I sindacati : “Apprezziamo quando ci sono dei risultati e continuiamo a premere affinchè ce ne siano degli altri. C’è una restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti, questa è una cosa positiva”.
Lavoro
Apprendistato, le semplificazioni del piano lavoro Renzi
Indennità disoccupazione e assegno minimo saranno le priorità delle discussioni in Parlamento. Si dovrà discutere di provvedimenti necessari e urgenti che dovranno rimettere l’Italia in piedi. Gli interventi previsti riguardano la riforma degli ammortizzatori e del mondo dei contratti, un nuovo sussidio di disoccupazione Naspi, e l’assegno minimo.
Sindacati italiani, contro il piano economico di Renzi
«Renzi mi è parso disattento al fatto che c’è una parte del Paese che ha pagato un prezzo altissimo durante questa crisi, che ha più volte cercato di invertire le politiche economiche proprio perché la crisi non continuasse a precipitare», una parte di Paese che attende «una svolta», ha detto il segretario dei sindacati italiani della Cgil, Camusso.
Naspi, la nuova forma di sostegno alla disoccupazione
Naspi la nuova forma di sostegno di reddito di disoccupazione che entrerà in vigore con il governo Renzi ha delle innovazioni rispetto ad Aspi e Mini Aspi introdotte dall’ex ministro Fornero. Non le sostituirà del tutto ma le affiancherà. La Naspi sarà il nuovo sussidio di disoccupazione universale, destinato a tutti coloro che perdono il posto di lavoro, compresi i meno protetti tra i precari, come i collaboratori a progetto.
La Cgil contro il pacchetto lavoro del governo
Il governo sta preparando il piano sul lavoro. Su questo tema, a differenza di quelli relativi al taglio delle tasse sul lavoro, è possibile che l’accordo con i sindacati non si trovi. Le principali sigle sindacali non sembrano essere suslel stesse posizioni del governo, come ieri ha fatto capire il segretario della Cgil Camusso.
Il ministro del Lavoro Poletti ha affermato: “Noi consentiamo alle imprese di avere lo stesso lavoratore per 3 anni a fare lo stesso lavoro. E peniamo che sia il modo migliore perché poi sia stabilizzato, senza invece imporlo con norme che avevavno l’effetto opposto: mandavano i lavoratori a casa”. Con un contratto a 36 mesi “L’impresa vine eincentivata a stabilizzare, non a rendere flessibile il lavoratore perché lo ha formato, conosciuto, valutato per 3 anni e ha tutto l’interesse a tenerlo con sé”.
► Il governo renzi pronto a proporre i tagli fiscali e la riforma del mercato del lavoro
La Camusso ha detto che il Decreto legge Poletti rischia di aumentare la precarietà. Il segretario della Cgil ha affermato: “Non basta dire rimettiamo il lavoro al centro. Con il decreto Poletti si va in direzione opposta. Più precarietà”. Le critiche si riferiscono al paccchetto lavoro del governo renzi su contratti a termini e apprendistato. “Siamo disposti a discutere di un contratto unico ma prima bisogna abolire il decreto con il quale si è creata un’altra forma di precarietà. Una persona può essere assunta e licenziata per tre anni senza nessuna ragione e causa. Siamo preoccupati e contrari”.
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Poletti lancia allarme cassa integrazione
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha mostrato molta preoccupazione per le risorse stanziate per la cig in deroga per il 2014, “non sono sufficienti” e “rischiamo di arrivare a metà 2014 con i lavoratori che non hanno la cassa integrazione”. “Il problema è sul tavolo e la nostra intenzione è superare la cig in deroga” per ridestinare le risorse a un nuovo strumento.
Esodati, cosa propone il nuovo esecutivo
Il prossimo impegno annunciato dal premier Matteo Renzi, riguarda Piano lavoro e job acts in cui dovrebbero rientrare anche interventi sulle pensioni, indispensabili soprattutto per giungere ad una soluzione definitiva, e una volta, per tutte a questione che rappresentano oggi un’urgenza sociale per l’Italia come esodati e Quota 96.
Il governo Renzi pronto a proporre i tagli fiscali e la riforma del mercato del lavoro
Il governo di Matteo Renzi è pronto a proporre i tagli fiscali per un valore fino a 10 miliardi di euro e ad approvare i piani per rivedere il mercato del lavoro, con l’intendo di fare ripartire la terza più grande economia della zona euro. Le misure di oggi dovrebbero comprendere investimenti sulle scuole e un piano per garantire alloggi a prezzi accessibili.
La maggior parte dei 10 miliardi di euro saranno utilizzati per ridurre l’Irpef e saranno coperti dai risparmi del taglio della spesa. Renzi ha affermato su Twitter che darà i dettagli del piano in una conferenza stampa prevista per oggi pomeriggio. Il Presidente del Consiglio ha detto che “Per la prima volta una notevole quantità di denaro sarà messa nelle tasche degli italiani”.
► Renzi si oppone al “dictat” dell’Europa
Per aiutare le imprese, il Consiglio dei Ministri di oggi dovrebbe anche approvare un piano per risolvere la questione degli arretrati dovuti dalla pubblica amministrazione alle imprese. Renzi ha detto che la sua proposta di rivedere il mercato del lavoro, che sarà discussa dal parlamento, può includere l’estensione dei sussidi di disoccupazione e la protezione progressiva per i lavoratori neo assunti.
Il premier, che si è più volte pronunciato a favore del modello di “flessicurezza” danese, affronta la sfida di ridurre il divario tra lavoratori altamente protetti con posti di lavoro fisso e giovani con contratti precari a breve termine. La “Flessicurezza” combina una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro con la sicurezza dei lavoratori a rischio di disoccupazione.
Il tasso di disoccupazione in Italia è salito a un record di 12,9% nel mese di gennaio, mentre la disoccupazione giovanile nell’età compresa tra i 15 e i 24 anni è salita al 42,4%. La rapida attuazione del piano di Renzi per revisionare il mercato del lavoro rimane una questione aperta e gli effetti sul tasso di disoccupazione non dovrebbero essere immediati. Il piano di Renzi segue un primo tentativo dell’ex premier Mario Monti per realizzare la più ambiziosa riforma del lavoro degli ultimi decenni, rendendo più facile risolvere i contratti, assumere lavoratori ed estendere l’indennità di disoccupazione per i lavoratori temporanei.