La disoccupazione cresce ancora

 La disoccupazione è ormai considerata una vera e propria piaga sociale e per questo si pensa a strumenti sovranazionali per combattere uno degli ostacoli maggiori allo sviluppo dell’economia moderna. Il tasso di disoccupazione, però, resta alle stelle.

Prepensionamento forzoso e mobilità per gli statali in esubero

L’ultima ricerca a nostra disposizione spiega che il tasso dei disoccupati è rimasto ad un livello superiore al 12 per cento per il terzo mese consecutivo. Rispetto a maggio si può anche parlare di calo ma se poi si prendono in esame i dati su base annua, si scopre che l’indice è in aumento. Il tasso di occupazione, invece è fermo al 55,7 per cento, praticamente il livello minimo mai registrato dalla metà del 2000 fino ad oggi.

In che situazione è la zona euro

Questa situazione accomuna le nazioni che in Europa sono maggiormente in crisi mentre non interessa la Germania dove il tasso di disoccupazione è ai minimi storici. La crisi, ad ogni modo, sembra non lasciare in pace il nostro paese dove i ragazzi e i cittadini in cerca di un’occupazione, a maggio, sono cresciuti dello 0,1 per cento.

Il tasso di disoccupazione giovanile, riferito alla popolazione tra 15 e 24 anni, è cresciuto fino al 39,1 per cento, un aumento dello 0,8% del tasso. Se si considerano gli under25 si scopre che sono alla ricerca di un lavoro ben 642 mila ragazzi.

Borse UE spinte dalla FED e dalla Cina

 Le borse europee si stanno preparando nel migliore dei modi alla volatilità che contraddistingue il periodo estivo. Subiscono infatti l’influenza positiva delle decisioni della FED e delle notizie che arrivano dalla Cina. Da Pechino, infatti, sono arrivati i dati sull’industria manifatturiera che raccontano di una nuova crescita del paese.

Pechino ridona fiducia alle borse europee

Per quanto riguarda il resto del mondo e l’America in particolare, bisogna dire che il FOMC ha confermato un costo del denaro ai minimi storici, mentre cresce l’attesa riguardo le scelte di politica monetaria della BCE e le notizie sul mercato del lavoro che potrebbero arrivare dagli Stati Uniti.

L’industria cinese, nonostante il generale rallentamento dell’economia, in questo momento è data in crescita e per questo riesce a spingere verso l’alto anche gli indici delle maggiori borse europee.  Molti paesi del Vecchio Continente, infatti,alle prese con la stagnazione, sono costretti a scampare al calo della domanda interna con un arricchimento del volume delle esportazioni. In tal senso la Cina resta un partner cruciale per il business europeo.

BCE e BoE sono protagoniste del mercato e potrebbero moltiplicare gli effetti positivi per i listini UE attraverso qualche annuncio riguardo la politica monetaria condivisa. Anche se molti non si aspettano grossi cambiamenti all’orizzonte, potrebbe essere scelto da Draghi di tagliare ancora i tassi d’interesse.

Rendiconto dell’asta Ctz

 La scorsa settimana finanziaria si è chiusa con una serie di notizie interessanti. Una che ha riscosso molto interesse è quella relativa all’asta dei Ctz per i quali il rendimento è sceso al di sotto del 2 per cento. Ecco una panoramica riassuntiva per affrontare al meglio la nuova settimana.

Aiuti greci a rischio per via del FMI

Le borse, nella settimana passata, hanno preso nota dei dati trimestrali di Samsung che ha deluso le aspettative degli investitori, notificando un calo nelle vendite degli smartphone. A livello valutario ci sono stati dei movimenti che hanno finito per avvantaggiare la borsa di Tokyo.

In Europa, infatti, i listini hanno chiuso i conti in modo molto contrastato. Per quel che riguarda l’Italia, il valore del Ftse Mib è praticamente rimasto invariato. Per il nostro paese, quindi, la buona notizia è arrivata dal ministero del Tesoro che ha dichiarato di aver venduto ben 3 miliardi di titoli con una domanda in crescita.

L’Italia riparte dai BOT

L’asta dei Ctz si è chiusa con una crescita delle richieste a testimonianza del fatto che siamo un paese finanziariamente ancora degno di fiducia, in più i rendimenti delle obbligazioni sono scesi sotto la soglia del 2 per cento senza andare a modificare la situazione di equilibrio che si è creata nel mercato azionario.

La divisa del Vecchio Continente, intanto, è arrivata ad 1,33 sul dollaro.

Declassate 18 banche italiane

 La scure del rating colpisce ancora e lo fa minando alla base il sistema creditizio del nostro paese dove sono state sottoposte ad un downgrade molto importante ben 18 banche. Entriamo del dettaglio del report dell’agenzia Standard&Poor’s che ha salvato comunque Intesa Sanpaolo ed Unicredit.

