I sindacati contro il decreto sui precari della Pubblica Amministrazione

 Nulla di fatto, venerdì scorso, in occasione del Consiglio dei Ministri, in merito al decreto salva – precari, il provvedimento cui spetterebbe il compito di trovare una soluzione per i 150 mila lavoratori precari della Pubblica Amministrazione che ancora sono in attesa di forme di stabilizzazione definitiva. 

Quasi pronto il decreto sulla Pubblica Amministrazione

 Nella giornata di oggi, 23 agosto, il Consiglio dei Ministri esaminerà, tra le altre cose, anche il testo del decreto contenente tutte le misure relative alla Pubblica Amministrazione, sulle quali già sono fioccate alcune polemiche. Stando alle prime indiscrezioni, la bozza del decreto dovrebbe contenere all’ incirca 10 articoli all’ interno dei quali sono compresi i seguenti provvedimenti:

Un piano da 280 mila posti di lavoro per l’edilizia

 Per l’ edilizia, uno dei settori economici italiani più colpiti dai rovesci della crisi, potrebbero aprirsi nuove opportunità di occupazione. Uno studio realizzato dalla Confederazione Nazionale degli Artigiani in collaborazione con Cresme ha infatti elaborato un piano che potrebbe apportare ben due vantaggi:

  • creare nuovi posti di lavoro – 280 mila – nel settore edile
  • utilizzare le risorse già stanziati ma ancora non utilizzati, che giacciono dispersi tra i vari enti locali e i fondi statali.

Poche stabilizzazioni e molti tagli nella Pubblica Amministrazione

 Sarà presentato al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo, 23 agosto, la bozza del decreto legge che il ministro della Funzione pubblica Giampiero D’Alia ha preparato per risolvere le questioni ancora in sospeso relative all’ organico della Pubblica Amministrazione. 

In calo le assunzioni di giovani sotto i 30 anni

 Il mondo dei giovani sembra essere destinato ad allontanarsi ancora di più da quello del lavoro. E’ questo, infatti, che prevedono i dati di una indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, secondo i quali nei prossimi mesi del 2013 il numero degli occupati italiani con una età inferiore ai 30 anni sarà destinato a calare ancora. 

PA – 150 mila precari a rischio di rinnovo entro fine anno

 Sono circa 150 mila i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione che rischiano di rimanere a casa entro la fine del 2013. Pur occupandosi di servizi essenziali per i cittadini, infatti, questi a questi lavoratori non hanno forme di contratto in grado di assicurare loro la permanenza all’ interno dell’ organico. 

L’ecobonus rilancia il settore edile

 Nel mese di giugno scorso il Governo Letta ha varato, in uno dei suoi primi provvedimenti, una nuova ondata di incentivi per le ristrutturazioni edilizie. E’ il cosiddetto ecobonus, i cui effetti sull’ economia reale sono oggi per la prima volta in fase di. Confartigianato ha ad esempio rilevato che il numero degli occupati del settore edile è tornato a risalire. 

Meno lavoratori laureati in Italia che nel resto d’Europa

 Il Rapporto Unioncamere 2013 ha scattato una istantanea del mondo del lavoro europeo rilevando il numero delle persone occupate con il più alto grado di istruzione nei diversi Paesi d’Europa. Dalla statistica è però risultato che i lavoratori laureati italiani sono decisamente inferiori a quelli delle altre nazioni.

Cala la disoccupazione e l’economia americana decolla

 Dalla parte opposta dell’ oceano arrivano segnali positivi per l’ economia americana. Nell’ ultima settimana, infatti, le richieste relative ai sussidi di disoccupazione sono calate a quota 320 mila, con un decremento di 15 mila unità. Il livello di disoccupazione, quindi, negli Stati Uniti sembra per la prima volta essere tornato ai livelli del periodo precedente alla crisi, in cui era stato possibile registrare valori simili.

Doppio lavoro per i tedeschi a causa della crisi

 La crisi e la recessione economica prima o poi colpiscono, in maniera indiscriminata, tutti i Paesi europei. Anche quelli per lungo tempo dati come più solidi e inattaccabili. Stiamo parlando, nel caso specifico, della Germania, da tempo ritenuta, anche per i valori di crescita che è riuscita nel tempo a conservare, la più salda e sana economia dell’ Unione Europea.