Pensioni, la domanda scade il 7 febbraio

 Per il personale scolastico appartenente alla cosiddetta Quota 96 c’è la possibilità di andare in pensione anticipatamente. Tale misura sarà però valida soltanto per chi ha i requisiti richiesti, avrà il via dal prossimo primo settembre 2014, ma a patto che entro il 27 dicembre il lavoratore riesca a rientrare nei requisiti richiesti dal punto di vista anagrafico e contributivo.

Pensioni, quali modifiche se cambia il Ministro

 Da qualche giorno si parla dell’ex segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, come possibile ministro del Lavoro in sostituzione di Enrico Giovannini. Le priorità di Epifani sarebbero questione esodati e cambiamenti all’odierna legge Fornero.

Pensioni, riforma in vista per i lavori usuranti

 La nuova Legge di Stabilità ha sicuramente disatteso le aspettative di quanti speravano in modifiche e norme apposite per definite categorie di lavoratori, come precoci e usuranti, ma sembra che nel 2014 ci sarà qualche novità positiva a tal proposito.

Inps, in forte crescita le domande per la disoccupazione

 È stato divulgato dall’Inps il dato che riporta che nei primi undici mesi del 2013 (tra gennaio e novembre) sono state presentate 1.949.570 domande di disoccupazione, con un aumento pari al 32,5% rispetto ai primi 11 mesi del 2012, quando le domande erano state 1.471.681.

Le novità sulle pensioni dal 2014

 Con l’anno nuovo entrano in vigore una serie di nuove disposizioni sulle pensioni, contenute nella legge Fornero del 2011, in altre leggi e nella Legge di Stabilità. In quest’ultima, è stata inserita l’indicizzazione delle pensioni, ma con un meccanismo diverso rispetto a quello del passato.
La riforma delle pensioni della Fornero del 2011 prevedeva di bloccare le indicizzazioni per due anni. Da ora, quindi, torna l’adeguamento al costo della vita, ma limitato al parametro delle sei volte il minimo. Le indicizzazioni riguardano le pensioni fino a 2.973 euro lordi al mese è saranno risibili a causa del basso tasso di inflazione. Il meccanismo prevede una indicizzazione di questo tipo: del 100% per le pensioni fino a 3 volte il minimo; del 95% per le pensioni tra 3 e 4 volte il minimo; del 75% per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo; del 50% per le pensioni che superano le 6 volte il minimo.
Vediamo come funzionano quindi gli aumenti, considerando che non c’è un meccanismo progressivo.
  • Pensione fino a 1.487, 100% indicizzazione Istat, aumento del +1,20;
  • Pensione da 1.487 a 1.982, 95% indicizzazione Istat, aumento del +1,14%;
  • Pensione da 1.982 a 2,478, 75%  indicizzazione Istat, aumento del +o,90;
  • Pensione da 2,478 a 2.973, 50%  indicizzazione Istat, aumento del +o,60.
Il meccanismo non è progressivo e quindi chi, ad esempio, ha una pensione lorda di 1.800 euro al mese avrà una indicizzazione dell’1,14%. Egli non avrà un aumento dell’1,20% per la sua pensione fino a 1.487 e dell’1,14% per i 313 euro rimanenti.
Tra le novità sulle pensioni, con il nuovo anno c’è anche il contributo di solidarietà. Questo riguarderà le pensioni da 90 mila euro annui e da 6.936 euro lordi mensili. Nello specifico, il contributo di solidarietà è del 6% per le pensioni comprese tra le 14 e le 20 volte il minimo, da 90 mila 168 euro a 128 mila 811 euro annui, e del 12% per le pensioni comprese tra le 20 e le 30 volte il minimo, da 128 mila 811 euro a 193 mila 217 euro annui. Per le pensioni che superano le 30 volte il minimo, il contributo di solidarietà è del 18%.