Anche i conti deposito, a partire dal 2014, diventeranno più economici e convenienti. La ragione di ciò è da individuare in una modifica della tassazione dei prodotti finanziari che entrerà in vigore a partire dal prossimo mese di gennaio. Come è noto, infatti, un emendamento della Commissione Bilancio alla Camera, relativo alla Legge di Stabilità, ha introdotto una nuova aliquota di riferimento per la tassazione di tutti i prodotti finanziari.
Legge di Stabilità
Nella Legge di Stabilità “Web tax” riformulata e niente Tobin tax
La Legge di Stabilità arriva oggi alla Camera per la votazione. Ieri notte si è chiuso l’esame degli emendamenti e le ultime novità sono state inserite. Tra queste, c’è una modifica sulla cosiddetta “Web tax“. Dopo l’intervento del segretario del Pd Matteo Renzi, la Commissione Bilancio della Camera ha alleggerito la tassazione. La novità confermata è quella del nuovo fondo per il cuneo fiscale.
La Legge di Stabilità potrebbe arrivare in aula con la richiesta da parte del governo del voto di fiducia per velocizzare i tempi. I tempi dell’arrivo in aula si sono allungati e tra i gruppi parlamentari e nella maggioranza c’è abbastanza consenso sulle scelte.
La “Web tax” è stata quindi riformulata dopo l’intervento di Renzi per evitare di colpire in maniera eccessiva i colossi che operano su internet. La tassa, sponsorizzata dal Pd, non prevede più l’obbligo dell’apertura della Partita Iva per chi effettura commercio elettronico in Italia. Aprire la Partita Iva è invece necessario per la pubblicità online e per il diritto d’autore.
Per Renzi, è importante riflettere sulla questione nel semestre europeo. Il segretario del Pd ha affermato: “Certo, c’è il tema della tassazione dei servizi online, è giusto evitare l’elusione da parte delle grandi piattaforme informatiche, ma questo non lo si risolve con una battaglia di principio che fa l’Italia”.
La “Web tax” è stata riformulata e l’emendamento sulla Tobin tax ritirato. L’emendamento, proposto dal Pd, sulla tassazione delle transazioni finanziarie proponeva di allargare i soggetti cui la tassa è riferita considerando tutti i titoli, a parte quelli non speculativi come i titoli di Stato. Si proponeva anche l’abbassamento dell’aliquota allo 0,01%. Il governo ha detto che riferirà sulla questione entro gennaio e che la stessa sarà affrontata meglio nel semestre italiano di presidenza europea.
Arriva in extremis il taglio del cuneo fiscale con i fondi della spending review
La Legge di Stabilità sta per essere votata alla Camera e in questa ultima giornata erano rimaste in sospeso alcune questioni che il governo voleva inserire e sulle quali non c’era l’accordo tra i gruppi parlamentari e le parti sociali. Tra queste, il taglio del cuneo fiscale che nella riunione di ieri sera non è stata definita e inserita negli emendamenti alla Legge di Stabilità.
Ora è arrivato l’ok per il taglio delle tasse sul lavoro. La copertura economica si è trovata attraverso i fondi della spending review. Quello del cuneo fiscale era un aspetto ritenuto importante dal Presidente del Consiglio Enrico Letta.
Il fondo che consentirà di ridurre il cuneo fiscale porterà quindi risorse che andranno a favorire in misura uguale non solo imprese e lavoratori, come nelle previsioni, ma anche i lavoratori autonomi, le imprese molto piccole e i pensionati.
Il fondo sarà quindi costituito dai risparmi che arriveranno dalla spending review e anche dalle entrate che deriveranno dalla lotta all’evasione fiscale e da quelli sullo scudo fiscale.
Tra le altre novità della Legge di Stabilità c’è l’emendamento sulla sanatoria delle cartelle di Equitalia. Come si era previsto, il pagamento della sanzione si potrà fare senza versare anche gli interessi. Il pagamento deve essere fatto entro il 28 febbraio. Per le riscossioni relative a sentenze di condanna della Corte dei Conti, la sanatoria non può essere compresa.
