Per Alitalia esuberi e aumento di capitale

 Il piano industriale di Alitalia prova a salvare la compagnia di bandiera italiana non senza sacrifici e sofferenze. L’aumento di capitale da 300 milioni è riuscito e ora si aspetta l’incontro di martedì tra l’Amministratore Delegato Gabriele Del Torchio, che ha elaborato il piano industriale, e i sindacati.
Alitalia dovrà risparmiare e si pensa a tagliare gli stipendi superiori ai 40 mila euro, ma anche a diminuire il personale. Il personale in esubero che potrebbe essere tagliato corrisponde a circa 1.900 lavoratori. Il piano industriale sarà presentato martedì ai sindacati, ma già girano voci di critiche a una linea improntata ai tagli e non allo sviluppo.
Si parla, come detto, di 1.900 esuberi che riguardano 280 piloti, 350 assistenti di volo e poi contratti a termine da non rinnovare e personale di terra. Il personale in esubero è tanto ed è quindi probabile che si trovi un accordo utilizzando i contratti di solidarietà, come è già  stato fatto a giugno per circa 2.200 dipendenti di terra.
Per quanto riguarda i risparmi, il totale netto di 350 milioni dovrebbe arrivare dal costo del lavoro, con un risparmio di 130 milioni, e da una migliore gestione di tutte le voci di spesa, dalla quale dovrebbero arrivare un risprmio di 220 milioni. Gli stipendi superiori ai 40 mila euro dovrebbero essere tagliati in media del 20%-25%. Su questi punti è importante la discussione di martedì con i sindacati, che potranno conoscere il piano industriale. I sindacati hanno detto di essere contrari all’ipotesi della riduzione degli stipendi.
La trattativa non è facile visto che i lavoratori hanno fatto tanti sacrifici in questi anni. La questione di Alitalia e il rischio dei tagli muove anche la politica. Il deputato di Sel Sergio Boccadutri ha proposto l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul caso Alitalia e chiede al governo di muoversi.

Assunzioni da Gucci

 Quando si parla di Gucci ci si riferisce all’alta moda e allo stile italiano con una lunga tradizione artigiana conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Gucci è uno dei marchi di maggiore successo a livello internazionale, amato a New York come a Londra e in crescita nei mercati dei Paesi emergenti. Un’azienda che fa parte di quel settore del lusso che in Italia non ha subito la crisi economica di questi anni. La Maison è nata nel 1921 a Firenze e si è sempre rivolta ad una clientela di nicchia offrendo lusso ed eccellenza.
Gucci ricerca diverse figure professionali da inserire nella sua azienda. Tra i profili ricercati ci sono controllo qualità e industrializzatore materie prime calzature, con sede di lavoro a Scandicci in provincia di Firenze, sarto/a, con sede di lavoro a Roma, addetto/a alla gestione ordini calzature, con sede a Scandicci.
Il ruolo di addetto/a alla gestione ordini calzature è all’interno della Shoe Business Unit e riguarda il processo delle commesse di produzione e la gestione dei rapporti con il customer service. Le mansioni riguardano:
– lancio delle commesse di produzione al fornitore;
– gestione degli ordini dei clienti;
– lavoro di bacvk office per la preparazione dei report di produzione per avanzamento e progress.
L’azienda cerca candidati che abbiano i seguenti requisiti:
– titolo di laurea, preferibilmente in materie economiche;
– esperienza di 1-2 anni in ruoli analoghi;
– ottima conoscenza della lingua inglese;
– disponibilità a trasferte sia in Italia sia all’estero.
L’offerta è di un lavoro a tempo indeterminato e si possono trovare maggiori informazioni e le modalità per la canididatura al seguente sito http://www.gucci.com/it/services/articles/opportunita-in-gucci

Ammortizzatori sociali, da inizio crisi +83%

 La spesa per gli ammortizzatori sociali nel 2012 è arrivata a 22,8 miliardi: negli anni della crisi (dal 2008 al 2012) sono stati spesi per questi strumenti 88,5 miliardi. Nel 2013, stando alle stime le persone che ne usufruiscono potrebbero arrivare a 4,2 milioni con un aumento del 7,7% rispetto al 2012.

Usa, i dati mostrano che migliora l’occupazione

Notizie positive sui dati di occupazione Usa. Nel mese di novembre, negli Stati Uniti sono stati creati +203.000 nuovi posti di lavoro.

 Il dato è stato migliore di quanto prospettato dagli analisti di Bloomberg e di Brefing, che avevano previsto un aumento +185.000 e +188.000 unità, contro il rialzo +200.000 di ottobre.

