I pannelli solari sono l’energia del futuro? Sono sempre di più i meccanismi ad energia solare installati sui tetti delle case. In un futuro neanche così lontano (ovvero durante i prossimi 25 anni) il 22% della domanda elettrica in Europa – e il 13 per cento nel mondo – sarà soddisfatta dai piccoli impianti di autoproduzione sui tetti delle abitazioni.
pannelli solari
La Cina contro i dazi europei sui pannelli solari
Il prossimo 5 Giugno la Commissione Europea approverà in via provvisoria l’ imposizione di forti dazi sui pannelli solari di importazione cinese – che faranno lievitare i loro prezzi dal 35 al 47% – reagendo in questo modo ad una specifica richiesta dei produttori europei danneggiati dalla sregolata concorrenza delle imprese del sol levante.
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Ma la produzione dei pannelli solari, per la Cina, è un business che vale almeno 20 miliardi di fatturato e circa 400 mila posti di lavoro: era quindi immaginabile che i produttori cinesi non avrebbero accettato di buon grado le penalizzanti contromisure europee.
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Cosi la Cina si è recentemente gettata in una febbrile attività diplomatica, sguinzagliando per il Vecchio Continente i suoi uomini migliori: il ministro del commercio estero Gao Hucheng, il viceministro Zhong Shan, nonché il premier Li Keqiang, che dopo una visita ufficiale in Svizzera sono ora all’ opera in Germania.
Lo scopo della delegazione cinese è infatti quello di fare pressione sulla nazione tedesca al fine di evitare che il fatturato del settore dei pannelli solari venga in poco tempo dimezzato, così come è successo in passato per il settore delle ceramiche made in China.
Nei prossimi giorni si saprà dunque l’ esito delle trattative, ma alla Cina già arridono ottimistiche previsioni.
Dazi UE sui pannelli solari cinesi
La Commissione europea ha finalmente reso ufficiale l’ introduzione di forti dazi sui pannelli solari di importazione cinese che era stata anticipata durante i mesi scorsi.
Il provvedimento è infatti il risultato di ben 8 mesi di indagini che hanno fatto seguito all’ apertura di uno specifico provvedimento europeo volto a contrastare lo sfrenato dumping esercitato dai produttori orientali.
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Il mercato europeo, dunque, d’ ora in avanti sarà riequilibrato, per volontà di Bruxelles, attraverso l’ imposizione di un onere medio aggiuntivo che sarà pari dal 35% al 47% del prezzo finale dei prodotti, in base al grado di collaborazione che gli stessi produttori cinesi offriranno in sede di controllo.
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La nuova misura per il momento entrerà in vigore il prossimo 5 giugno in via provvisoria, per poi arrivare ad una risoluzione definitiva nel mese di dicembre 2013, quando anche il Consiglio europeo sarà chiamato ad esprimersi sulla questione.
Il provvedimento della Commissione europea in realtà viene incontro ad una specifica richiesta dei produttori dell’ Eurozona, che da tempo accusavano i produttori cinesi di aver imposto un abbassamento dei prezzi tale non riuscire più coprire neanche i costi di produzione.
Sono state comunque immediate anche le reazioni da parte delle lobby che intrattengono interessi nella produzioni dei pannelli.