Tra i motivi del licenziamento per giusta causa, ossia il licenziamento che non prevede preavviso da parte del datore di lavoro e che viene utilizzato quando la condotta – privata e professionale – del lavoratore mette in pericolo gli interessi del datore di lavoro o lede il necessario rapporto di fiducia tra le due parti, ci sono l’infedeltà all’azienda e lo scarso rendimento.
► Cos’è il licenziamento per giusta causa?
Licenziamento per giusta: infedeltà all’azienda
È successo ad un ufficiale di una società che si occupa della riscossione dei tributi. L’ufficiale, il cui compito era la notifica delle cartelle e il recupero delle somme, invece di svolgere il suo compito, dava consiglia ai debitori su come evitare le riscossioni forzate.
Con la sentenza n. 10959/2013 della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, basando la sua decisione sul protrarsi nel tempo della condotta scorretta del lavoratore.
Licenziamento per giusta: scarso rendimento sul posto di lavoro
Diversamente da come si crede, il posto fisso non dà il diritto a non portare avanti il proprio lavoro. Lo sentenzia la Corte di Cassazione (sentenza 43412/2010).
A farne le spese è stato un addetto alla frontiera che aveva lasciato la sua postazione di controllo per riposare nel gabbiotto. Per lui la Corte ha deciso che il licenziamento voluto dal datore di lavoro fosse legittimo.
I motivi del licenziamento per giusta causa
Infedeltà all’azienda e scarso rendimento
Mancata comunicazione delle assenze e falsi certificati
Irreperibilità e cumulo di impieghi
Outsourcing e ridimensionamento
Comportamenti scorretti nei confronti del datore di lavoro
Uso privato degli strumenti aziendali
Eccessi nella condotta professionale e privata