Approvato anche l’emendamento sulla costruzione di nuovi stadi o sull’amodernamento di quelli esistenti, ma senza la possibilità di creare nuovi complessi residenziali. Le procedure amministrative sono semplificate e si prevedono modalità innovative di finanziamento.
Limite al cumulo delle pensioni e incentivi alle aziende in crisi nella Legge di Stabilità
La Legge di Stabilità si appresta ad essere approvata in serata mentre la riunione di ieri in Commissione Bilancio della Camera ha portato a nuove decisioni. Il governo e i gruppi parlamentari hanno inserito il tetto al cumulo per le pensioni pubbliche e hanno confermato gli incentivi per le aziende in crisi e quelle che operano nel fotovoltaico. Nella seduta notturna non sono invece emerse novità per quanto riguarda la Tobin tax e il taglio del cuneo fiscale, cioè delle tasse sul lavoro. Su questi argomenti non c’è ancora un accordo e probabilmente il governo proverà a trovarlo con il Parlamento e le parti sociali.
L’emendamento sul tetto delle pensioni pubbliche approvato prevede un massimo di 300 mila euro nel cumulo tra pensione e redditi da lavoro per i dipendenti pubblici e anche per chi percepisce vitalizi che arrivano da funzioni pubbliche elettive.
Gli incentivi per le imprese in crisi sono stati prorogati di un anno. Gli incentivi per le aziende del fotovoltaico riguarderanno invece anche quegli impianti che entreranno in attività nel 2013 e che hanno comunicato l’inizio dei lavori entro il 31 luglio.
Il dibattito sulla Tobin tax è invece ancora attivo. La proposta del Pd di aumentare lo spettro di situazioni in cui applicare la tassa abbassando l’aliquota non ha trovato per il momento il consenso del governo, degli altri gruppi e delle parti sociali. Sul cuneo fiscale, allo stesso modo, non c’è l’accordo, ma ancora se ne discute visto che è un argomento importante su cui sia il governo sia le parti sociali hanno intenzione di trovare un’intesa. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ieri ha affermato che le risorse previste per la riduzione delle tasse sul lavoro sono insufficienti. Confindustria ha chiesto risorse per 10 miliardi, mentre le risorse messe dal governo sono di 1,6 miliardi. C’è la possibilità che il governo trovi altri fondi anche se non sarà facile visto che questa sera si voterà la Legge di Stabilità alla Camera.
Le novità del nuovo anno su tasse e agevolazioni per gli immobili
Oggi scade il pagamento dell’Imu per le abitazioni che non sono la prima casa e per gli altri fabbricati. Per chi ha una prima casa, invece, c’è da attendere il mese di gennaio per il pagamento della quota relativa all’aumento dell’aliquota, per quei comuni che hanno applicato la maggiorazione. La cosa riguarda più di 2.400 comuni e il maxi emendamento alla Legge di Stabilità prevede che la data del pagamento slitti dal 16 gennaio al 24 gennaio. La quota da pagare nella mini Imu è il 40% della differenza tra la tassa calcolata con l’aliquota del 2013 e quella calcolata con lo 0,4%. Questa parte dell’Imu non è stata tolta perché primariamente manca la copertura finanziaria che è di circa 400 milioni. Inoltre, a livello politico la situazione è cambiata e chi voleva l’abolizione totale dell’Imu non fa parte della nuova maggioranza.
Si erano prospettate delle possibili soluzioni per non gravare ancora con l’Imu sulle tasche dei cittadini. Tra queste, c’era la possibilità di detrarre la cifra dalla Iuc, la nuova tassa sulla casa, quella di fare coprire le mancate entrate per lo Stato aumentando la tassa sulle terze e quarte case e quella di detrazioni nella Tasi. Queste possibilità non sembrano però essere state confermate e quindi la parte di Imu da pagare rimane.
Con il nuovo anno la tassazione sulla casa cambierà. Ci saranno la Iuc e la Tasi, che nelle ultime modifiche alla Legge di Stabilità potrebbero essere leggermente cambiate. Cambieranno anche le tasse sulle compravendite immobiliari e acquistare da privati costerà meno. Ci saranno per tutto l’anno le agevolazioni per la ristrutturazione della casa e per la riqualificazione energetica.
