E’ notorio che la violazione del codice stradale implichi determinate sanzioni. Sanzioni disciplinari che, naturalmente, devono essere pagate. Alcune volte, tuttavia, le multe possono essere considerate ingiuste per via di alcuni vizi presenti all’interno della loro formulazione o per delle condizioni che non corrispondono perfettamente a fatti realmente accaduti.
In questo caso appare opportuno comprendere in che maniera è possibile contestare una multa. Ecco quali sono i passaggi da seguire per avviare una procedura di contestazione.
Una multa, il più delle volte, si configura come una “sorpresa” inaspettata che si trova nella propria buca delle lettere. Appena la si legge, si cerca di ricordare il momento esatto in cui si è commessa l’infrazione. Si prova a far mente locale per comprendere cosa si stava facendo, dove ci si trovava, perché ci si trovava lì. Molte volte capita che in realtà, la multa ricevuta non sia veritiera o non sia giusta.
Informazioni e dati riportati sulla multa
Le prime cose che vanno controllate quando si riceve questa spiacevole sanzione amministrativa, sono le informazioni e i dati riportati su di essa. Questi ultimi devono essere formalmente corretti e precisi, dal momento che un minimo errore potrebbe implicare l’effettivo annullamento della sanzione. Inoltre la multa non deve essere ricevuta oltre i novanta giorni a partre dal giorno della sua emissione, altrimenti anche questa sarebbe una causa lecita per formalizzare l’avvio del ricorso.
Avvio della procedura di ricorso
Quando si decide di avviare la procedura di ricorso, è possibile decidere se rivolgersi al Prefetto o al Giudice di Pace. Il ricorso può essere avviato entro i successivi sessanta giorni dal momento della ricezione della multa ed è opportuno tenere in considerazione questo termine massimo.
Documenti da presentare
Se si decide di operare il ricorso presso il Prefetto, bisognerà presentare la domanda in carta semplice, la copia del verbale di accertamento e tutta la documentazione utile. La documentazione può essere consegnata a mano oppure mediante una raccomandata con ricevuta di ritorno al Comando di Polizia Municipale o alla Prefettura del capoluogo di provincia d’interesse. Quando si inizia tale procedura, dal momento che passerà del tempo per sapere l’esito del ricorso, occorrà chiedere espressamente la sospensione del provvedimento. Se cosi non dovesse essere, le tempistiche delle scadenze per il pagamento non verranno sospese e si potrebbe incorrere in una multa più elevata.
Valutazione del ricorso da parte del prefetto
Nel momento in cui il Prefetto si troverà il ricorso dinanzi ai propri occhi e lo valuterà nei minimi dettagli, esso verrà respinto nel caso in cui sarà emessa un’ordinanza di pagamento che equivale al doppio della multa contestata.
Ricorso accettato: le condizoni
Il ricorso verrà accettato se entro i successivi 210 o 180 giorni non verrà emessa nessuna ordinanza di pagamento.
Avvio della procedura di ricorso presso il Giudice di Pace
Se si decide di operare il ricorso presso il Giudice di Pace ci si dovrà recare presso la Sede territoriale competente in base al luogo in cui è stata commessa la violazione del codice della strada. Anche in questo caso, così come avviene per il Prefetto, dovrà essere presentata la domanda, la copia del verbale e la documentazione attinente a mano, mediante una raccomandata oppure online nella sezione apposita del tribunale.
Diversamente dal Prefetto, qualora il ricorso non dovesse essere accettato, in questo caso potrà essere formulato un ulteriore appello ma sarà necessario rivolgersi ad un avvocato.
Inoltre il ricorso al Giudice di Pace provocherà il pagamento di trentasette euro e sarò richiesta la presenza della persona che presenta la domanda durante l’udienza decisiva per la contestazione della multa.