Che cos’è il libretto di risparmio

 Che cos’è il libretto di risparmio

Tutti i risparmiatori italiani hanno, dal punto di vista finanziario, almeno una esigenza specifica: quella di depositare in un luogo sicuro i propri risparmi, affidandoli ad una banca o ad un altro istituto di credito, che, a fronte delle “presa in custodia” delle somme conferite, può corrispondere ai clienti un interesse proporzionale al tempo di affidamento. In questo caso il deposito diventa remunerato. 

Come funziona il prestito con Quinto BancoPosta

 Come si evince dal nome, il prestito Quinto BancoPosta di Poste Italiane fa parte della tipologia di prestiti che si possono restituire attraverso la cessione del quinto della propria rendita direttamente a Poste Italiane.

► Guida al credito agevolato

Inizialmente dedicato solo ai pensionati, la possibilità di richiedere un prestito con Quinto BancoPosta è stata estesa anche ai dipendenti statali.

La durata del prestito Quinto BancoPosta varia da 3 a 10 anni e per ottenerla, come avviene solitamente con questo tipo di prestiti, non è necessario dare alcun tipo di garanzia all’istituto che concede il prestito se non il possesso di una pensione o di uno stipendio.

I tassi applicati per la restituzione del Quinto BancoPosta partono da un minimo del 6,5% annuo. Sono molto convenienti, ma questo prestito prevede delle spese accessorie che alzano il costo del prestito stesso: tra queste ci sono soprattutto le spese accessorie per l’acquisto di una polizza sulla vita, che assicura il creditore dal rischio che il debitore muoia prima della scadenza del piano di rimborso o da una eventuale perdita del posto di lavoro.

► Ottenere un prestito senza busta paga

Questi costi accessori incidono in modo rilevante sul Taeg, che così arriva anche al 9-10% annuo, che comunque rimane un tasso di rimborso inferiore a quello che generalmente viene offerto per la maggior parte dei crediti al consumo effettuati con la cessione del quinto.

Tutti i rincari del 2013

 Legge di Stabilità, riforma del lavoro, riforma delle pensioni. Tutto cambia nel 2013, l’Italia cercherà di rimettersi in sesto dopo il terremoto economico di questi ultimi tempi e, per rimpolpare le casse dello Stato che ha bisogno di fondi per mettere in atto le sue riforme, si ricorre, nuovamente, alle tasche dei cittadini che ancora non si sono ripresi dagli ultimi salassi.

Vediamo nel dettaglio tutti i rincari previsti nel 2013.

Aumento del canone Rai

Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso un aumento di 1,5 euro per il canone della televisione pubblica, che così arriverà a toccare quote 113,50 euro, che potranno essere pagati in un’unica soluzione entro il 31 gennaio 2013, oppure due rate o quattro rate. Nel caso di due rate semestrali (importo euro 57.92) le scadenze sono il 31 gennaio e il 31 luglio, se si decide di farne quattro l’importo sarà di 30,16 euro ognuna da versare entro il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre.

Aumento delle tariffe postali

L’aumento delle tariffe postali è stato approvato con la delibera 640 dell’Agcom “Approvazione della manovra tariffaria di Poste Italiane”. Dal primo gennaio 2013 la spedizione di una cartolina aumenterà del 15% (da 60 centesimi a 70), quella di una lettera del 35% (da 1,40 a 1,90 euro) e la spedizione di una raccomandata passera dagli attuali 3,30 euro ai 3,60.

Dal primo gennaio 2013 spedire una cartolina costerà il 15% in più (da 60 centesimi a 70), una lettera media standard il 35% (da 1,40 a 1,90 euro), mentre la raccomandata passa a 3,60 euro da 3,30. Previsti aumenti anche per i bonifici.

Ma non solo le spedizioni saranno più costose. Poste Italiane ha previsto anche un aumento per i titolari di conto corrente postali. Il canone del Banco Posta+ passerà, infatti, da 30,99 euro a 48 euro.

Aumento per i depositi e i conti correnti

Questo aumento riguarda solo le società e aziende, che, per avere un conto corrente, dovranno pagare 26,2 euro. Il canone del servizio passa infatti dagli attuali 73,8 euro ai  100. Rincari anche su titoli,  i buoni fruttiferi postali e strumenti finanziari, per i quali l’imposta aumenterà dello 0,05%, dallo 0,10 allo 0,15%.