Ultimi emendamenti alla Legge di Stabilità con Imu, esodati, forze di sicurezza, lavoro e stadi
Gli ultimi emendamenti alla Legge di Stabilità sono arrivati e rapidamente votati in Commissione Bilancio della Camera. Questi sono gli emendamenti del governo e del relatore che riguardano diverse questioni e portano all’obiettivo di varare oggi la Legge di Stabilità, entro questa sera. In questo modo, la Legge di Stabilità arriverebbe alla Camera con il voto e il consenso dei gruppi parlamentari.
Tra gli emendamenti c’è quello che sposta di 8 giorni il pagamento della Mini Imu, dal 16 al 24 gennaio. Inoltre, ci sono finanziamenti per gli esodati, per le forze di sicurezza e per i precari. Gli emendamenti si riferiscono anche a misure per gli stadi, per le spiagge e per le pensioni.
Il governo a confermato le previsioni di creare un “Fondo per la riduzione della pressione fiscale”. Il fondo sarà costituito dai risparmi della spesa e dai soldi recuperati dalla lotta all’evasione fiscale già dal 2014. Anche le eventuali entrate derivanti dallo scudo fiscale andranno a confluire nel fondo. L’obiettivo è quello di abbassare le tasse sul lavoro per i dipendenti e le imprese con maggiori detrazioni e più soldi per i lavoratori e gli imprenditori schiacchiati da una eccessiva pressione fiscale.
Per gli esodati il finanziamento sarà di 950 milioni fino al 2020, mentre per le forze di sicurezze è di 147 milioni nel biennio 2014-2015.
Sugli stadi c’è la semplificazione delle procedure per la realizzazione di nuove strutture, ma viene esclusa la possibilitò di creare nuovi complessi residenziali.
L’emendamento del relatore Maino Marchi del Pd rinvia il pagamento dell’Imu e porta all’esenzione dal prossimo anno dei fabbricati rurali a uso strumentale.
Sindacati in piazza contro la Legge di Stabilità
I sindacati bocciano la Legge di Stabilità che sarà approvata nei prossi giorni dalla Camera e scendono in piazza. Mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil a Roma, vicino al Parlamento, e in diverse città italiane. L’obiettivo e influenzare il governo e cambiare alcune parti della Legge di Stabilità.
Susanna Camusso, segretario della Cgil, ha affermato: “Questa manovra non va bene perché non affronta il tema fondamentale e non determina quello choc dell’economia che invece sarebbe necessario”. La Camusso ha parlato del fatto che la cosa fondamentale sono i redditi dei lavoratori e dei pensionati e che la recessione si deve proprio all’intervento su queste fasce della società. La critica alla Legge di Stabilità della Camusso si basa sul fatto che questa è in continuità con il passato, mentre sono necessari detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati al fine di aumentare il reddito. La Camusso ha detto: “Abbiamo chiesto una misura che riguardi l’oggi e anche una norma strutturale automatica per gli anni prossimi, attraverso risorse che vengono dalla lotta all’evasione, dalla tassazione alle transazioni finanziarie e anche dal rientro dei capitali dall’estero”.
La Uil con il suo segretario Luigi Angeletti conferma le critiche alla Legge di Stabilità e al fatto che la stessa non sostiene la crescita e l’occupazione, che sono due tra i principali problemi economici dell’Italia. Quello che serve è invece una legge per far iniziare la ripresa.
Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ha invece affermato: “Finché non vedremo un provvedimento che mette in relazione l’azione contro l’evasione fiscale con l’abbassamento delle tasse attraverso i proventi che derivano alla lotta all’evasione e finché non vedremo un’azione ferma sulle spese inutili e inefficienti della P.A. non daremo un giudizio positivo”.
I sindacati confederali con i loro segretari sono al presidio davanti a Montecitorio. Anche in altre città ci sono presidi dei sindacati che vogliono soprattutto più difesa del lavoro, che venga riaperta la contrattazione nei settori pubblici, il finanziamento della cig e dei contratti di solidarietà e la rivalutazione delle pensioni.
