Mps punta a velocizzare la vendita di Consum.it

Mps attende i risultati degli stress test. Per tale ragione, fa di tutto per velocizzare l’iter delle dismissioni in vista di domenica 26 ottobre. In questi giorni, l’istituto toscano pare essere vicino a vendere Consum.it, società di credito al consumo del gruppo.

Le caratteristiche del Mutuo Benvenuto del Monte dei Paschi di Siena

 Se in questo momento state pensando di acquistare una prima casa, potete approfittare della nuova offerta messa in campo da Monte dei Paschi di Siena che offre condizioni decisamente agevolate ai nuovi clienti della banche che desiderano acquistare una prima casa o ristrutturare quella che già possiedono. 

Entro il 2014 online la nuova banca digitale Widiba del gruppo MPS

 Stanno continuando anche nel corso di questi mesi i lavori per la creazione della nuova banca online Widiba, la piattaforma di internet banking del Monte dei Paschi di Siena. Il gruppo senese sta infatti lanciando sul mercato un progetto del tutto innovativo, una banca in cui i prodotti finanziari sono stati sviluppati insieme gli utilizzatori finali. I prodotti finanziaria i clienti troveranno a disposizione in questa banca sono stati infatti sviluppati da una community di utenti attraverso i social network, come i canali Facebook e Twitter.

I Consiglieri di Mps, invitati alle dimissioni

La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha inviato una lettera ai quattro consiglieri per indurli, anche con l’erogazione di una ricompensa economica, a dimettersi dal board di banca Mps.

Mps, Ubs detiene ancora quote di partecipazione

 Mps, Ubs continua a fare trading sul titolo Ubs su Banca Monte dei Paschi. Il  14 agosto dalle comunicazioni arrivate dalla Consob sulle partecipazioni importanti era venuto fuori che Ubs Ag aveva diminuito la propria partecipazione in Mps portandola dal 2,617% che deteneva alla data dell’11 luglio al 2,15%. Ad oggi dalle stesse comunicazioni è venuto fuori che è salita nel capitale di Rocca Salimbeni dal 2,15% al 2,697%.

La Consob ha comminato 4 mln di multa ai vertici Mps

 Dopo aver dovuto rimborsare più di 3 miliardi di Monti Bond, immagine di una grande rottura con il recente passato, le disavventure del Monte dei Paschi tornano a far parlare nuovamente di sè. Accade in quanto la Consob ha deciso di sanzionare gli ex vertici della banca più antica del mondo per più di 4,3 milioni di euro.

La Cina e Blackrock puntano sull’Italia

 Continua a crescere l’interesse degli investitori esteri verso le grandi società italiane quotate in Borsa, anche in concomitanza con la recente espressione di JP Morgan Chase a favore del debito pubblico d’Italia (e Spagna) i cui tassi potrebbero prevedibilmente scendere di ulteriori 25-30 punti base.

In questo quadro si inserisce una nota emessa dalla Consob circa la partecipazione della People’s Bank of China  al capitale di Eni ed Enel, società controllate dalla mano pubblica. Più in dettaglio la banca centrale cinese detiene il 2,102% del capitale della società petrolifera  ed il 2,071% di quello della società elettrica.

 

Cina, un rallentamento economico previsto

 

Benché le partecipazioni cinesi siano  minoritarie rispetto alle quote in mano ai soci di controllo dei due enti energetici, esse rappresentano tuttavia un  investimento superiore ai 2 miliardi di euro. È questo infatti il valore complessivo in Borsa del 2,102% di Eni (circa 1,36 miliardi) e del 2,071 di Enel (circa 785 milioni).

La partecipazione cinese da 2,1 miliardi in Eni ed Enel fa coppia con  il recente investimento nel Monte dei Paschi di Siena da parte di Blackrock, il colosso statunitense del risparmio gestito: il fondo americano, con l’acquisizione del  5,67%  è diventato il secondo azionista della terza banca italiana, dietro alla Fondazione MPS che detiene ancora il 15,07% del capitale e davanti ad Axa che ha poco meno del 4 per cento.

Con questo investimento le partecipazioni nel mercato italiano delle  varie società facenti capo a Blackrock   superano la soglia dei 20 miliardi di euro: Blackrock  è  infatti uno tra i primi azionisti istituzionali anche di Intesa SanPaolo, Unicredit, Telecom Italia, Azimut, Atlantia e altre blue chip.

