Esodati, in arrivo la soluzione nella prossima Legge di Stabilità ad Ottobre

 Hanno avuto inizio gli incontri del governo per concludere questione esodati, Quota 96 e pensioni. Presumibilmente da questi incontri verranno fuori prime definizioni delle situazioni più urgenti, come quella degli esodati, per poi spostare tutto, come anche detto da Damiano, nella prossima Legge di Stabilità di ottobre.

Riforma pensioni, sul tavolo la questione Esodati e uscite anticipate

 Il ministro dell’Economia Padoan ha dichiarato di essere contrario all’idea di abbassamento dei requisiti pensionistici riguardo a quelli oggi in atto, parlando, perfino, di un probabile aumento dell’età pensionabile, dichiarazione che, come prevedibile, ha scatenato un fiume di polemiche e molte paure in lavoratori e pensionandi che temono di ritrovarsi nell’odierna situazione dei Quota 96 per esempio, bloccati nel raggiungimento della loro pensione, nonostante i requisiti raggiunti.

Pensioni, il ministro Padoan garantisce che non saranno toccate le pensioni più alte

  Dopo aver preso parte al convegno Femca-Cisl riguardante la materia della  previdenza, il ministro del Lavoro Poletti ha rassicurato sul tema delle pensioni e su soluzioni molto probabilmente in arrivo dal momento che è stato confermato un tavolo fra Ministero del Lavoro, Inps e Commissioni Parlamentari, per “Una soluzione strutturale attraverso un meccanismo mobile che non crei contenti e scontenti. Il problema degli esodati bisogna affrontarlo in maniera strutturale, per evitare, ad ogni round, di alimentare aspettative ingiustificate”.

Il governo pensa ad aiuti per i pensionati e le famiglie

 Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in un’intervista a La Repubblica, ha parlato dei primi 60 giorni del suo governo e delle prossime scelte che si stanno elaborando in materia di politica economica. Il Presidente del Consiglio Renzi ha iniziato parlando di quello che il governo ha fatto in questa prima parte e su questo ha affermato: “Piano piano sarà tutto più chiaro. Abbiamo messo la cornice del puzzle. Gli 80 euro e l’Irap sono l’antipasto”.

Sulle prossime riforme, il Presidente del Consiglio ha parlato di un intervento sulle tasse considerando il quoziente familiare e sulla necessità di snellire la burocrazia per le imprese. Renzi vuole rinnovare l’Italia e chiede tempo. Questo quello che ha detto: “Vorrei un Paese moderno, serve una rivoluzione e soprattutto tempo. Al voto ci torneremo nel 2018. Anche Berlusconi lo sa”.

 

Il ministro Padoan al Fmi parla del rapporto tra riforme e crescita

 

Intanto l’opposizione incalza e critica le scelte del governo. Per Forza Italia questo è un governo delle tasse e per il Movimento 5 Stelle quello che è stato tolto alle banche è sempre meno di quello che gli è stato regalato con il decreto Imu – Bankitalia.

Il governo, con Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha affermato di volere estendere l’aumento degli stipendi ai pensionati e ai lavoratori non dipendenti che hanno bassi guadagni. Sull’aumento deli 80 euro nella busta paga dei lavoratori che guadagnano fino a 1.500 euro al mese, il ministro Padoan ha confermato che sarà permanente e non una tantum, come hanno affermato le opposizioni, altrimenti sarebbe inutile anche in termini di crescita dei consumi.

Esodati, cosa propone il nuovo esecutivo

 Il prossimo impegno annunciato dal premier Matteo Renzi, riguarda Piano lavoro e job acts in cui dovrebbero rientrare anche interventi sulle pensioni, indispensabili soprattutto per giungere ad una soluzione definitiva, e una volta, per tutte a questione che rappresentano oggi un’urgenza sociale per l’Italia come esodati e Quota 96.

Pensioni come recuperare i versamenti non fatti

  E’ possibile recuperare i versamenti pensionistici che mancano? E’ una domanda che spesso ci si pone quando si è prossimi al traguardo della Pensione.  Secondo quanto detto dall’Inps è possibile recuperare i versamenti mancanti per errore.

Pensioni, la proposta di Cesare Damiano

 La proposta per l’uscita dal lavoro anticipata fatta dal ministro del lavoro Giovannini prevede un triplice contributo dello Stato, del lavoratore e dell’azienda per cui lavora. Il lavoratore potrebbe scegliere di ritirarsi dal lavoro in anticipo, con un assegno pari ad una percentuale dello stipendio che verrebbe erogato in parte dall’Inps e in parte dall’azienda per cui lavora.