PIL in frenata e poco lavoro per la Grecia

 La Grecia è pronta per tornare sullo scacchiere finanziario internazionale ma è anche vero che non ha ancora messo a posto i conti. In questo momento si parla molto della situazione del PIL e dell’occupazione.

Cresce ancora la disoccupazione in Grecia

Siamo di fronte al terzo trimestre consecutivo in cui la Grecia deve fare i conti con un crollo del prodotto interno lordo. Il premier Samaras è convinto che comunque siamo alla vigilia di un cambiamento e tutte le speranze sono riposte nel settore turistico che per via dei prezzi molto bassi, dovrebbe essere alla base del boom di Atene.

Schäuble vuole aiutare ancora Atene

Allo stesso tempo, però, non si deve pensare che l’andamento positivo del mercato turistico sia in grado di incidere su tutti i settori dell’economia europea visto che il tasso di disoccupazione, almeno stando alle ultime analisi, è a livelli molto alti. Siamo di fronte ad un nuovo record.

Per la ristrutturazione del debito, quindi, si deve aspettare ancora qualche mese e la situazione, nel lasso temporale considerato, potrebbe addirittura peggiorare visto che a settembre si vota in Germania e le direttive tedesche in Europa sono fondamentali per la stabilità finanziaria di Atene.

Tanto per dare qualche numero ricordiamo che nel secondo trimestre del 2013 il PIL greco è calato del 4,6 per cento migliorando rispetto alla precedente flessione del 5,6 per cento.

 

Le modifiche apportate ai contratti atipici dal Decreto del Fare

 Con la pubblicazione della legge di conversione del Decreto del Fare, sono state introdotte delle interessanti novità per i contratti atipici, intendendo con questo termine tutti quei contratti di diversa natura che prevedono una collaborazione definita nel tempo a titolo subordinato.

Le novità introdotte dal Decreto del Fare e le varie modifiche apportate al testo in fase di redazione della legge di conversione, mirano a tutelare i giovani e i meno giovani che si trovano esclusi o in posizioni marginali del mondo del lavoro, soprattutto attraverso lo strumento degli incentivi all’assunzione.

Le agevolazioni all’assunzione dei precari del Decreto del Fare

Tra le agevolazioni presenti nel Decreto del Fare ci sono il regime agevolato per il pagamento dei contributi per apprendisti in mobilità, le agevolazioni per l’assunzione di giovani disoccupati, quelle per le l’assunzione di donne disoccupate over 50.

Per ottenere i requisiti le assunzioni, anche quelle dei giovani disoccupati, dovranno avvenire entro e non oltre il 30 giugno 2013.

Il Governo ha anche rimesso mano ai contratti flessibili. Molte le novità in questo campo, che comprendono delle agevolazioni alle imprese che assumono gli associati in partecipazione, la proroga del rapporto acausale fino a 12 mesi.

Da segnalare, inoltre, che la legge di conversione del Decreto del Fare prevede anche l’esenzione dall’obbligo di rispettare un tetto massimo di 400 giornate lavorative presso lo stesso datore di lavoro nell’arco di un triennio per i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.

Disoccupati italiani sempre oltre il 12%

 Non accenna a diminuire il numero dei disoccupati italiani, che per il terzo mese consecutivo, a giugno 2013, rimane fisso oltre il 12%. Non risolleva affatto la situazione, del resto, il calo quasi impercettibile dello 0,1 che si è potuto registrare a confronto con il mese di maggio 2013. 

Il Senato approva il Decreto Lavoro

 Con 203 voti a favore, 35 voti contrari e 32 astenuti il Senato ha approvato l’ atteso Decreto Lavoro, che quindi ora passerà alla Camera in seconda lettura. 

Confermato il dl lavoro

 Il decreto lavoro, adesso, ha finalmente ottenuto il placet del Senato e allo stesso tempo i nostri politici hanno deciso di sbloccare circa 20-25 miliardi di euro per coprire tutti i debiti delle Pubbliche Amministrazioni.

