La Commissione Europea ha stabilito di aprire un procedimento di infrazione verso l’Italia rea di non aver modificato correttamente il sistema contributivo a danno quindi degli aventi diritto alla pensione.
Pensioni
Pensioni, interviene il Ministro Giovannini
Si parla dell’eliminazione della busta arancione e del nuovo emendamento per la gestione dei conti Inps, ma non si fa nulla per ‘rispondere’ al monito della Commissione europea che ha richiamato l’Italia in merito alla differenza di trattamento di anni contributivi necessari per la pensione tra uomini e donne.
Tagli ai vitalizi dei parlamentari come per le pensioni d’oro?
La Corte dei Conti lancia l’allarme pensioni e si stringe sull’invalidità civile
La Corte dei Conti parla di misure immediate per mettere a posto la situazione economica dell’Inps, l’Istituto nazionale della previdenza sociale. Operazione da fare presto controllando le pensioni legate al metodo contributivo e riformando le modalità di riconoscimento dell’invalidità civile, sono queste le considerazioni che emergono dall’analisi della Corte dei Conti del bilancio 2012 dell’Inps. Nel report della Corte dei Conti si legge un disavanzo finanziario e l’aumento del deficit che sono conseguenza dei più grandi fondi amministrati. Il risanamento è quindi improrogabile e bisogna riflettere in maniera responsabile sull’invalidità civile.
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La Corte dei Conti critica le procedure utilizzate per il riconoscimento dell’invalidità civile basate soprattutto sul ricorso a medici esterni convenzionati che non garantiscono all’Inps una governo efficace.
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Un’altra critica riguarda l’adeguatezza delle pensioni che si riferiscono al metodo contributivo. Si dice che è necessario “un costante monitoraggio degli effetti delle riforme del lavoro e della previdenza obbligatoria sulla spesa pensionistica e di una crescente attenzione al profilo dell’adeguatezza delle prestazioni collegate al metodo contributivo e degli eccessivi divari nei trattamenti connessi a quello retributivo, unitamente all’urgenza di rilanciare la previdenza complementare”.
Le perdite registrate sono ripagate dai parasubordinati e dalle prestazioni temporanee. Sono loro che mantengono le perdite economiche totali e permettono la copertura. Il bilancio è quindi attivo ma ci sono preoccupazioni per la tenuta legate all’aumento delle prestazioni non bilanciato dal flusso dei contributi. In effetti, il lavoro autonomo e i parasubordinati non aggiustano lo squilibrio e non ci sono apporti statali adeguati a livello qualitativo e quantitativo. I saldi vanno verso il negativo quindi e c’è l’indebitamento anche per il dissesto crescente del fondo di nuova acquisizione dei dipendenti pubblici.
Esodati, le ultime novità dalla legge di Stabilità
Il problema degli esodati è ancora è ancora fonte di discussioni senza che si sia ancora trovata una soluzione definitiva. Il vero problema è che se non si interviene subito la situazione potrebbe anche peggiorare. A intervenire per reclamare nuovamente da parte del governo un maggiore impegno in tal senso è stato nuovamente Cesare Damiano il presidente della Commissione Lavoro.
Le pensioni assorbono più del 60% della spesa sociale italiana
Sono le pensioni italiane ad impegnare più del 61 per cento della spesa pubblica italiana destinata al sociale. Stiamo parlando, quindi, del nostro welfare, di quei soldi di fonte statale che finiscono in siti e progetti sociali di diverso genere. Ma in Italia, come è noto, la previdenza ha un profilo piuttosto ingombrante.
Pensioni, Italia non in linea con l’Europa
Nella zona Ocse, l’Italia ha il tasso di contributi previdenziali più alti. A rischiare di più oggi sono i precari che rischiano di essere in grande difficoltà quando sarà il loro turno ad uscire dal mondo del lavoro. I dati diffusi dall’Ocse, dallo studio “Pensions at a glance” mettono in risalto anche come i salari italiani siano al di sotto della media Ocse.