Il ministro del Lavoro Poletti sta pensando ad un ponte che permetta ai disoccupati con più di 60 di ottenere l’assegno pensionistico anche «un anno, un anno e mezzo prima».
Pensione
Riforma delle pensioni, tutti i possibili cambiamenti
A poco più di due anni dalla riforma delle pensioni voluta dall’ex ministro Fornero, il Governo Renzi sta studiando un nuovo piano per cambiare nuovamente le carte della previdenza italiana che potrebbe portare a dei grandi cambiamenti: lo scopo è, da un lato, ridistribuire più equamente gli importi delle pensioni e, dall’altro, reperire le risorse necessarie al taglio dell’Irpef.
Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Riforma delle pensioni, cosa succede con il ricalcolo?
In arrivo delle cattive notizie per i pensionati italiani e per tutti coloro che ancora devono arrivare al tanto agognato traguardo.
Con la Riforma delle pensioni allo studio del Governo Renzi, infatti, potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione: tutte le pensioni potrebbero venir calcolate solo in base al sistema contributo, il che vuol dire che in molti vedranno abbassarsi quanto percepito ogni mese.
Il ministro Madia pensa ai prepensionamenti nella Pubblica amministrazione
Qualche giorno fa, la relazione sulla spending review del commissario Carlo Cottarelli, consegnata al governo del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha messo in allarme i lavoratori della Pubblica amministrazione. In effetti, Cottarelli ha individuato 85 mila esuberi su cui ragionare per i tagli e per una più oculata spesa dello Stato.
A queste preoccupazioni ha risposto il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia, tranquillizzando sul fatto che il governo non ha l’obiettivo dei tagli. La Madia ha affermato che il discorso sugli 85 mila esuberi della Pubblica amministrazione riguarda “Un numero e una terminologia assolutamente sbagliati e distorti anche rispetto al piano Cottarelli”.
► Sindacati critici sugli 85 mila esuberi nella pubblica amministrazione
Il ministro ha spiegato: “L’idea sarà quella di provare ad avere uscite, anche con prepensionamenti per aiutare i giovani ad entrare nella pubblica amministrazione”.
Su queste basi è arrivata la disponibilità della Cgil al dialogo. Il segretario generale della Fp-Cgil Rossana Dettori ha risposto in una nota alle dichiarazioni del ministro Marianna Madia e ha detto: “Se la ministra Madia vuole cambiare verso rispetto agli anni bui della controriforma Brunetta, siamo disponibili a darle una mano”.
Una dimostrazione quindi di apertura, ma si teme che il governo eviti il confronto per una questione di tempo come ha già affermato il ministro Marianna Madia. Dalla Fp-Cgil, la Dettori ha affermato: “Un esodo di massa dalla Pa sarebbe una sciagura per il Paese in una congiuntura economica tanto delicata. Se la ministra la vuole evitare, i prepensionamenti possono essere una delle soluzioni da valutare seriamente, non ci dica che non c’è tempo per confrontarsi”.
Pensioni, la scelta di un’uscita anticipata
Inizia a intravedersi la possibilità concreta per le donne di poter andare in pensione anticipatamente. Sembra che si stia delineando l’effettiva possibilità che il termine ultimo per andare in pensione anticipata prima dei 60 anni con il sistema contributivo possa venire riportato alla fine del 2015, termine originariamente previsto ma anticipato dall’Inps per motivi di calcolo.
Pensioni, i cambiamenti inserito nella Legge di Stabilità
Dopo l’approvazione della Legge di Stabilità, sembrava che non dovessero esserci più novità per il mondo previdenziale ,invece qualche speranza torna. Anzitutto va chiarito che la pensione di anzianità è una delle prestazioni previdenziali, che può essere conseguita prima di aver compiuto l’età massima pensionabile, se si hanno almeno 35 anni di contributi.