E’ pronto il nuovo Redditometro

 E’ finalmente pronto il nuovo Redditometro, che ha fatto a lungo parlare di sé nei mesi scorsi e che non ha mancato di suscitare anche accese polemiche. Per le dispute in materia di applicazione dei controlli, tuttavia, adesso non c’è più tempo: l’ Agenzia delle Entrate ha infatti pubblicato sul suo sito una circolare contenente la versione definitiva delle modalità con cui saranno effettuati gli eventuali accertamenti.

La mediazione diventa obbligatoria per le liti di condominio

 Anche per la risoluzione delle controversie di condominio, d’ ora in avanti, si dovrà obbligatoriamente passare attraverso lo svolgimento di una procedura di mediazione. Lo ha, infatti, prescritto, solo alcune settimane fa, il cosiddetto Decreto del Fare, ma l’ introduzione della nuova procedura era stata in precedenza anticipata dal nuovo testo di riforma della legge sul condominio

Come attivare una procedura di mediazione

 A partire da alcune settimane fa, con la pubblicazione del cosiddetto Decreto del Fare, è diventato obbligatorio servirsi della consulenza di un avvocato in caso dell’ attivazione di una procedura di mediazione.

Mediazione – le cause in cui è prevista e i costi

 La pubblicazione del cosiddetto Decreto del Fare, alcune settimane fa, ha sancito l’ obbligatorietà della presenza e della consulenza di un avvocato in tutte le procedure di mediazione, che non potranno quindi essere più portate avanti senza il supporto di un legale.

Per la mediazione diventa obbligatorio l’ avvocato

 A partire dalla pubblicazione, nei giorni scorsi, del Decreto del Fare, per avvalersi dell’ istituto della mediazione è diventato obbligatorio avvalersi della consulenza di un avvocato. Il Decreto ha infatti recepito la richiesta proveniente dalla categoria degli avvocati, per cui, da questo momento in avanti non sarà più possibile eseguire in modo individuale la procedura, ma ci sarà sempre bisogno del supporto di un legale.

La Panini acquista anche Topolino

 Il mondo dei media  e il mondo finanziario, trovano numerosi punti di congiunzione legati soprattutto alle aziende che operano nel settore, sono quotate in borsa, oppure hanno una ricaduta interessante sul mondo della finanza. Fa sicuramente parte di questo club la Panini che di recente ha acquistato un nuovo tassello.

La notizia, in questo momento, non si può dire che sia ancora ufficiale ma i dipendenti dell’azienda che stanno protestando per un eventuale taglio del personale, sono abbastanza affidabili. Andiamo con ordine e riepiloghiamo i fatti che non trovano ancora spazio nei comunicati ufficiali.

Dole in vendita ed ecco l’offerta

La Panini di Modena, che non ha nemmeno commentato le notizie in circolazione, avrebbe deciso di acquistare il settimanale Topolino che passerebbe così da un editore all’altro nella preoccupazione espressa dalla rappresentanza sindacale.

Il consiglio del NYT agli imprenditori

Topolino, nel nostro paese, è stato pubblicato da Mondadori fino al 1988, poi è passato nelle mani della Disney Publishing. Adesso ci potrebbe un’ulteriore passaggio di consegne nelle mani della Panini. La preoccupazione espressa dai lavoratori che producono Topolino, riguarda essenzialmente la sede di lavoro, visto che la Panini è di Modena. Secondo alcuni si tratta di un sistema per ridurre il personale senza ricorrere ai licenziamenti.

Per il momento è stato indetto uno sciopero di due giorni che dovrebbe portare nuova luce anche sui dati legati alle vendite.

Il papa contro i crac finanziari della chiesa

 La Chiesa greca a disposizione dello Stato riproponendo una vecchia proposta del 2009, allora ignorata dal governo in carica. In pratica gli ortodossi hanno deciso di entrare in società con lo stato, valorizzando il patrimonio di immobili e terreni che appartengono loro e mettendoli a disposizione delle casse dello stato.

La Chiesa, quindi, ha deciso di scendere in campo in modo deciso, prendendo di petto la crisi, dimostrando una vicinanza sempre maggiore alle sofferenze dei cittadini e dei fedeli. Una tensione analoga è stata espressa di recente dal Papa che nonostante sia in viaggio in Brasile, non dimentica alcune piaghe.

Il discorso sull’IMU degli immobili della Chiesa

Papa Francesco ha deciso di rimuovere tutti i vertici della chiesa cattolica slovena, accettando le dimissioni dell’arcivescovo Stres e dell’arcivescovo Turnsek. Questa decisione è stata presa sulla base di un principio del diritto canonico: il comma 2 del canone 401 che parla di rinunce “per grave causa”.

La grave causa in questione è il dissesto finanziario della diocesi di Maribor che ha accumulato ben 800 milioni di euro di debiti. Il crac finanziario della chiesa slovena ha coinvolto anche delle banche del Paese. Già durante il pontificato di Benedetto XVI si era dimesso il precedente arcivescovo di Maribor.

