Il profitto, al momento, è l’unica cosa che conta. Così Fininvest vende. Sia il Milan che Premium. I principali asset della famiglia Berlusconi sono sul mercato.
Mediaset
Mediaset ancora su in Borsa
Per il secondo giorno consecutivo, Mediaset fa registrare rialzi in Borsa, per effetto delle voci di un interesse da parte di Vivendi: il gigante francese in cui Vincent Bolloré è primo socio, concluse le pulizie di primavera ha molta disponibilità nelle casse e sta pensando di concretizzare l’affare.
Ottima giornata per Mediaset a Piazza Affari
Mediaset vola a Piazza Affari e conclude la giornata ottimamente con un rialzo pari all’8,23% attestandosi a 4,68 euro sulla falsa riga delle speculazioni sull’arrivo di un’offerta d’acquisto per il Biscione da parte di Vivendi.
Mediaset e Sky pensano a una partnership
L’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, il giorno successivo all’annuncio dell’accordo per la tv a pagamento in fibra con Sky, esce allo scoperto su una possibile alleanza sui contenuti con Mediaset, concorrente diretta del gruppo dei media britannico.
Mediaset in crescita in Borsa
Le azioni Mediaset continuano a crescere in Borsa a Milano nonostante le continue disgrazie del fondatore della società Silvio Berlusconi. Le quote giovedì hanno toccato a Piazza Affari un nuovo massimo che non si vedeva da 52 settimane.
Le aziende del gruppo Mediaset hanno guadagnato circa due miliardi di euro. Mediaset ha toccato 3,93 euro prima di chiudere a 3,75 euro. Nella sessione le azioni sono aumentate di quasi il 5%.
► Piazza Affari da record ai livelli di tre anni fa
Se le quote di sfonderanno la barriera dei 4,00 euro, come molti analisti prevedono per le prossime sessioni, sarà la prima volta che si attraversa questa soglia considerando il periodo dal maggio 2011.
I problemi giuridici e politici da Berlusconi, 77 anni, fondatore e azionista di controllo, non sembrano influenzare il titolo in Borsa. Berlusconi è stato condannato per evasione fiscale e falso in bilancio in relazione alle offerte di contenuti Mediaset. Il tre volte primo ministro è decaduto dal Senato italiano, ma il destino di Mediaet non sembra essere strettamente legato a quello suo.
Le azioni sono in rialzo per effetto di una serie situazioni innescate dalla riduzione dei costi e da un mercato che sta migliorando. Alcuni analisti hanno fissato un prezzo anno obiettivo alto a 5,00 euro.
Mediaset è il più grande emittente privato in Italia che controlla tre delle sette reti televisive nazionali del Paese, è una grande casa di produzione e distribuzione cinematografica e ha numerosi supporti di stampa. È quindi una grande azienda che sembra potere proseguire in un percorso diverso da quello che riguarda il suo leader e fondatore.
Mediaset di nuovo brillante in borsa
Il gruppo televisivo legato al nome di Silvio Berlusconi, dopo due giorni di vuoto e di mancanza di richieste sul titolo, torna a crescere. Riprendono gli acquisti sul biscione e sembra che ormai l’obiettivo dell’azienda sia quello di raggiungere nel 2013, un anno considerato ancora di crisi, il livello massimo quanto a valore delle azioni. Si punta cioè a far lievitare il titolo Mediaset fino a portarlo a 3,5 euro.
Una meta praticamente a portata di mano visto che dall’inizio dell’anno il titolo Mediaset è cresciuto addirittura del 120 per cento. E la corsa non è ancora finita visto che tra pochissimo tempo si dovrà definire anche la questione dei diritti sul calcio. Insomma, l’allontanamento dal Biscione è durato pochissimo, appena due giorni.
►Del Vecchio tra gli uomini più ricchi d’Italia
Nella giornata di oggi, invece, il titolo Mediaset, detenuto al 41,29 per cento da Silvio Berlusconi, ha guadagnato il 3% così che le azioni valgono circa 3,4 euro. Il record annuo è praticamente bissato visto che si era fermato a 3,48 euro il 6 agosto. Per avere una performance uguale si deve andare indietro nel tempo fino al 2011, al mese di giugno.
►Piazza Affari ha dimenticato il Cavaliere
In quel periodo il titolo Mediaset è cresciuto molto prima che la BCE decidesse di gestire il crollo del potere politico e finanziario di Silvio Berlusconi.
Piazza Affari ha dimenticato il Cavaliere
L’andamento di Piazza Affari, in seguito alla condanna di Berlusconi per frode fiscale, all’interno del processo Mediaset, è stato molto diverso dal previsto. Gli analisti, infatti, pensavano che il titolo del Biscione crollasse e che anche lo spread subisse uno scossone legato alle vicende dell’ex premier.
Il report legato all’andamento di piazza Affari, invece, ha dimostrato un trend completamente diverso. Vediamo come sono andate le cose. All’ora di cena è arrivata la notizia che la Cassazione aveva confermato, all’interno del processo Mediaset, la condanna per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere dovrà scontare un anno dei 4 di condanna agli arresti domiciliari o tramite i servizi sociali.
►Mediaset cresce e pensa alla paytv
Per quanto riguarda l’interdizione dai pubblici uffici, la Cassazione ha deciso di rimandare tutto alle decisioni della Corte d’Appello di Milano. Il titolo Mediaset, in tutto il periodo che ha preceduto la sentenza della Cassazione, è stato dato in crescita. Poi, in linea con l’andamento del Ftse Mib che è sceso dello 0,98 per cento, si è iniziato a muovere in terreno negativo. Certo è che non si può parlare di tracollo.
►Anche Mediaset corre in borsa
Lo spread, poi, ha registrato un movimento al ribasso e si è cristallizzato sui 265 punti percentuali, dimostrando tutto il disinteresse della finanza per quel che accade all’ex premier e alla sua azienda. In ribasso anche il rendimento dei titoli italiani, per esempio di Btp a 2 anni hanno toccato il minimo dall’inizio dell’estate.
Anche Mediaset assapora la crisi
Mediaset, dal giorno della sua quotazione, non aveva mai conosciuto un momento come questo, forse Silvio Berlusconi e gli altri soci del Biscione, non immaginavano nemmeno che arrivasse l’anno in cui la società non avrebbe pagato alcun dividendo agli azionisti.
► In attesa delle elezioni cosa succede a Piazza Affari
Soprattutto, questa sensazione, non c’era l’anno scorso. Nel 2012, infatti, Finivest aveva distribuito una cedola di 10 centesimi per azione, per un totale di circa 47 milioni di euro. Adesso, invece, la crisi è così profonda e strutturata che non si possono fare previsioni sulla raccolta pubblicitaria del 2013.
► Mediaset svolta e mette a segno due rialzi incredibili
Il mercato dell’advertising è in crisi e Mediaset non è esclusa da questa situazione generale. Quindi, nel 2013, per la prima volta dal 1997, il Biscione chiude l’anno in rosso con dividendi pari a zero per i suoi azionisti. La perdita portata in bilancio è pari a 235 milioni di euro che vanno a subissare i 225 milioni di euro di utili dello scorso anno.
► Trimestrali: crolla Mediaset
Il gruppo, a questo punto,confida in Mediolanum che non solo è molto attiva sul mercato creditizio ma ha già definito una cedola di 0,18 centesimi per i suoi azionisti. La holding di Silvio Berlusconi e della sua famiglia, ad ogni modo deve fare i conti con una crisi che interessa anche l’immagine dell’azienda e deriva dalla sovrapposizione tra le questioni industriali dei Berlusconi e la vita privata dell’ex premier.