Ok al biglietto elettronico sulla Legge di Stabilità
La commissione Bilancio della Camera dei Deputati sembra essere ad una svolta sui contratti pubblici relativi a lavori e ai servizi legati alle forniture. Difatti la stessa commissione ha approvato un nuovo emendamento firmato da Antonio Castricone del Partito Democratico. Quest’ultimi prevede che, in caso di una inadempienza, il soggetto che si è aggiudicato l’appalto sia soggetto ad una vera e propria detrazione dei pagamenti nei confronti del contraente generale, il pagamento diretto all’affidatario e l’attuazione di sanzioni che varieranno di contratto in contratto.
Un aiuto alla cultura con le detrazioni per chi compra libri
Un ministro dell’economia di qualche governa fa diceva che “Con la cultura non si mangia”. Ci furono sollevamenti da diverse parti che rappresentano i lavoratori del mondo della cultura in Italia, quelli che ci hanno sempre “mangiato” e che hanno trovato offensiva quella affermazione. Ci sono stati anche tanti che hanno criticato il ministro reo di non avere considerato che viviamo nel Paese che possiede circa il 75% del patrimonio artistico mondiale e che è aprrezzato in tutto il mondo proprio per la cultura. Una cultura del passato, si dirà, che riguarda la storia, ma che potrebbe essere veramente un’importante fattore economico.
Negli ultimi anni, quella affermazione sembra essere stata superata e i politici di governo di oggi sembrano non essere d’accordo con quella visione, anche se di investimenti importanti nella cultura non se ne sono visti molti. Si inizia, però, con la proposta di detrarre dalle tasse le spese per gli acquisti dei libri. Il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha affermato che il governo inserirà nella Legge di Stabilità detrazioni fiscali per chi compra libri. La Legge di Stabilità è in discussione in Parlamento e si stanno esaminando i vari emendamenti.
Il Consiglio dei Ministri sta quindi pensando di dare agevolazioni alla cultura e le detrazioni proposte hanno l’obiettivo di aiutare sia chi legge, anche incrementando il numero di lettori, sia le librerie, visto che quelle più piccole che non fanno parte dei grandi gruppi hanno molti problemi.
La proposta prevede che gli scontrini possano essere conservati e utilizzati per le detrazioni fiscali in fase di dichiarazione dei redditi come avviene per i farmaci. Si potrà detrarre dai redditi fino al 19% del valore dei libri cartacei acquistati nelle librerie, mentre ciò non si applica agli e-book, i libri digitali acquistati su internet che stanno crescendo. Il tetto massimo per la detrazione è di 2.000 euro, fino a 1.000 euro per i libri di lettura e fino a 1.000 euro per quelli scolastici.
Per Luigi Bobba del Pd la lotta all’evasione fiscale deve iniziare dalle società che gestiscono slot machines
Nel convegno “La legalità fiscale italiana” di oggi, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha parlato dell’evasione fiscale come di un aspetto anti-democratico per l’economia di un Paese e ha riferito i dati del peso che questa ha, quantificabile in 130 miliardi. Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha appoggiato quanto affermato da Befera e ha aggiunto l’importanza di non fare della battaglia contro l’evasione fiscale un ostacolo per la crescita economica. Va bene quindi scovare chi evade le tasse, ma questo non deve bloccare lo sviluppo del Paese.
Il parlamento è intanto impegnato a esaminare i tanti emendamenti alla Legge di Stabilità, all’inizio più di 3.000 ma quelli esaminati dovrebbero essere circa 300. Il deputato del Pd Luigi Bobba, che fa parte della Commissione Bilancio della Camera ha affermato: “Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, lancia l’ennesimo grido di guerra contro l’evasione fiscale? Bene, ma allora il governo inizi archiviando la stagione delle sanatorie per le società di slot machines”.
Il parlamentare ha continuato: “Con l’emendamento sulla omogeneizzazione delle aliquote sul gioco d’azzardo legale cerchiamo di coniugare l’equità della tassazione con maggiori entrate. Probabilmente, tra l’altro, l’emendamento sarà modificato per venire incontro ad alcuni rilievi di carattere tecnico. Ma la giusta lotta all’evasione non può tradursi solo nelle operazioni show tra i piccoli commercianti o nei controlli continui sulle piccole e medie imprese che da alcuni sono considerati alla stregua di una persecuzione”.
Un fisco più equo, quindi, che non incida solo su chi le tasse le paga già o evade perché non può fare in altro modo.