A partire dal 1 gennaio 2014 anche la Lettonia, uno degli stati baltici del nord Europa, ha compiuto il suo ingresso ufficiale all’interno dell’Eurozona e ha adottato la moneta unica europea, l’euro. La moneta unica europea ha infatti sostituito da ieri il vecchio lats, valuta introdotta nel 1993 in sostituzione del rublo, dopo il distaccamento dall’Unione Sovietica.
Lettonia
Perché per la Lettonia l’euro è un bene
La Lettonia ha ottenuto il via libera dalla Commissione europea e dal gennaio del 2014 sarà il 18esimo paese ad entrare a far parte della zona euro. Un passo decisivo e radicale, motivato dal fatto che il paese ha voglia di togliersi di dosso l’immagine di paese “povero”.
►La Lettonia sempre più vicina all’euro
Secondo il primo ministro lettone Valdis Dombrovskis l’entrata nell’euro sarà sicuramente di stimolo alla crescita economica del suo paese. L’opinione del management politico è radicalmente differente da quella della popolazione che non è sicura di voler entrare nello spazio economico del Vecchio Continente.
Il 35% degli intervistati rappresenta l’esiguo zoccolo duro del movimento pro-euro. Al contrario coloro che sono pronti ad opporsi a questa scelta del paese, sono in continuo aumento. Alle ultime elezioni locali hanno addirittura dimostrato di crescere vistosamente.
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Per capire se si tratta della scelta giusta è stata tirata in ballo la teoria economica dell’area monetaria ottimale, ovvero di quel territorio dove i vantaggi e gli svantaggi di aderire ad un medesimo sistema monetario si bilanciano.
La teoria delle aree valutarie ottimali è del 1961 e parte da una teoria “generale” ovvero che un paese che fa parte di un mercato monetario ha il vantaggio di ridurre i costi del commercio ma ha lo svantaggio di non poter gestire gli shock esterni.
La Lettonia entra nell’euro
La Commissione Europea ha detto sì: la Lettonia ha le carte in regola per entrare nel novero dei paesi che utilizzano l’euro. Sarà il 18° paese.
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La Lettonia inizierà il passaggio all’euro a partire dal 1° gennaio 2014, a meno che qualche leader dei paesi che già ne fanno parte non decide di opporsi alla decisione della Commissione Europea. Una data molto ravvicinata ma, secondo la Commissione, la Lettonia ha tutte le carte in regola per aderire alla moneta unica senza particolari scossoni. Il paese, poi, aderirà anche all’unione bancaria.
Nonostante, infatti, la Lettonia abbia attraversato un grave periodo di crisi tra il 2008 e il 2009, è riuscita, con interventi mirati e decisi, a ridurre il deficit e a rientrare nei criteri di convergenza che Bruxelles esige per entrare nell’euro: tasso di cambio e inflazione stabile negli ultimi dodici mesi.
Olli Rehn si è dimostrato particolarmente soddisfatto per questa decisione, soprattutto perché l’entrata delle Lettonia nella moneta unica è la dimostrazione che l’Unione Europea e la sua moneta non si stanno disgregando, come si sostiene sempre più frequentemente.
► C’è chi crede nella fine dell’euro
Qualche perplessità, invece, arriva dalla Banca Centrale Europea che teme qualche scossone per i depositi bancari provenienti da altri paesi.