La Mansi spiega l’aumento di capitale di Mps a maggio e invita Profumo a non dimettersi

 Il caso del Monte dei Paschi di Siena è sempre al centro dell’attenzione delle trame finanziarie e dell’Europa. L’Ue sembra spazientirsi in attesa del rimborso dei Monti Bond da parte della Banca allo Stato. Intanto, continua il confronto tra la banca e la Fondazione per le strategie future, tra aumento di capitale e ristrutturazione.
La Presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi ha ottenuto che l’aumento di capitale da 3 miliardi si sposti a maggio. La banca Mps con il suo presidente Alessandro Profumo puntava invece ad un aumento di capitale già da gennaio. La Mansi deve dimostrare di avere avuto ragione e intanto invita il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola a non dare le dimissioni.
Antonella Mansi, stimolata sulla posizione presa, ha affermato: “permangono un forte pregiudizio e uno scarso approfondimento delle nostre posizioni. Io ritengo che il nostro percorso sia stato lineare e corretto. L’anomalia è del passato. Noi abbiamo fatto quello che un qualunque buon amministratore ha il dovere di fare. E le dico che se l’ente avesse voluto vincolare in maniera miope il destino della banca, avrebbe semplicemente potuto votare contro l’aumento di capitale. Invece la fondazione si è presentata con una proposta alternativa approvata dall’82% dei soci”.
Sulla reazione dei mercati finanziari rispetto al fatto di spostare l’aumento di capitale, la presidente della Fondazione Mps ha detto: “Chiaramente questa continua perturbazione mediatica non fa bene all’istituto. Sono stati anche dati messaggi del tutto catastrofistici che non hanno una solida base. Bisogna invece ragionare a mente fredda e comprendere innanzitutto che la cosa più importante è che l’aumento di capitale sia stato approvato e che questo è un forte sostegno alla validità del piano di ristrutturazione, di cui non è stata toccata una virgola se non un posticipo di pochi mesi”.
Sulla possibilità che la Fondazione rimanga azionista della banca ha affermato: “Se posso esprimere un auspicio, è che nell’azionariato ci sia una rappresentanza della fondazione, sia pure ridotta, anche se non è per nulla scontato. Io spero che ci sia perché questo potrà essere l’unico legame con il territorio”.

Le preoccupazioni della Fondazione del Mps

 Una delle banche che gioca un ruolo primario nell’economia del paese è senza alcun dubbio l’Istituto di Credito di Siena. La Fondazione del Mps ha redatto una relazione per l’importante assemblea prevista per la fine del mese di dicembre.

I titoli in movimento a Piazza Affari

 La Borsa di Milano ha aperto con un rialzo la sessione di oggi in linea con le altre Borse europee. Un rialzo moderato per Piazza Affari e per le Borse europee per la situazione di calma che viene dagli Stati Uniti, con Wall Street chiusa per il Thanksgiving Day. Tra i titoli interessati da notizie in grado di influenzarli nel rendimento ci sono i seguenti.

Moncler inizia l’offerta pubblica e sarà in Borsa da metà dicembre

Mps. Ieri la Commissione Europea ha dato l’autorizzazione al piano di ristrutturazione della banca e quindi ha stabilito che gli aiuti di Stato sono in linea con le norme UE. Il titolo è così in rialzo dopo diversi giorni di caduta consistente. L’aumento di capitale di 3 miliardi approvato dal cda ha trovato il parere contrario della fondazione che ha però detto di appoggiare il piano di rilancio della banca.

L’indice del clima di fiducia delle imprese in crescita a novembre

Generali. Le dichiarazioni di ieri del ceo Mario Greco potrebbero influenzare il titolo. Greco ha affermato che il settore assicurativo va verso il consolidamento e che Generali si può proporre come soggetto aggregante. Greco ha anche criticato S&P per la possibilità di una declassamento del rating di generali. Generali è in rilancio, ha migliorato i target sui costi e aumentato la politica di dividendi crescenti.

Bpm. Secondo il Sole 24 Ore, Bankitalia avrebbe fatto dei rilievi che riguardano alcune operazioni di Bpm su strumenti ibridi. La notizia potrebbe influenzare l’andamento del titolo.

Eni. L’Ad Scaroni ha affermato che la crisi in Libia non influirà su Eni, che sta cercando altre posizioni nel sud est asiatico. Eni ha firmato poi una Production Sharing con il governo ucraino per l’esplorazione di un’area.