Lo statuto delle Srls può essere adattato

 Uno dei requisiti inizialmente previsti per la costituzione delle cosiddette Società a responsabilità limitata semplificate, Srls, consisteva nell’ obbligatorietà di utilizzare, in fase di costituzione, un modello di statuto standard fornito dal Ministero. 

Il Decreto lavoro apporta modifiche alle norme per le start-up

 Il Decreto Lavoro, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 giugno 2013, ha apportato delle modifiche alla normativa relativa alla costituzione delle cosiddette Srls, le Società a responsabilità limitata semplificate, ma anche a quella relativa alla costituzione delle start – up innovative. 

Le modifiche del Decreto Lavoro al testo del dl sulle Srls

 Il Decreto sulle liberalizzazioni emanato nel gennaio del 2012 dal Governo Monti, ha introdotto, attraverso l’ inserimento di un nuovo articolo all’ interno del Codice Civile – l’ articolo 2463-bis – una nuova forma di Srl, chiamata Srls, ovvero Società a responsabilità limitata semplificata, che possiede, fra le sue caratteristiche peculiari, la possibilità di essere costituita anche attraverso il versamento di un capitale sociale di solo 1 euro.

In calo i costi della Pubblica Amminsitrazione per le auto blu

 In tempi in cui la spending review è diventata uno degli obiettivi nazionali, tutti gli organi dello Stato sono chiamati a dare il proprio contributo per ridurre l’ammontare delle spese superflue. Anche la Pubblica Amministrazione. E infatti il grande comparto della burocrazia italiana ha iniziato piano piano a fare la sua parte.

Sempre più a fondo l’industria italiana

 Nel mese di giugno 2013 l’ industria italiana ha fatto registrare il suo ventiduesimo calo consecutivo nella produzione. Ha infatti perso un ulteriore 2,1% rispetto all’ anno precedente, il 2012, su base tendenziale.

Cala la produzione industriale a maggio 2013

A rilevare questa colata a picco del settore industriale italiano è l’ Istat, che tuttavia rileva anche come nel mese di giugno ci sia stata in realtà una ripresa, timida, dello 0,3% nella produzione rispetto al mese di maggio.

Piazza Affari crede nella ripresa economica

 I movimenti di Piazza Affari dimostrano che il mercato, soprattutto quello italiano, crede nella ripresa economica che coinvolgerà il Vecchio Continente e in primo luogo il nostro paese. A determinare l’andamento positivo dei maggiori indici tricolore, è stato l’ultimo incontro tra Palazzo Chigi e Bankitalia.

L’austerity spagnola sembra avere ragione

Sembra che dopo questo particolare meeting il differenziale si sia portato ai livelli minimi, sfiorando i 250 punti base. Il sunto dell’incontro, infatti, è che siamo arrivati ad un punto di svolta, il Belpaese sta risalendo la china anche se alcuni indicatori sembrano dire il contrario.

Nonostante il generalizzato ottimismo che spinge verso l’alto anche le borse del nostro paese, la produzione industriale sembra essere in fase calante. L’andamento dell’economia del secondo trimestre, tra l’altro, è negativo. In generale, sulle altre borse, si osserva il calo dello yen che ha determinato il rimbalzo della borsa e un avvio di Wall Street un po’ sottotono.

In ripresa le richieste di mutui per la casa

Quello che si raccontano il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, è che lo spread è credibile anche agli occhi degli investitori stranieri tanto che scendono lo spread e anche il rendimento dei titoli di stato.

Eppure, il PIL italiano, nel secondo trimestre, è in calo dello 0,2 per cento e si registra il ventiduesimo calo congiunturale consecutivo dell’indice della produzione industriale. La ripresa c’è ma il come portarla avanti è ancora da definire.

Come si polverizza lo stipendio degli italiani

 Italiani brava gente, quante volte l’abbiamo sentito ripetere? Eppure, al di là delle buone maniere dei nostri connazionali, dal punto di vista finanziario non godiamo di altrettanta stima. E il riferimento non è certo alle agenzie di rating che hanno ulteriormente declassato lo Stivale.

Gli italiani, dal punto di vista finanziario, sono considerati instabili e un po’ lenti nell’operare le riforme necessarie a garantire la ripresa al paese. Qualcuno ha anche accennato al fatto che sono degli spendaccioni, nonostante la crisi. In realtà le ultime statistiche parlano di una crisi dei consumi anche in Italia.

Cos’è la spending review delle famiglie

Una considerazione che appare ancora più plausibile se si considerano le spese che danno fondo allo stipendio mensile, quelle voci che per le famiglie e per i cittadini in generale, sono indispensabili. Ad occuparsi dello screening dei salari ci ha pensa la Confederazione Italiana Agricoltori, la CIA che spiega: ogni 100 euro di stipendio, ci sono 60 euro di spese.

Per il FMI l’Italia ha ancora molto da fare

Queste spese sono legate alla casa, alle utenze, alla manutenzione, nonché all’uso della macchina. Nel dettaglio, le spese per la macchina includono sia l’RC auto, sia la benzina. Mentre le spese legate all’abitazione e le utenze, sono i mutui e il consumo di luce e gas.

Considerando queste spese “obbligate” si capisce bene cosa sia il carovita.

Piazza Affari ha dimenticato il Cavaliere

 L’andamento di Piazza Affari, in seguito alla condanna di Berlusconi per frode fiscale, all’interno del processo Mediaset, è stato molto diverso dal previsto. Gli analisti, infatti, pensavano che il titolo del Biscione crollasse e che anche lo spread subisse uno scossone legato alle vicende dell’ex premier.

Il report legato all’andamento di piazza Affari, invece, ha dimostrato un trend completamente diverso. Vediamo come sono andate le cose. All’ora di cena è arrivata la notizia che la Cassazione aveva confermato, all’interno del processo Mediaset, la condanna per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere dovrà scontare un anno dei 4 di condanna agli arresti domiciliari o tramite i servizi sociali.

Mediaset cresce e pensa alla paytv

Per quanto riguarda l’interdizione dai pubblici uffici, la Cassazione ha deciso di rimandare tutto alle decisioni della Corte d’Appello di Milano. Il titolo Mediaset, in tutto il periodo che ha preceduto la sentenza della Cassazione, è stato dato in crescita. Poi, in linea con l’andamento del Ftse Mib che è sceso dello 0,98 per cento, si è iniziato a muovere in terreno negativo. Certo è che non si può parlare di tracollo.

Anche Mediaset corre in borsa

Lo spread, poi, ha registrato un movimento al ribasso e si è cristallizzato sui 265 punti percentuali, dimostrando tutto il disinteresse della finanza per quel che accade all’ex premier e alla sua azienda. In ribasso anche il rendimento dei titoli italiani, per esempio di Btp a 2 anni hanno toccato il minimo dall’inizio dell’estate.

Le entrate del Fisco aumentano del 3.1%

 Buone notizie sul fronte delle entrate del Fisco e della lotta all’ evasione. Solo nel primo semestre del 2013, infatti, le entrate tributarie dell’ erario hanno subito un incremento pari a 5.898 milioni di euro, arrivando a toccare quota 197.029 milioni. La crescita che si è potuta registrare, dunque, è stata del 3,1%. 

Prezzi della benzina congelati almeno fino a Ferragosto

 Sotto Ferragosto, almeno per quest’ anno, non ci sarà nessun inaspettato – o forse tradizionale? – rincaro dei prezzi dei carburanti e gli automobilisti italiani potranno dormire sonni tranquilli prima di mettersi in viaggio.