In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che cosa si intende per comunicazioni rilevanti ai fini IVA e quali misure prevede la normativa fiscale che riguarda questo provvedimento, più noto sotto il nome comune di spesometro.
IVA
Operazioni rilevanti ai fini IVA soggette alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate
In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che cosa si intende per comunicazioni rilevanti ai fini IVA, ovvero le comunicazioni che tutti i soggetti che svolgono attività commerciale devono inviare all’Agenzia delle Entrate in virtù del provvedimento meglio conosciuto sotto il nome di spesometro.
Per i pensionati fino a 114 euro di tasse in più nel 2014
Per i pensionati italiani il 2014 si presenterà all’insegna di nuove tasse. L’Ufficio studi dell’Associazione veneta degli artigiani – Cgia di Mestre – ha infatti calcolato che il nuovo anno porterà a coloro che sono titolari di redditi da pensione un aggravio fiscale che potrebbe raggiungere anche i 114 euro l’anno.
Aumento IVA – I rincari dei prezzi previsti dalle associazioni dei consumatori
Con il 1 ottobre l’aliquota dell’IVA passa ufficialmente dal 21% al 22%, non essendo stato in alcun modo possibile bloccarne l’aumento per via istituzionale. Così, a partire da oggi i consumatori italiani si troveranno a fare i conti con tre diversi tipi di aliquote che gravano sui prodotti di consumo:
L’aliquota dell’IVA passa al 22% a partire da oggi
Come previsto e annunciato già nei giorni scorsi, a partire da oggi, 1 ottobre, l’aliquota dell’IVA, la principale tra le imposte indirette italiane, è ufficialmente passata dal 21% al 22%. Non è stato infatti possibile dare corso al Decreto Legge che ne avrebbe dovuto sterilizzare l’aumento, a causa della crisi politico – istituzionale che si è aperta nel corso dell’ultimo fine settimana.
Aumento dell’Iva, a conti fatti sono 207 euro in più all’anno
Nulla di buono all’orizzonte per le tasche delle famiglie italiane: mancano poche ore all’aumento dell’aliquota Iva, una maggiorazione della tassazione pari all’1% che coinvolgerà circa il 70% dei prodotti di più largo consumo – abbigliamento, benzina, vino, arredamenti, computer, tariffe di liberi professionisti e artigiani – e anche gli alimenti, anche se solo in maniera marginale, i quanto gli aumenti saranno solo sul 5% del paniere.
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A conti fatti si tratta di 207 euro in più all’anno per una famiglia di tre persone, a gravare sulle spese sarà soprattutto il settore dell’abbigliamento. Ad esempio, i base ai calcoli riportati da “Il Giornale” un cappotto da donna che oggi costa 149,90 euro costerà 153,90 (il 3%in più), una gonna passerà dagli attuali 55,90 a 58 euro (+4%), una camicetta da 39,95 a 42 euro (+5%), jeans da 125 euro passa a 129,90 (+4%.
Gli stessi aumenti sono previsti anche per profumi, cosmetici, valigie, mobili ed elettrodomestici, nonché per i prodotti informatici come tablet, pc, tv, foto e videocamere, cellulari e connessioni a Internet.
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Gli aumenti più importanti nel settore alimentare sono previsti per vino e alcolici: una bottiglia di vino rosso da 6,90 passa a 7,40 (+7%), il bianco da 6,50 a 6,90 (+6%) e lo spumante da 13,80 a 14,80 (+7%). Gli articoli alimentari ‘protetti’, quelli che al momento hanno l’aliquota Iva al 4% come pane, riso, pasta, farina, formaggio, olio, frutta e verdura, libri, giornali, occhiali, avranno degli aumenti ma be poco percettibili.