Moody’s lancia un serio monito: il Coronavirus potrebbe portare il mondo a una recessione globale. Ancora non si tratta di un vero e proprio allarme ma è necessario prendere in considerazione l’ipotesi nel caso l’epidemia si trasformasse in pandemia.
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Moody’s pronta a comunicare il rating Italia
Moody’s è sul punto di giudicare l’Italia. A mercati chiusi, gli analisti americani dovranno esprimersi sulla qualità del debito pubblico sovrano successivamente ai recenti crolli di borsa, delle stime di crescita del paese per quest’anno in ottemperanza ai principali indicatori economici esprimendo altresì un giudizio sul sistema bancario tricolore finito nell’occhio del ciclone.
Crescita Italia, Moody’s frena aspettative 2016
Moody’s frena le aspettative del governo Renzi, impegnato nella stesura della prossima legge di stabilità tutta in salita nella speranza che la Ue permetta un nuovo sconto all’Italia sul deficit.
Moody’s rivede al rialzo stime sulla crescita dell’Eurozona
L’euro debole e i più bassi prezzi del petrolio offriranno una spinta all’economia dell’area euro, con il Pil che aumenterà dell’1,5% durante il 2015 e nel 2016.
Moody’s conferma rating italiano
Arriva la conferma sul rating a Baa2 per’Italia da parte di Moody’s. Tale giudizio è dovuto alla velocizzazione degli sforzi inerenti alle riforme e inerenti alla tenuta dei conti pubblici che colmano il gap provocato dall’impatto della nuova discesa verso la recessione.
Moody’s, Italia è tra i Paesi più vulnerabili
Tra smentite, conferme, preoccupazioni e certezze, le agenzie di rating stanno conferendo il proprio parere sulla situazione economica italiana. Nell’Area dell’Euro, uno dei Paesi più esposti a un potenziale cambiamento nei flussi finanziari è proprio il nostro.
Crescita, Moody’s dubbiosa sul 2015 dell’Italia
Il ruolo delle agenzie di rating internazionali – Moody’s Corporation
Una delle agenzie di rating più note ed importanti a livello globale è Moody’s Corporation, che insieme a Fitch Ratings e Standard & Poor’s costituisce la triade dei punti di riferimento mondiali dell’affidabilità creditizia di imprese e nazioni. Detiene infatti una quota di mercato pari al 40 per cento, mentre S & P ha una quota leggermente inferiore, pari al 39 per cento, con Fitch Ratings che conclude la terna con la sua quota pari al 16 per cento.
Moody’s conferma la tripla A per l’Unione europea
L’agenzia internazionale Moody’s ha confermato la tripla A per l’Unione europea e ha migliorato l’outlook da negativo a stabile. Una buona notizia per l’Europa alla ricerca di conferme sulle migliorate prospettive economiche e della ripresa. In effetti, con differenze tra i Paesi, i dati mostrano che la ripresa in Europa sta avvenendo e che è caratterizzata dal miglioramento di diversi indicatori economici.
L’agenzia di rating Moody’s ha spiegato la decisione di migliorare le prospettive dell’Ue con la diminuzione dei rischi finanziari che dipendono dalla lunga crisi del debito sovrano dell’Europa e con il fatto che la posizione di Paesi periferici come l’Irlanda e il Portogallo si è rafforzata. Inoltre, si fa riferimento anche a una migliorata qualità del credito. Moody’s spiega che gli impegni presi dagli Stati verso la Ue vanno nella giusta direzione.
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La stessa Italia sta seguendo il programma dell’Unione europea sul rapporto deficit Pil e c’è un impegno dei diversi Stati a rientrare nei parametri economici. In Europa il problema principale in questo periodo è l’inflazione e la forza dell’euro, come ha affermato il Presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi. L’obiettivo dell’inflazione al 2% può essere raggiunto gradualmente nei prossimi due o tre anni e su questo obiettivo punta la Bce in base alle previsioni e alle parole di Mario Draghi espresse in diversi circostanze.
Moody’s approva quindi gli impegni presi dagli Stati membri dell’Unione europea. Sono considerati buoni strumenti i fondi sava Stato e la rete di protezione che è stata creata contro la crisi finanziaria con l’importante ruolo dello European stability mechanism e dello European financial stability mechanism. Anche la gestione oculata del bilancio da parte dei vertici dell’Unione europea è considerata.