Scende il numero delle Partite Iva tanto che nel mese di maggio ne sono state aperte 43.643, il 6,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2013. Sono i dati che emergono dal rapporto del Tesoro secondo cui la distribuzione per natura giuridica pone in evidenza che il 73,3% delle nuove aperture è inerente alle persone fisiche, il 19,9% alle società di capitali, il 6% alle società di persone, mentre la quota dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” rappresenta solo lo 0,8% del totale.
Partita Iva
In calo le Partite Iva nel 2013
Sono diminuite le partite Iva tra quelle che sono state aperte nel 2013 in confronto all’anno precedente. Ma dicembre ha messo in evidenza una leggera inversione di tendenza. Nello specifico, nel 2013 sono state aperte circa 527 mila nuove partite Iva.
Se rapportate al 2012 si tiene in evidenza un leggero decremento (-4,4%). I dati provengono direttamente dal Mef. Il dicastero di via XX settembre ha reso noto che nel 2013 era iniziato in maniera negativa: nei primi tre mesi (in confronto al 2012) sono stati fatti registrare cali sempre più elevati: -3% a gennaio, -9% a febbraio fino al -17% a marzo. Successivamente un piccolo, ma oscillante, balzo in avanti, tra incremento e riduzione.
In Italia in calo le nuove Partita Iva
Nello scorso mese di novembre in Italia sono state aperte 32.927 nuove partite Iva, con una diminuzione dell’8,5 rispetto allo stesso mese del 2012.
Secondo questi dati, emessi dall’Osservatorio del Ministero dell’Economia, quasi il 50% delle aperture è attribuibile alla fascia di giovani fino a 35 anni, mentre un terzo è dovuta alla classe di età compresa fra i 36 ed i 50 anni.
► Sempre meno numerosi i mutui concessi ai titolari di Partita Iva
La suddivisione in base alla natura giuridica delle iscrizioni rivela un calo numerico per quanto concerne le persone fisiche (che sono pari 69,1% del totale), un aumento delle società di capitali (con una quota del 23,5%) e un assestamento al 6,4% delle società di persone.
Nello stesso periodo di riferimento, si evidenzia una sensibile riduzione di aperture per le società di persone (-28%), un calo modesto per le persone fisiche (-8%) e una sostanziale tenuta per le società di capitali (-3,4%).
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il Nord Italia si colloca in testa alla classifica con il 40,7%, seguito dall’area Sud-Isole con il 36,1 e dal Centro con il 23,2%.
Incrementi di lieve entità nelle nuove iscrizioni si segnalano solo in Valle d’Aosta ed in Umbria, mentre le flessioni più significative riguardano l’Abruzzo (-51%), il Molise (-25%), le Marche e la provincia di Bolzano.
La ripartizione in base al settore produttivo vede prevalere il commercio, che continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva ( 27,7% del totale), seguito all’agricoltura e dalle attività professionali, entrambe con una quota vicina al 10%.
Tra i principali comparti solo le attività finanziarie si segnalano per un notevole aumento di aperture (+12,8%) , mentre settori quali attività manifatturiere, trasporti, ristorazione, iniziative artistiche subiscono una flessione superiore al 10%.
Equitalia invita le Partite Iva alla compensazione crediti – debiti
Anche al direttivo di Equitalia è sembrato opportuno negli ultimi tempi ricordare ai contribuenti la possibilità di compensare debiti con lo Stato con crediti commerciali vantati con le pubbliche amministrazioni. Equitalia Spa ha infatti recentemente inviato a 150 mila titolari di Partita Iva una comunicazione in merito.
Guida all’apertura della Partita Iva per i soggetti non residenti in Italia
Guida all’apertura della Partita Iva per i soggetti non residenti in Italia
In questo post potrete trovare tutti i link agli articoli che abbiamo pubblicato in merito ad un tipo particolare di Partita Iva prevista dalla normativa fiscale italiana, quella per i soggetti non residenti in Italia, e che costituiscono appunto la Guida all’apertura della Partita Iva per i soggetti non residenti in Italia.
Come aprire la Partita Iva per soggetti non residenti in Italia
Che cosa è la Partita IVA per soggetti non residenti in Italia
In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che secondo la normativa fiscale vigente oggi in Italia anche i soggetti non residenti in Italia, ma che, residenti in uno Stato membro appartenente alla Unione Europea o in un Paese terzo vi esercitino una attività professionale o una attività di impresa, qualora effettuino anche in Italia operazioni rilevanti ai fini Iva in Italia, sono tenuti all’ apertura di una Partita Iva e per farlo l’ Agenzia delle Entrate italiane ha disposto una apposita procedura.