Per il Censis italiani infelici per realtà sociale e lavorativa

 Il Censis mostra un’Italia sfiduciata e infelice che corre all’estero alla ricerca di serenità e opportunità. Un quadro non proprio piacevole. Il presidente del Censis Giuseppe De Rita e il direttore generale Giuseppe Roma in occasione del 47esimo hanno parlato di italiani “sciapi e infelici” e fatto vedere i dati secondo cui gli italiani che nell’ultimo anno si sono trasferiti in altri Paesi sono aumentati del 28,8%.
Per il Censis l’italiano medio rischia il crollo dopo essersi adattato alla crisi economica degli anni passati. Ha imparato a sopravvivere rimettendo tutto in discussione, dagli stili agli interessi. Ora, però, si mostra l’immagine di una società infelice dove non c’è fermento, ma furbizia, immoralismo, evasione fiscale, disinteresse e poca abitudine al lavoro. L’infelicità emerge anche dalle disuguaglianze sociali in crescita e dalla minore coesione sociale. I ricercatori del Censis hanno elaborato un quadro spietato e per nulla confortante mostrando anche la crescita dello scontento e del rancore nella popolazione italiana data dalla minore equità.
Andare all’estero è spesso una conseguenza di questa situazione economica, lavorativa e sociale. Il Censis mostra come in dieci anni gli italiani che si sono trasferiti all’estero sono più che raddoppiati, dai 50 mila del 2002 ai 106 mila del 2012. L’aumento più alto si è visto in questo ultimo anno.
La questione del lavoro è poi una di quelle principali che rende l’italiano infelice. Il Censis rileva come 3,5 milioni di persone vivono una realtà lavorativa basata sul precariato con contratti a termine, occasionali o collaborazioni. Gli italiani che cercano lavoro ma ancora non lo hanno trovato sono 4,4 milioni.

Offerte di lavoro da Capgemini

 La società Capgemini cerca diverse figure professionali da assumere con competenza specifiche. Capgemini ha più di 125 mila persone che lavorano per lei, è attiva in più di 40 Paesi e offre 3916 opportunità di lavoro.

Si ricercano Cobol Programmer, DataStage expert, Junior Business Process Management Insurance Consultant/Expert. Le posizioni riguardano quindi l’area informatica e quella business.

Assunzioni Gi Group

Per quanto riguarda l’ambito Business Unit Insurance, Capgemini è alla ricerca di un Project Manager Non-Life Insurance Business. Vediamo un pò meglio questa ricerca.

Assunzioni Reuters

La società vuole entrare in contatto con candidati che hanno maturato un’esperienza di almeno 6 anni in società di consulenza o compagnie di assicurazione. Le competenze che si ricercano riguardano il core business Danni, area portafoglio e sinistri. Il candidato deve avere esperienza nella gestione di progetti complessi in questo ambito, avere implementato piattaforme core assicurative e disegnato piani di trasformazione. Il candidato deve essere anche autonomo nella gestione del cliente e supportare il team durante tutte le fasi di un progetto.

La sede del lavoro è a Milano e il candidato deve anche conoscere molto bene l’inglese e Microsoft Office, soprattutto Power Point ed Excel. La competenza approfondita del funzionamento processi Danni e della normativa di riferimento e fondamentale. La società considera anche le capacità che completano il profilo e che riguardano il problem solving, gestire team interni ed esterni, l’innovazione e il business, la relazione e il business development.

Per maggiori informazioni su questa e altre opportunità di lavoro simili in quanto a settore e a competenze ricercate, ci si può rivolgere al seguente indirizzo http://www.it.capgemini.com/lavora-con-noi

 

Assunzioni da parte di Barilla

 Barilla, la famosa azienda italiana produttrice di pasta, pane e biscotti assume personale qualificato in giro per il mondo. L’azienda di Parma che ha iniziato la sua attività nel 1877 con una bottega che produceva pane e pasta è oggi un’azienda leader nel settore alimentare in Italia e continua la sua espansione all’estero, dove è tra le prime nella produzione della pasta, dei sughi pronti e nei prodotti da forno.

Assunzioni Burger King

Questa espansione porta nuovi posti di lavoro per lo più qualificati. La ricerca di Barilla si riferisce a Brand Manager-Pasta Meals, Cash Application and Deduction Management, Digital Marketing Manager e Director Category. Negli Stati Uniti, a Bannockburn, sono ricercate diverse figure nell’ambito marketing e vendite; finanza, pianificazione e controllo; ricerca e sviluppo. Ricerche pure in Canada, a Toronto, e in Europa, a Istanbul, a Colonia, a Parigi e nella base a Parma. Le figure ricercate sono più o meno le stesse, a Parma si ricercano ingegneri.

Assunzioni presso albergo di lusso a Roma

Una azienda che quindi cresce a livello mondiale e che ricerca personale qualificato nelle varie sedi. Per candidarsi si può andare sul sito riservato all’inserimento e alla consultazione delle candidatura. A questo link si può trovare la pagina di ricerca delle opportunità lavorative e inserire la propria candidatura.

http://careers.barillagroup.com/fe/tpl_barilla01.asp

Per quanto riguarda il brand manager brand-meals, nell’ambito del marketing e vendita, la responsabilità è di guidare lo sviluppo e l’esecuzione di innovazione e di piani di marketing per il portafoglio di marchi, al fine di soddisfare le vendite annuali, le quote di mercato e gli obiettivi di profitto. Il massimizzo posizionamento del marchio, la comunicazione ai clienti patrimoniale e finanziaria sono tra gli aspetti che riguardano questo lavoro.

