda di energia

I consumi elettrici in Italia sono in aumento e questo potrebbe voler dire che la ripresa economica e produttiva è più vicina. Nell’ultimo mese, i consumi elettrici sono addirittura aumentati dell’1,5 per cento. Dai dati a portata di mano si evince che la domanda di energia non è mai stata a questi livelli, così alta, da 20 venti mesi.

Scatta dal 1° aprile la diminuzione delle bollette

La richiesta potrebbe essere legata ad un nuovo slancio dell’attività industriale. Il rapporto mensile della Terna, la società che gestisce la trasmissione elettrica in Italia, dà conferma della sensazione. Il recupero, a questo punto, potrebbe durare a lungo.

Tutto il report, però, è da prendere con le pinze visto che il paragone con il 2012 non lascia scampo all’ottimismo visto che la domanda di energia a luglio 2013, rispetto all’anno precedente, è in calo del 3,6 per cento.

Le novità sugli errori nei versamenti dell’ Agenzia delle Entrate

 In seguito alla pubblicazione della circolare 27/E, nei giorni scorsi, l’ Agenzia dell Entrate sarà più severa con i grandi evasori – in merito ai grandi importi – e meno con i contribuenti che hanno semplicemente sbagliato i conti dei versamenti, concedendo a questi ultimi la possibilità di correggere i loro errori e di pagare sempre la sanzione più bassa.

Il Fisco diventa più clemente verso gli errori

 E’ già da diversi mesi che si parla di una apertura dell’ Agenzia delle Entrate nei confronti dei contribuenti e di quella che potremmo chiamare una “distensione” dei metodi che vengono applicati nei confronti di eventuali omissioni ed errori, purché, ovviamente siano compiuti da contribuenti in buona fede. 

Meno ore di cassa integrazione a luglio 2013

 Deboli segnali di miglioramento arrivano dal fronte della cassa integrazione. Per il terzo mese consecutivo, infatti, si è potuta registrare una diminuzione delle ore mensili concesse per la Cig,la cassa integrazione, che sono passate, a luglio 2013, ad 80,6 milioni, contro i 115,7 milioni di ore dello stesso mese dell’anno precedente.

Pochi prestiti anche nel secondo trimestre 2013

 Il fenomeno del credit crunch colpisce pesantemente l’ economia e l’ imprenditoria italiana anche nel secondo trimestre del 2013. Il centro studi della Confcommercio ha infatti rilevato che da aprile a giugno 2013 per le aziende del commercio, del turismo e dei servizi la situazione del credito non è affatto migliorata, ma in realtà sono stati concessi solo il 26,9% del totale dei finanziamenti richiesti.