I vertici in carica adesso avrebbero esposto la chiesa del paese ad ulteriori e gravi rischi economici.

Aler milanese in condizioni critiche

 L’Aler di Milano gestisce il patrimonio delle case popolari e in questo ultimo periodo pare versi in una situazione molto critica. A lanciare l’allarme è Roberto Maroni che prevede una chiusura in rosso per il bilancio della società. Dagli ultimi controlli, infatti, è emerso un buco che supera gli 80 milioni di euro.

Rata Imu giugno 2013: chi non paga

Il presidente della Regione Lombardia in carica è arrivato al Consiglio regionale per spiegare quello che sta succedendo e per le mani aveva una relazione redatta dal Collegio commissariale. Una relazione che ha cercato di fare luce sulle condizioni dell’edilizia pubblica del capoluogo lombardo.

La conclusione è che l’Aler di Milano versa in una situazione di gravita finanziaria e potrebbe addirittura essere insolvente. Per il 2013 si prevede addirittura che l’azienda non riesca a pagare tutti gli stipendi. Purtroppo, come spesso capita in queste situazioni, le uscite sono certe ma non si riesce ad avere un quadro completo e sicuro delle entrate.

Imu: chi paga e chi no

Sicuramente a contribuire al disastro descritto sono state le pendenze, le situazioni di morosità degli inquilini che ormai ammontano a circa 52 milioni di euro. A questa somma si deve poi aggiungere l’inadempienza degli inquilini che occupano le case abusivamente e quindi non pagano. Si tratta di 1120 persone.

 

L’utile ENI in forte calo

 Il mercato energetico non è l’ancora di salvataggio per il nostro paese, soprattutto se si considerano le notizie recenti relative all’Eni che deve fare i conti con un calo dell’utile del 46 per cento.  Secondo Paolo Scaroni, l’ad dell’Eni, questi risultati non sono preoccupanti ma devono essere letti nel contesto della situazione europea.

Le parole esatte di Paolo Scaroni, riportate da molti giornali, sono le seguenti: “I risultati hanno risentito del contesto economico difficile in Italia e in Europa, di interruzioni di produzione in Libia e Nigeria e della caduta dei risultati di Saipem. Siamo soddisfatti dei progressi operativi ottenuti nel semestre”.

Migliorano di molto i profitti di Generali

I primi sei mesi del 2013, l’Eni ha chiuso i conti con un utile netto di 1,82 miliardi di euro che sono il 51 per cento in meno rispetto al periodo precedente. L’utile netto adjusted è stato di 1,96 miliardi di euro, in calo del 46 per cento. La perdita di Saipem è inclusa in questi dati anche se verrà contabilizzata a partire dal secondo semestre dell’anno.

677 milioni di euro per ENI

Il CdA dell’azienda, in relazione alla situazione attuale, ha proposto agli azionisti un acconto del dividendo pari a 0,55 euro per azione, che non è poco. Se la situazione economica italiana prima ed europea dopo fosse stata maggiormente soddisfacente, in questo momento l’azienda energetica non dovrebbe fare i conti con tali performance.

Confermato il dl lavoro

 Il decreto lavoro, adesso, ha finalmente ottenuto il placet del Senato e allo stesso tempo i nostri politici hanno deciso di sbloccare circa 20-25 miliardi di euro per coprire tutti i debiti delle Pubbliche Amministrazioni.

Il mondo del lavoro non è soltanto un problema da affrontare con le parti sociali, secondo molti politici, italiani ed europei, è la chiave di svolta per l’economia europea e nazionale. In questo momento le scelte effettuate sono state relative alla predisposizione di incentivi per favorire l’assunzione di giovani.

Le modifiche del Decreto Lavoro al testo del dl sulle Srls

Se ripartisse il mondo del lavoro non ci sarebbe nemmeno bisogno di aumentare di un punto percentuale l’imposta sul valore aggiunto, il cui rialzo, al momento, è stato posticipato. In più sempre nel decreto che ha preso le mosse da Palazzo Madama, sembra sia stato definito lo stop alle pubblicità riferite alle sigarette elettroniche.

Le novità del Decreto del Lavoro per l’acausalità dei contratti a termine

Il PD, da parte sua, ha provato a scagliare una freccia a favore delle imprese creditrici delle Pubbliche Amministrazioni ed è riuscito a spuntarla. Il dl in questione, infatti, prevede lo stanziamento di nuove risorse economiche utili a quietanzare i pagamenti delle PA alle imprese creditrici, attraverso la garanzia dello Stato.

Le misure sono state considerate molto interessanti e potenzialmente utili a dare il via a nuovi investimenti. Il Dl è stato approvato con 203 voti favorevoli, 35 voti negativi e 32 astenuti.