Assunzione gionalisti Rai

 Cento giornalisti per la Rai Radiotelevisione Italiana S.p.a. da assumere dopo un concorso e a tempo determinato. Un concorso per titoli e prove e riservato a giornalisti professionisti da utilizzare per esigenze future e in tutto il territorio nazionale.

Tra le caratteristiche per partecipare al concorso è necessario essere iscritti all’Albo dei giornalisti Giornalisti elenco Professionisti in data anteriore al 24 aprile 2014. Questo requisito è essenziale e obbligatorio.

Per candidarsi bisogna inviare la domanda di partecipazione alla selezione entro e non oltre le ore 23:59 del 24 aprile 2014. La modalità di invio è esclusivamente attraverso la compilazione del form online che si può trovare al seguente indirizzo www.lavoraconnoi.rai.it

Entrando nell’area “Selezione giornalisti professionisti 2014” si può compilare e inviare la domanda. Dopo avere espletato questa procedura si riceverà un messaggio automatico di posta elettronica che conferma l’avvenuta acquisizione della candidatura.

Non saranno prese in considerazione le domande che saranno inviate oltre i tempi previsti o con modalità diverse da quelle indicate.

La valutazione dei candidati sarà fatta da una commissione esaminatrice nominata dalla Rai.

Il processo di selezione prevede tre fasi:

I Prova

Un test scritto a risposta multipla su temi di cultura generale, attualità e lingua inglese. Il test considera anche l’ordinamento dello Stato, le norme sulla stampa e sul sistema radiotelevisivo, la tutela della privacy, il contratto nazionale di lavoro giornalistico, il giornalismo radiotelevisivo e cross mediale.

La prova sarà superata dai primi 400 candidati in graduatoria. Nelle prove successive il punteggio di questa prova non sarà considerato utile.

II Prova

  • Redazione e lettura di un testo giornalistico destinato alla TV su un argomento a scelta del candidato tra due opzioni;
  • Redazione e lettura di un testo giornalistico destinato alla radio sul medesimo argomento;
  • Redazione di un “tweet” di 140 caratteri sul medesimo argomento;
  • Improvvisazione in video su un tema di attualità su un argomento a scelta del candidato tra due opzioni, con supporto di flusso di immagini;
  • Prova pratica volta alla verifica della capacità di utilizzo da parte dei candidati degli strumenti informatici utili all’elaborazione di contenuti audio e video;
  • prova di valutazione della capacità di utilizzo del web.

 

III Prova

  • Test e colloquio di valutazione della conoscenza della lingua inglese;
  • test e colloquio conoscitivo e di orientamento, con valutazione anche del curriculum vitae presentato.

Vertenza Electrolux al Ministero dello Sviluppo Economico

 Si riavvia la vertenza Electrolux, riprendendo il lavoro sospeso con la crisi di governo. È il primo banco di prova per l’esecutivo Renzi con un caso aziendale caldo con l’incontro fissato al ministero dello Sviluppo economico per ricominciare le trattative.

Consumo di vino: frenata anche l’anno scorso

 Meno consumi, ma più qualità, e più fatturato: è questo il trend che ha registrato il consumo di vino in Italia l’anno scorso. Salgono in classifica i vini doc, quelli che nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO) vengono a costare oltre i 5 euro a bottiglia, ma guadagnano quote di fatturato anche i vini di pronta beva, specialmente i frizzanti e i bianchi di ogni giorno.

Alla fine dello scorso anno le vendite nell’ambito della Gdo (che catalizza il 65% di tutto il vino venduto in Italia) sono diminuite del 6,5%, mentre nel 2012 erano calate del 3,7%.

 

Il vino europeo nel mirino della Cina

 

Il fatturato complessivo è tuttavia cresciuto del 3,1%, raggiungendo un valore complessivo di 1,5 miliardi di euro, e ciò in virtù degli aumenti di costo della materia prima e dei ritocchi medi (+10%) apportati ai listini.
Complessivamente negli ultimi cinque anni i consumi di vino in Italia sono calati di 4 milioni di ettolitri, una diminuzione che si riflette sulla spesa mensile pro-capite scesa da 5,2 a 5 euro, contro la contestuale crescita registrata dalla spesa destinata alla birra, che tra il 2007 e il 2012 è aumentata da 2 a 2,5 euro pro-capite.

Secondo l’indagine Wine Monitor di Nomisma, le cause della contrazione vanno ricercate non solo nella crisi che ha investito i consumi in generale, ma anche e soprattutto nell’emergere di nuovi modelli di “fruizione del bere”, strettamente connessi alle fasce d’età dei consumatori. Infatti le quantità medie consumate in un anno dalle generazioni degli over 60 (soprattutto durante i pasti) superano di quattro volte il consumo dei giovani, quantitativamente meno rilevante in quanto legato più a specifiche occasioni e a momenti conviviali che non al pasteggio.

Le donne italiane oberate dalle faccende domestiche

 Dopo i dati della Commissione Europea, che hanno attestato quanto le remunerazioni del lavoro femminile siano arretrate rispetto a quelle degli uomini, l’Ocse certifica ora anche il livello di iniquità nella gestione di un’altra preziosa risorsa personale, il tempo.

Secondo questa indagine infatti, le donne italiane occupano mediamente 90 minuti al giorno in un lavoro retribuito o nello studio, marcando una netta distanza dalla media dei Paesi economicamente più sviluppati, nei quali una donna dedica 158 minuti al giorno ad attività lavorative. Secondo le rilevazioni, le spagnole dedicano il doppio del tempo (187 minuti) alle occupazioni retribuite, meno delle americane (192 minuti), ma più delle tedesche e delle francesi, che sono impegnate nel lavoro rispettivamente per 134 e 116 minuti al giorno.

