Decreto Ministeriale sugli Incentivi INPS del 17/10/2012

 Il 17 ottobre 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 243 il Decreto del Interministeriale del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze – sull’ istituzione del Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell’incremento in termini quantitativi e qualitativi dell’occupazione giovanile e delle donne, il quale ha appunto istituito l’ esistenza di un fondo che ammonta a oltre 230 mila euro per l’ erogazione di incentivi straordinari destinati alla stabilizzazione lavorativa di giovani con una età fino a 29 anni e di donne di qualsiasi età.

Decontribuzione e riforma della Legge Fornero

 L’Italia ha intenzione di recuperare terreno e credibilità a livello internazionale per questo, dopo aver scelto un premier, esponente della compagine di centro sinistra, si appresta a fare le riforme strutturali necessarie al paese. E non parliamo certo della sospensione del pagamento della prima rata dell’IMU perché, in effetti, pur avendo fatto tirare un sospiro di sollievo alle famiglie, non ha contribuito alla rimessa in ordine dei conti dello Stato.

I giovani credono nel lavoro in Italia

Il pacchetto lavoro, quello sì che è da considerare il grimaldello della ripresa. Abbiamo già visto Cosa ha pensato Letta per i giovani disoccupatiper coloro che non hanno ancora compiuto 30 anni ma se volessimo riassumere in due parole la proposta del governo dovremmo parlare di decontribuzione e di riforma della Legge Fornero. 

Per quanto riguarda la decontribuzione si fa riferimento agli sgravi previsti per le aziende che assumono giovani. In via sperimentale e nel documento in bozza, è previsto un aiuto di 650 euro per ogni lavoratore impiegato dall’azienda. Ci saranno però dei soldi anche per rifinanziare la social card, per aumentare i tirocini al Sud e per iniziare un’attività di stampo imprenditoriale.

Se invece si parla della riforma Fornero, sembra che si voglia tornare al limite di 10 giorni d’intervallo tra un contratto a termine un altro, al potenziamento della formazione tramite l’apprendistato e alla modifica dei contratti a chiamata.

Cosa ha pensato Letta per i giovani disoccupati

 L’Italia non ha soltanto bisogno di un governo di unità nazionale, di un patto per la crescita e via dicendo ma ha bisogno che la stabilità politica si traduca in riforme, in interventi strutturali per risollevare l’economia del paese. Senz’altro la scelta d’insistere sul mercato del lavoro dovrebbe premiare l’Italia.

La CIG in deroga non ancora finanziata

Il governo Letta, infatti, ha già dato il via ad una serie di misure per l’occupazione giovanile che già domani dovrebbero essere discusse nel Consiglio dei Ministri. I soldi a disposizione non sono tantissimi, visto che è stato pensato di mettere sul piatto della bilancia soltanto un miliardo di euro.

I giovani credono nel lavoro in Italia

Il fondo in questione, comunque, sarà sufficiente per alleggerire il peso della ripresa economica. Sul paese, infatti, gravano già i costi della cassa integrazione, l’immobilità delle aziende che assumono sempre meno personale, laddove non hanno provveduto alla razionalizzazione del personale e la persistenza dei salari molto bassi.

L’obiettivo, in termini pratici, è sfruttare questo “tesoro” per creare immediatamente 70 mila posti di lavoro per i giovani ed in particolare per coloro che non hanno ancora compiuto 30 anni. Ci saranno dunque 500 milioni di euro per defiscalizzare l’assunzione dei giovani, più 100 milioni di euro per finanziare l’autoimprenditorialità, più 200 milioni per chi offrirà stage e tirocini e infine 25 milioni di euro per le nuove cooperative formate da giovani e attive nei settori dei beni culturali e dei servizi alla persona.

Guida al Decreto Occupazione

 Nella giornata di ieri, 26 giugno 2013, il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto Decreto Lavoro o Decreto Occupazione, il decreto legge all’ interno del quale sono compresi i primi provvedimenti che il Governo Letta ha deciso di introdurre per rilanciare il mercato del lavoro italiano, promuovere l’ occupazione, soprattutto quella giovanile, e sostenere così le famiglie in difficoltà.

Limiti e esclusioni relativi all’ apprendistato 2013

 Il Decreto Legislativo 167/2011 (Testo Unico dell’ Apprendistato), la Legge n. 183/2011 (Legge di Stabilità 2012) e la Legge n. 92/2012 (Riforma Fornero o riforma del mercato del lavoro) hanno profondamente modificato e aggiornato, tra il 2011 e il 2012, i termini del contratto di apprendistato.

Nozione e disciplina generale dell’ apprendistato 2013

 In questo post forniremo alcune informazioni di base in merito alla nozione, alla disciplina generale, al quadro normativo di riferimento e alle finalità’  relative all’ apprendistato, così come è stato riformato nel corso del 2011 – 2012 ed è stato poi recepito anche dalla Circolare INAIL n. 27 del 23 maggio 2013, che ha fissato i punti salienti dell’ aggiornamento della materia giuridica.

Il contenuto della circolare INAIL n. 27 del 24 maggio 2013

 Il 2012 è stato un anno cruciale per l’ istituto giuridico dell’ Apprendistato all’ interno del quadro normativo di riferimento del mercato del lavoro italiano. Attraverso una serie di testi normativi, infatti, tra cui il Decreto Legislativo n. 167/2011 (Testo Unico dell’ Apprendistato), la Legge n. 183/2011 (Legge di Stabilità 2012) e la Legge n. 92/2012 (Riforma del Lavoro o Riforma Fornero) si è avuto un aggiornamento generale della materia.

Disoccupazione giù di due punti grazie al piano lavoro

 Non ha dubbi il Ministro del Lavoro e del Welfare Enrico Giovannini sui possibili effetti benefici che le misure varate ieri attraverso il nuovo piano lavoro approntato dal Governo potranno arrecare all’ occupazione italiana.

Circolare INAIL su disciplina e regime contributivo dell’apprendistato

 La Circolare INAIL n. 27 emessa lo scorso 24 maggio 2013 chiarisce i termini di legge relativi alla disciplina generale e al regime contributivo dell’ apprendistato.

I testi normativi contenuti all’ interno del Decreto Legislativo n. 167/2011 (Testo Unico dell’ Apprendistato), della Legge n. 183/2011 (Legge di Stabilità 2012) e della Legge n. 92/2012 (Riforma del Lavoro o Riforma Fornero) hanno infatti precedentemente introdotto una serie di importanti novità legislative in tema di mercato del lavoro.

> Vademecum Riforma Lavoro – Il Contratto Di Apprendistato e Contratto Di Associazione In Partecipazione

In questo contesto rinnovato, dunque, lo scopo della circolare 27/2013 dell’ INAIL è quello di fornire un aggiornamento generale sulla materia giuridica dell’ Apprendistato e di palesare i criteri di erogazione delle prestazioni di competenza dell’ INAIL stesso.

Apprendistato

La circolare INAIL, infatti, principalmente indirizzata alle strutture territoriali, fornisce soprattutto chiarimenti in materia di regime contributivo del contratto di apprendistato, fornendo, nel contempo, un quadro normativo aggiornato della materia.

Una delle novità di maggiore interesse di cui la circolare INAIL si occupa e che in altri post vedremo meglio nel dettaglio, è quella introdotta dalla Legge di Stabilità 2012, che per i contratti di apprendistato stipulati dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 prevede l’applicazione di uno sgravio contributivo del 100% per le aziende che hanno alle dipendenze fino a nove lavoratori limitato ai primi tre anni del contratto.