La medicina in prestito è in aumento

 Secondo un recente studio del settore dei prestiti, sono in aumento i cittadini che chiedono finanziamenti per pagarsi le cure mediche e l’assistenza medica personale, ma sono in aumento anche coloro che si rivolgono a finanziarie e istituti di credito per rateizzare gli interventi di chirurgia estetica.

In aumento i prestiti legati a matrimoni e vacanze

Questo trend è stato immediatamente ribattezzato microcredito sanitario visto che molti cittadini chiedono di rateizzare anche piccolissime spese sanitarie per interventi che non posso più posticipare. Per esempio sono tanti gli italiani che si rivolgono a banche e finanziarie per rendere sopportabili le spese per il dentista o gli esami da fare nelle strutture private.

Questa tendenza è agevolata dai ritardi endemici della sanità pubblica. Le lunghe liste di attesa, spesso, non sono rassicuranti e i cittadini preferiscono andare dal privato e poi pagare a rate. Secondo la ricerca sono tanti anche coloro che si pagano con un prestito l’assistenza della badante o dell’infermiere privato che porta sollievo, cure e compagnie  a parenti anziani.

In calo i prestiti per auto e moto

Il dato che non convince riguarda invece i prestiti richiesti per gli interventi estetici, ritenuti dall’opinione pubblica, non del tutto “urgenti e necessari”. L’Eurispes spiega che ci sono 9 milioni di italiani che in questo momento non riescono ad accedere alle prestazioni sanitarie essenziali e il 23% chiede un prestito.

 

Si ricomincia ad agosto con i pagamenti

 Adesso che anche il modello UNICO per la dichiarazione dei redditi ha dato un po’ di tregua, si può avere qualche settimana di pausa prima di riprendere con scadenze e appuntamenti con il fisco. Ecco cosa ci aspetta nel mese centrale dell’estate. Sicuramente chi deve pagare tante tasse non potrà godersi a pieno le vacanze visto che uno degli appuntamenti più caldi è il 20 agosto.

Il fisco annuncia un boom del gettito locale

Tutti gli adempimenti fiscali previsti tra il primo a il 20 agosto, potranno essere completati entro il 20 del mese senza che l’Erario applichi sanzioni o richieda interessi aggiuntivi. In fondo, siamo in vacanza e il Fisco può aspettare qualche giorno per riscuotere quel che gli spetta.

La tregua estiva consente di trascorrere nel migliore dei modi il Ferragosto, poi però bisogna rimettere le mani al portafoglio. Il 20 agosto, per esempio, scade il termine per il versamento delle ritenute d’acconto sui compensi del mese precedente. In più è necessario completare il versamento mensile dell’IVA dovuta per luglio 2013 e il versamento dell’IVA trimestrale, per chi ha optato per questa seconda modalità di liquidazione.

24 scadenze fiscali a fine anno

Chi invece deve presentare l’UNICO ed è sottoposto agli studi di settore, avrà tempo fino al 20 agosto 2013 per versare le imposte che risultano dalla dichiarazione dei redditi con una maggiorazione dello 0,40% come interessi.

Per Visco l’instabilità politica frena la ripresa

 Il governatore della Banca d’ Italia Ignazio Visco è intervenuto in una conferenza stampa, insieme al Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, in occasione degli incontri che si stanno tenendo in questi giorni a Mosca per il G20, il cui obiettivo è quello di contrastare l’ evasione fiscale su vasta scala e di migliorare l’ attuale situazione del mercato del lavoro

L’ INPS raddoppia la spesa per la disoccupazione

 Nel corso degli ultimi dieci anni, tra il 2002 e il 2012, è decisamente aumentato l’ impegno economico che l’ INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ha dovuto sostenere per far fronte e mantenere tutti gli interventi relativi all’ erogazione della disoccupazione e all’ integrazione dei salari.

Il debito pubblico dell’ Italia oltre il 130% del PIL

 Secondo gli ultimi dati diffusi dall’ Eurostat il debito pubblico italiano nel primo trimestre del 2013 ha superato il 130% del Prodotto interno Lordo – PIL. Anzi, secondo i dati ufficiali dell’ Istituto di Statistica Europeo, il valore corretto sarebbe pari al 130,3%, cosa che porterebbe l’ Italia ad essere seconda, quando a consistenza del deficit, nell’ Eurozona, solo alla Grecia, che oggi ha un rapporto debito – PIL che si aggira intorno al 160%.