Il mondo del lavoro non è soltanto un problema da affrontare con le parti sociali, secondo molti politici, italiani ed europei, è la chiave di svolta per l’economia europea e nazionale. In questo momento le scelte effettuate sono state relative alla predisposizione di incentivi per favorire l’assunzione di giovani.

Le modifiche del Decreto Lavoro al testo del dl sulle Srls

Se ripartisse il mondo del lavoro non ci sarebbe nemmeno bisogno di aumentare di un punto percentuale l’imposta sul valore aggiunto, il cui rialzo, al momento, è stato posticipato. In più sempre nel decreto che ha preso le mosse da Palazzo Madama, sembra sia stato definito lo stop alle pubblicità riferite alle sigarette elettroniche.

Le novità del Decreto del Lavoro per l’acausalità dei contratti a termine

Il PD, da parte sua, ha provato a scagliare una freccia a favore delle imprese creditrici delle Pubbliche Amministrazioni ed è riuscito a spuntarla. Il dl in questione, infatti, prevede lo stanziamento di nuove risorse economiche utili a quietanzare i pagamenti delle PA alle imprese creditrici, attraverso la garanzia dello Stato.

Le misure sono state considerate molto interessanti e potenzialmente utili a dare il via a nuovi investimenti. Il Dl è stato approvato con 203 voti favorevoli, 35 voti negativi e 32 astenuti.

Assunzioni part-time per 25 operatori call center a Napoli

 Sorgono nuove opportunità di impiego per venticinque operatori call center part time a Napoli. Sono previste assunzioni a progetto, con retribuzione mensile di 320 Euro più provvigioni.

La Divisione Specializzata Contact Center dell’Agenzia per il Lavoro Articolo1 è alla ricerca, per conto di un’importante azienda cliente leader nei servizi di teleselling e telemarketing con sede a Napoli e Caserta, di venticinque operatori call center outbound da inserire con orario part time organizzato su turni. I candidati selezionati dovranno gestire il processo di promozione e vendita di servizi di telefonia nel mercato business sino alla conclusione della trattativa contrattuale, e saranno retribuiti con un compenso fisso mensile di 320 euro lordi e provvigioni sui risultati ottenuti.

Le risorse saranno inserite in una realtà giovane e dinamica, capace di offrire formazione continua e valorizzare le risorse umane. gli interessati all’opportunità di lavoro per Operatori Call Center a Napoli possono valutare le ricerche Articolo1 in corso.

Requisiti
Diploma di scuola media superiore, ottime capacità relazionali e di negoziazione e disponibilità immediata (si specifica che ci sarà la chiusura aziendale le prime tre settimane di agosto). Gradita, ma non indispensabile, una pregressa esperienza in attività di vendita (diretta e/o telefonica) o in attività a contatto con il pubblico.
Orario di lavoro: part-time, dal lunedì al venerdì, su due turni a scelta in orario 9.30 – 14.30 o 15.00 – 19.00.

Offerta

Inserimento diretto in azienda con contratto a progetto, con fisso mensile di 320 Euro lordi più provvigioni sul venduto.
Sedi di lavoro: Napoli, Caserta

Come candidarsi all’offerta
Coloro i quali desiderano candidarsi all’offerta di lavoro Articolo1 per 25 Operatori Call Center part time a Napoli possono inviare il proprio curriculum vitae, con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali (d.lgs 196/2003), via mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Le professioni più richieste entro il 2015

 Quella dell’Isfol (Istituto per lo sviluppo e la formazione professionale dei lavoratori) sembra una previsione molto più rosea di quelle che si sentono ultimamente sul mondo del lavoro.

► I 10 lavori più pagati del futuro

Un mondo del lavoro immobile che non dà spazio ai giovani con ben poche distinzioni di livello di istruzione e di esperienza. Ma, secondo l’Isfol questa situazione è destinata a sbloccarsi da qui al 2015, anno in cui si vedrà finalmente la luce in fondo al tunnel.