 

Quasi 50 mila posti di lavoro disponibili in Italia mentre aumenta la disoccupazione giovanile

 I dati sulla disoccupazione mostrano una situazione allarmante in particolare per quanto riguarda quella giovanile che è sopra il 40%. I giovani italiani faticano a trovare un posto di lavoro, eppure ci sono professioni che nel nostro Paese risultano vacanti. Una indagine di Unioncamere di poco tempo fa parla di 47 mila posti di lavoro disponibili. Quello che manca secondo l’indagine non è la voglia o la disponibilità dei giovani, quanto piuttosto la preparazione in termini di competenze specifiche.

Laurea e lavoro, i migliori indirizzi di studio per trovare subito lavoro

In effetti, i posti di lavoro disponibili riguardano soprattutto il settore tecnico-scientifico. Le imprese cercano quindi personale che non trovano e ci sono molti giovani che vorrebbero ma non riescono ad ottenere un lavoro. Il problema sta quindi soprattutto nel sistema formativo.

Con l’economia e il mondo che sono cambiati verso la tecnologia e l’innovazione in una dinamica globale, in Italia ci sono molti posti di lavoro per esperti di software, analisti programmatori e personale competente nella gestione aziendale. Personale che non si trova facilmente tra i laureati italiani, mentre tra i diplomati sono ricercati e difficilmente trovati sviluppatori di software e assistenti socio-sanitari.

Nuovo record disoccupazione, ad ottobre sono più di 3 milioni

Sempre secondo i dati di Unioncamere i giovani accettano maggiormente il lavoro rispetto a prima e questo è una dimostrazione del fatto che la formazione in Italia non è centrata sulle necessità del mondo del lavoro come rilevano anche le aziende. Il personale con competenze tecniche e scientifiche è carente nel nostro Paese.

Lavoro e cassa integrazione sono sempre emergenze

 Il lavoro è sempre un’emergenza in Italia. Ieri i dati sulla disoccupazione dell’Istat hanno mostrato una condizione stabile e sempre problematica per quella generale e una situazione allarmante per quella giovanile con un giovane su quattro tra i 15 e i 24 anni che non ha un lavoro. La disoccupazione generale è al 12,5% mentre quella giovanile è al 41,2%.

Il tasso di disoccupazione è stabile mentre quello sulla disoccupazione giovanile è in crescita

E anche i numeri sulla cassa integrazione sono preoccupanti e fanno parlare di emergenza. La richiesta di ore di cassa integrazione è in media tre le 80 e le 90 ogni mese. La perdita di reddito è un elemento problematico, con la Cgil che calcola come un totale di 880 milioni di ore di cassa integrazione corrisponde a circa 500 mila lavoratori a zero ore. Il reddito totale che è stato perso corrisponde a circa 3 miliardi e 300 milioni di euro e di 6 mila 600 euro per ogni singolo lavoratore.

Nuovo record disoccupazione, a ottobre sono più di 3 milioni

La richiesta di cassa integrazione è maggiore al nord, compatibilmente con la presenza di più aziende. Al primo posto c’è la Lombardia con 215.750,97 ore, al secondo posto il Piemonte con 102.194.67 ore e al terzo posto il Veneto con 92.284.87 ore. Queste regioni sono quelle più industrializzate del Paese e dimostrano anche la crisi dell’economia in Italia e le problematiche collegate alla produttività.

Per quanto riguarda i settori industriali, la cassa integrazione è maggiormente presente nella meccanica con 289.101.64 ore e riguarda 165.769 lavoratori. Anche nel commercio si registra una richiesta elevata di cassa integrazione con 117.133.452 per 67.164 lavoratori. C’è poi l’edilizia con 103.599.527 ore di cassa integrazione per 59.403 lavoratori.

Quali novità per il pubblico impiego nella legge di Stabilità

 Nella nuova Legge di Stabilità, appena approvata con mozione di fiducia , dopo un lungo travaglio e la bocciatura da parte della Commissione Europea sono state inserite nel suo interno novità anche per quel che riguarda il pubblico impiego e gli impiegati statali. Con la nuova Legge di Stabilità è, infatti, stato convalidato in extremis il blocco della contrattazione per tutto il 2014 con estensione alle amministrazioni dell’elenco Istat, quindi anche a diverse società in house ed enti, e lo stop al turn over, che prevederà assunzioni al 40% dei ritiri per l’anno 2015, al 60% per l’anno 2016, all’ 80% per l’anno 2017.