 

Le dieci migliori aziende per le donne in carriera

 

Discreta la collaborazione alle attività domestiche da parte degli uomini europei: i francesi dedicano 143 minuti al giorno ai “lavori di famiglia non retribuiti”, e in particolare a quelli prettamente domestici (98 minuti). Meglio fanno i danesi, che alle faccende di casa dedicano 107 minuti, superati però dai recordmen norvegesi con 180 minuti.
In questa classifica collaborativa, gli uomini italiani occupano posizioni di coda , riservando meno di un’ora e mezza complessiva ai servizi gratuiti per la famiglia, ed in particolare solo 57 minuti alle attività di manutenzione domestica: di contro le donne italiane dedicano alle “pulizie” 204 minuti al dì, rispetto ad una media Ocse di 168 minuti. In Turchia le donne dedicano addirittura 377 minuti ai lavori di famiglia non remunerati.

Nel settore “tempo libero” primeggiano le donne norvegesi con 367 minuti, mentre le italiane riescono a dedicarvi solo 279 minuti al giorno, contro i 342 minuti dei loro compagni.

Il piano di ripresa di Renzi

 “Mercoledì presenterò il piano casa. E presenteremo anche il Job acts e le misure per la scuola, misure che mettiamo tutte insieme per non incatenare i sindaci, ma scatenarli. Ci sono 2 miliardi di euro pronti per l’edilizia scolastica e bisogna rilanciare l’efficientamento energetico della scuola perché si possa spendere meno in bollette”: questo l’annuncio del neo premier Matteo Renzi pronto a mettere in atto gli interventi che dovrebbero dare una scossa all’Italia, partendo innanzitutto dal rilancio dell’occupazione, del lavoro, della formazione.

I dati sul lavoro Usa, spingono Wall Street

  Il market mover della giornata odierna è sicuramente da attribuire ai dati sull’occupazione.I nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli in Usa a febbraio sono saliti di 175 mila unità, contro le 150 mila attese.

La questione del lavoro dei giovani in Italia tra poche opportunità e formazione carente

 In Italia la disoccupazione giovanile è un’emergenza con dati record stabiliti in questi ultimi mesi. Quasi un giovane su due tra i 16 e i 25 anni è disoccupato. La questione sembra peggiorare e una soluzione che possa abbassare questi dati ancora non è stata trovata.

Nel nostro Paese per i giovani e il lavoro ci sono diverse agevolazioni alcune delle quali non sono conosciute. La politica del lavoro è stata però negli ultimi anni troppo complicata con leggi e misure complesse che non hanno mostrato una direzione più precisa. Sarebbe meglio realizzare poche misure che durino nel tempo e chi siano più comprensibili.

 

Lavoro: urgono strategie più efficaci per i giovani

 

Un aspetto importante è mettere in contatto i giovani con le imprese per un percorso di conoscenza reciproca che porti alla stima e all’assunzione. Per le aziende l’assunzione di un lavoratore giovane è un rischio e in questo senso i tirocini e gli stage e i contratti di apprendistato sono strumenti realizzati per mettere in contatto giovani e aziende che se funzionano bene possono portare all’assunzione, ma che in vari casi sono stati alla base di un abuso che ha permesso di avere lavoratori sempre nuovi senza costi elevati.

In Italia entro marzo si potrebbe approvare la garanzia giovani anche se c’è il problema dei rapporti tra lo Stato e le regioni. La garanzia giovani per gli under 25 comprende tirocinio e stage, apprendistato,  work experience e servizio civile.

Una particolarità dell’Italia è lo sviluppo del mezzogiorno, che secondo molti economisti è fondamentale per la ripresa economica del Paese. I giovani sono più informati, hanno studiato, viaggiano e conoscono internet. Sono quindi una ricchezza per le imprese in particolare in Italia, dove ci sono soprattutto piccole e medie aziende. Le aziende hanno paura di assumere anche per le tasse eccessive sul lavoro, ma  puntare si giovani potrebbe essere un investimento.

In Italia c’è una discrepanza tra le richieste delle aziende e le competenze dei giovani. Un rapporto che è particolarmente sbilanciato al sud e che è distante in tutta Italia. C’è quindi un problema di formazione e di qualificazione professionale delle persone, una sorta di spread con la Germania dove questa differenza e più bassa e dove quindi l’incontro tra le aziende e i giovani è più facile.

Istat, retribuzioni lorde in calo

 I dati Istat inerenti alla rilevazione sui redditi da lavoro dipendente, dicono che con le retribuzioni lorde sono calati dello 0,5%; le retribuzioni lorde pro capite hanno registrato un aumento del 2,6% nel settore agricolo, del 2,0% nell’industria, dell’1,8% nelle costruzioni e dello 0,9% nei servizi; nel totale dell’economia l’aumento è stato dell’1,4%.

Precari, assunzioni a rischio?

 Continua ad essere sempre più tortuosa la strada di coloro che hanno contratti atipici. Molto probabilmente sono, infatti, a rischio le assunzioni dei precari nella pubblica amministrazione a causa dell’attesa del responso che dovrà arrivare dalle Sezioni Unite della Cassazione, che sono state chiamate ad esprimersi sul decreto 101 che è stato approvato nello scorso mese di ottobre.