L’Isfol prevede almeno 800 mila nuove assunzioni, prevalentemente orientate verso i due estremi del livello di istruzione: si richiederanno lavoratori altamente specializzati e quelli con qualifiche medio basse, piuttosto che professioni relative alla fascia media di istruzione.

Le professioni più richieste entro il 2015

Tra le professioni che richiedono un alto grado di specializzazione, l’Isfol prevede che le più richieste saranno:

Ingegneri;

Professionisti dell’educazione, dell’istruzione e della formazione;

Tecnici della chimica e della fisica;

Esperti nel settore sanitario;

Tecnici assicurativi e finanziari.

► Le otto professioni dove trovare lavoro

Mentre nella fascia medio bassa di istruzione si distingueranno per numero di richieste di lavoratori

Operai;

Artigiani;

Servizi di pulizia non qualificati;

Ristoratori;

Servizi turistici non qualificati.

Le professioni meno richieste entro il 2015

Come anticipato, a soffrire dello stallo del mondo del lavoro, anche dopo il 2015, quando secondo l’Istituto, le condizioni di occupazione torneranno alla stabilità, ci saranno le professioni che si trovano nel mezzo, a metà tra le professioni altamente qualificate e i lavori più ‘umili’:

Addetti macchine produzione e lavorazione minerali e metalli;

Artigiani del cuoio, della pelle e delle calzature;

Allevatori;

Operai industria tessile;

Tecnici dei laboratori fotografici;

Gestori stock;

Dirigenti.

Nessun obbligo di iscrizione all’Inps per lavoro famigliare

 Anche per il lavoro nell’azienda di famiglia è prevista una distinzione tra lavoro occasionale e lavoro continuativo, distinzione necessaria per dettare il relativo obbligo all’iscrizione di una posizione previdenziale presso l’Inps.

Con la Circolare 10478 del Ministero del Lavoro sono stati chiariti i parametri di distinzione per le collaborazioni familiari nei settori dell’artigianato, dell‘agricoltura e del commercio.

In questi ambiti l’iscrizione all’Inps non è necessaria se si tratta di una collaborazione occasionale e a titolo gratuito, ma solo se prestata da due precise categorie di lavoratori: i pensionati, che, in base alla circolare si caratterizzano per una scarsa tendenza a impegnarsi in una attività abituali, e i lavoratori che prestano già opera in un’altra azienda a tempo pieno, impossibilitato per la scarsità di tempo a disposizione ad impegnarsi sistematicamente in un’altra attività lavorativa.

Per queste due tipologie di lavoratori che prestino servizio occasionalmente e a titolo gratuito presso l’attività di famiglia nei settori dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura, non sussiste l’obbligo di iscrizione alla relativa gestione dell’Inps.

Per tutte le altre tipologie vale la regola generale: non è necessario iscriversi all’Inps per la collaborazione nell’azienda famigliare se la prestazione è prestata per meno di 90 giorni in un anno, frazionabili in 720 ore.

Per Confindustria la recessione si sta attenuando

 Per gli analisti del Centro Studi di Confindustria le previsioni per il prossimo futuro non sono totalmente nere. Esistono infatti dei timidi segnali che fanno sperare che la recessione economica subisca presto una attenuazione. Questi sono rappresentati, in primo luogo, dall’ aumento degli ordini e delle esportazioni e dal blocco della contrazione della produzione industriale.

Il datore di lavoro e l’ erogazione del TFR

 Il Trattamento di Fine Rapporto o TFR, più comunemente chiamato anche liquidazione, è la somma che ogni datore di lavoro è tenuto a versare ai propri lavoratori dipendenti al termine del rapporto di lavoro stesso, indipendentemente dalla causa che ha motivato la conclusione della collaborazione.