S&P’s ha pensato che il downgrade dell’Italia dovesse trovare origine nei conti delle realtà economiche e creditizie del paese, per questo, quasi a giustificare il declassamento dello Stivale, non ha tardato nel declassamento di 18 banche tricolore, mettendo al sicuro soltanto gli istituti più stabili.

Aumentano i rialzisti tra gli hedge funds

I motivi del declassamento sono abbastanza semplici da individuare, infatti in Italia prima e in Europa poi, la crisi si è prolungata per troppo tempo e quindi anche gli effetti sulla stabilità economica della Penisola sono indiscutibili. I conti poco in ordine delle banche, tra l’altro, aprono la strada a lacerazioni più profonde del tessuto finanziario e fanno ipotizzare una recessione ancora più profonda per il nostro paese.

Retrocesso anche il Fondo Salva Stati

Le previsioni sul PIL del 2013, tra l’altro, non vanno in una direzione diversa. L’anno scorso si pensava che ci fosse una contrazione pari all’1,3 per cento, poi la previsione è stata rivista al rialzo e si è iniziato a pensare ad un calo del prodotto interno lordo più vicino all’1,9 per cento.

Pressione ed evasione fiscale intaccano il PIL italiano

 Secondo l’ Ufficio Studi della Confcommercio i grandi mali che impediscono al Paese di imboccare la strada della ripresa sono essenzialmente due: la pressione fiscale e l’ evasione. Sono questi, infatti, i due fattori, strettamente collegati tra loro, dal momento che il secondo sembra essere una diretta conseguenza del primo, che di giorno in giorno intaccano il prodotto interno lordo italiano – PIL.

Per Confindustria la recessione si sta attenuando

 Per gli analisti del Centro Studi di Confindustria le previsioni per il prossimo futuro non sono totalmente nere. Esistono infatti dei timidi segnali che fanno sperare che la recessione economica subisca presto una attenuazione. Questi sono rappresentati, in primo luogo, dall’ aumento degli ordini e delle esportazioni e dal blocco della contrazione della produzione industriale.

S&P abbassa il rating delle banche italiane

 Solo qualche settimana fa gli analisti dell’ agenzia americana di rating Standard & Poor’s hanno abbassato il rating dell’ Italia, a causa del perdurare di una situazione di rischio che non rende il Paese appetibile agli occhi degli investitori esteri.

C’è l’ accordo con i sindacati per l’ Expo 2015

 E’ stato finalmente firmato il protocollo che disciplinerà le modalità di assunzione e di impiego del personale nel corso dei sei mesi dell’ Esposizione Universale di Milano che avrà luogo nel 2015. Firmatari dell’ accordo, di fondamentale importanza anche per lo sviluppo di nuove forme contrattuali, più flessibili e adatte ad eventi di carattere temporaneo, le maggiori sigle sindacali italiane e i vertici della società che gestirà l’ evento, Expo 2015 Spa.

Anche il diritto di rettifica nel nuovo ddl sulla riforma del catasto

 Proprio in questi ultimi giorni il Parlamento ha accelerato il ritmo di lavoro sul disegno di legge che andrà a sostanziare la futura riforma del catasto, che vedrà la luce nel 2014 e sarà uno degli assi portanti della parallela riforma della tassazione sugli immobili, alla quale spetterà il compito di risolvere una volta per tutte la complessa vicenda dell’ IMU – l’ Imposta Municipale Unica.

L’ INPS restituisce il prelievo di perequazione sulle super pensioni

 A partire dal mese di luglio l’ INPS, l’ Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, restituirà a tutti gli aventi diritto il contributo di perequazione chiesto, a partire dal 2011, alle pensioni d’ oro degli italiani, quelle il cui importo supera i 90 mila euro lordi annui.

Le pensioni degli italiani nel 2012

La Corte Costituzionale, infatti, con una sentenza emessa il 5 giugno scorso, la sentenza 116 del 2013, ha dichiarato illegittimo il cosiddetto contributo di solidarietà imposto dalla manovra finanziaria del 2011 alle super pensioni.

Il contributo di solidarietà sulle super pensioni è illegittimo

Insieme ai pagamenti di luglio e di agosto, dunque, l’ INPS comincerà a restituire tutti i prelievi già effettuati, prelievi che sono stati stoppati in precedenza, ma che sarebbero dovuti arrivare fino a dicembre 2014.

Per quanto riguarda, inoltre, le tempistiche della restituzione, l’ INPS ha fatto sapere, attraverso la pubblicazione di una nota, che sono state osservate le seguenti scadenze:

  • per le pensioni dello sport e dello spettacolo il 10 luglio è stato restituito il prelievo del I semestre 2013
  • per le pensioni del ramo pubblico il 16 luglio è stato aggiornato l’ importo ma la restituzione del prelievo del I semestre 2013 avverrà entro agosto
  • per le pensioni del ramo privato il 1 agosto verrà effettuata la restituzione del prelievo da gennaio a luglio 2013.