Contratti – Come difendersi dalle clausole vessatorie

 In un serie di post pubblicati in precedenza abbiamo visto che quando si stipula un contratto di tipo assicurativo, bancario, finanziario, o comunque relativo alla prestazione di un servizio, è possible trovare al proprio interno, anche dopo la sua sottoscrizione, la presenza di clausole vessatorie che vanno a netto vantaggio di una delle due parti, in genere di quella che si è occupata anche della sua redazione.

Contratti – Quali sono le clausole vessatorie

 Quando si stipula un contratto di natura assicurativa, di natura bancaria o relativo ad un servizio di tipo finanziario il cliente, prima di apporre la sua firma e di ratificare l’ accordo, dovrebbe avere sempre il tempo di controllare se all’ interno del contratto siano state per caso inserite dalla controparte le cosiddette clausole vessatorie.

Contratti – Che cosa sono le clausole vessatorie

 Quando si stipula un contratto di natura assicurativa, di natura bancaria o relativo ad un servizio di tipo finanziario il cliente viene invitato alla sottoscrizione di un accordo che contiene tutte le disposizioni e le norme che caratterizzano il servizio.

Il PIL crescerà ancor meno del previsto

 Bankitalia, con enorme rammarico, deve precisare che il PIL del nostro paese crescerà ancora meno del previsto. Sembra infatti che ci sarà una flessione del prodotto interno lordo ancora più consistente. La stima è di un calo dell’1,9 per cento per l’anno in corso.

L’allarme per la situazione economica dell’Italia va di pari passo con la considerazione del problema più urgente da risolvere: quello della disoccupazione che potrebbe sfiorare nel 2014, quindi tra sei mesi appena, la soglia del 13 per cento.

Previsioni e borse legate alla Cina

Se si fa una panoramica degli altri indici si scopre anche che l’inflazione è sotto controllo così com’è costantemente monitorato il tesoretto che dovrebbe impedire l’aumento dell’IVA, per ora posticipato ad ottobre. In calo, invece i consumi che scendono ancora dell’1,9 per cento nel 2013. La stagnazione si dovrebbe invece consolidare nel 2014.

Il FT parla di una nuova crisi europea

Le previsioni di Banca d’Italia sulla nostra economia non sono certo incoraggianti e lo sono ancor meno se incorniciate nell’ottica della situazione economica globale. Si deve infatti pensare che la cosiddetta sforbiciata sul prodotto interno lordo era già stata data dal FMI ed ora è stata soltanto confermata da Bankitalia.

La contrazione sarà dell’1,9 per cento nel 2013 per poi essere in leggera ripresa nel 2014 con un incremento dello 0,7 per cento. Le previsioni precedenti parlavano di una contrazione dell’1,8% del PIL nel 2013 e di una ripresa dello 0,7% l’anno prossimo.

 

Condannati i Ligresti e non solo

 La storia della famiglia Ligresti è emblematica del tessuto industriale e finanziario del nostro paese. In queste ore abbiamo appreso la notizia dell’arresto di alcuni esponenti della famiglia Ligresti ma sicuramente è stata molto importante anche la notizia della condanna per Tronchetti Provera. Concentriamoci su questo secondo affare.

Marco Tronchetti Provera, il leader della Pirelli, è stato condannato dal Tribunale di Milano. La sua condanna è stata definita all’interno di un processo sull’hackeraggio che era stato effettuato ai danni del Kroll, l’agenzia di investigazione internazionale.

Gli stranieri vogliono comprare le compagnie assicurative italiane

Il manager, in questo caso Tronchetti Provera, sarebbe stato informato dei fatti da Giuliano Tavaroli. La condanna per il numero uno di Pirelli è stata di un anno e otto mesi e l’accusa precisa è quella di ricettazione. Il periodo in cui sarebbero stati commessi i reati, sono quelli in cui Tronchetti Provera era a capo di Telecom Italia.

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All’epoca il manager in questione era entrato in possesso di un cd di dati, utili ed utilizzati nella battaglia commerciale finalizzata al controllo di Brasil Telecom. Siamo nel 2004. Tavaroli, che si occupava nello stesso anno della security dell’azienda telefonica, avrebbe informato il suo responsabile.

La condanna però è stata alleggerita, visto che il procuratore aggiunto aveva chiesto per Tronchetti Provera ben due anni e una multa da 5 mila euro.