Il pareggio di bilancio, prima di tutto. Il pareggio di bilancio e l’Europa, che ancora oggi osserva da lontano i conti pubblici italiani affinché il Paese non ricada nel dramma delle procedura di infrazione per deficit eccessivo, al nuovo sforamento del tetto perentorio del 3% del rapporto tra debito e PIL.
manovra
Arriva il decreto sulla manovra per il contenimento del debito sotto il 3%
Per il momento si tratta solo della bozza del decreto, ma conterrà misure di fondamentale importanza per il contenimento del debito pubblico italiano, cosa che consentirà al nostro Paese di riportare il rapporto deficit – PIL al di sotto del 3% entro il 2013, così come previsto dagli accordi presi con la Commissione Europea. Lo sforamento del tetto, infatti, come noto, esporrebbe nuovamente l’Italia ad una procedura di infrazione per eccesso di debito.
Il viceministro Fassina annuncia misure di contenimento del debito a breve
Secondo gli esperti analisti dell’agenzia di rating americana Moody’s, l’Italia non sarà in grado, nell’immediato futuro di mantenere il proprio deficit al di sotto del limite del 3% del Prodotto Interno Lordo, limite impostole dalla Commissione Europea per evitare di ricadere in una ulteriore procedura di infrazione per eccesso di debito.
Serve una manovra da 6 miliardi?
Dopo alcune settimane dall’ insediamento del nuovo esecutivo, sono ormai chiare le urgenze e le emergenze su cui il nuovo Governo è già al lavoro: prima di tutto la sospensione della rata di giugno relativa all’ IMU, l’imposta municipale sugli immobili, poi il blocco dell’ aumento dell’ aliquota dell’ Iva al 22% che dovrebbe scattare nel mese di luglio, e, infine, il necessario rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga.
> Il programma di Letta su Imu e occupazione
A conti fatti, tuttavia, messi a bilancio i 2 miliardi necessari per la moratoria sull’ acconto Imu di giugno, i 2 miliardi necessari per bloccare l’ aumento dell’ IVA, nonché quel miliardo e mezzo necessario per rifinanziare la Cig, il Governo Letta si troverà a breve nella necessità di recuperare un totale di circa 6 miliardi.
Sei miliardi che, come ha avvertito lo stesso Raffaele Bonanni, il segretario generale della CISL, vanno trovati entro la fine di Maggio.
Sembra così profilarsi all’ orizzonte la necessità che l’ esecutivo si impegni in una piccola manovra, un intervento certo minimale, le cui modalità non sono però ancora del tutto chiare, ma che verranno certo chiarite nei prossimi giorni. Nel frattempo si aspetta, proprio a partire da oggi, l’ approvazione definitiva del Def.