Aumento delle multe

Gli automobilisti dovranno fare particolare attenzione alla guida, per non incorrere in sanzioni molto salate. Dal 2013, infatti, sono previsti rincari per la maggior parte delle sanzioni: il divieto di sosta passerà da 39 a 41 euro, l’eccesso di velocità (fra i 10 e i 40 km/h oltre il limite) da 159 a 168 euro, chi sarà trovato senza cintura di sicurezza dovrà sborsare 80 euro invece che 76 e, infine, l’uso del cellulare senza auricolare costerà 161 euro al posto degli attuali 152.

Aumento dei pedaggi autostradali

Ancora una bella stangata per gli automobilisti. Oltre al rincaro delle multe, anche i pedaggi autostradali saranno più costosi. In particolare saranno interessate le tratte di Mestre (+17%), la A4 tra Venezia e Trieste, la A23 (Palmanova-Udine Sud), la tangenziale di Mestre e la A28 (Portogruaro-Pordenone-Conegliano) che costeranno dall’11 al 13% in più.

La quantificazione degli aumenti

A questi rincari, secondo Adusbef e Federconsumatori, si devono aggiungere le nuove tasse (vedi Imu e Tares) e altri aumenti (biglietti dei treni, rc auto, bollette) che sono conseguenza diretta degli aumenti precedentemente analizzati, che toglieranno altri 1500 euro dalle tasche dei cittadini. Andando oltre le percentuali, le due associazioni hanno quantificato il reale ammontare dei rincari del 2013, che saranno:

+299 euro per l’alimentazione
+83 euro per treni e servizi locali
+118 euro per servizi bancari, mutui, bolli, tasse
+132 euro su carburanti
+115 euro per tutti i derivati del petrolio
+61 euro per rc auto
+38 euro per le tariffe autostradali
+31 euro per le tariffe aeroportuali
+39 euro per il gas
+11 euro per l’elettricità
+26 euro per l’acqua
+64 euro per i rifiuti
+44 euro per i riscaldamenti
+163 euro di addizionali territoriali
+94 euro per la scuola
+114 euro per le tariffe dei professionisti
+58 euro per il canone Rai

per un totale di 1.490 euro.

Concorso BancoPosta premia gli acquisti

 Molti istituti di credito sono alla ricerca di nuovi clienti e per accaparrarsi le simpatie dei correntisti sempre più scettici a pagare servizi che poi non usufruiscono, costruiscono degli sconti e delle promozioni legati ai prodotti.

Un concorso molto interessante è quello legato all’uso delle carte BancoPosta che consente di vincere dei premi molto appetitosi, per esempio 32 iPad 64 GB, in modalità instant win come estrazione finale 20 iPhone 5 completamente nuovi a 16 GB.

Il concorso non scade alla fine dell’anno, anzi resta attivo per tutti i possessori di carte BancoPosta dal 15 dicembre 2012 al 15 gennaio 2013.

Come si  fa per vincere? In realtà è tutto molto semplice. E’ sufficiente effettuare un pagamento con la carta BancoPosta e conservare da parte la ricevuta di pagamento. Dopodiché occorre collegarsi al sito www.vinciunipadalgiorno.it, oppure inviare un messaggio al numero 320 204 3601.

A quel punto occorre indicare la data e l’ora della transazione e l’importo della stessa. Sia via web sia via messaggino si scopre immediatamente la vincita, attraverso una conferma p una risposta.

Nel momento in cui non si vince, conservando lo scontrino della transazione si ha la possibilità di partecipare all’estrazione di 20 iPhone 5. L’estrazione in questione avviene entro il 31 marzo 2013 ed entro il 30 aprile del prossimo anno si ottiene la conferma.

Conto di Base di Poste Italiane

 Come tutti gli istituti di credito anche il Conto BancoPosta deve offrire ai suoi clienti una versione “base” del conto corrente che per un prezzo molto contenuto rispetto ai prodotti in circolazione, fornisce una buona operatività.

Il Conto di Base BancoPosta è un tipo di conto corrente creato per rispondere alle esigenze dei cittadini che hanno dovuto dotarsi di un conto corrente in seguito alla legge finanziaria. Il Conto di Base nasce dalla Convenzione tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dalla Banca d’Italia e dall’Associazione bancaria italiana, Poste Italiane e Associazione Italiana Istituti di pagamento e moneta elettronica.

Nel Conto di Base sono compresi sevizi di incasso e pagamento che non possono essere cumulati con altri servizi quali il carnet di assegni,la carta di credito, i prodotti di finanziamento comprese le aperture di credito in conto corrente e i prodotti di risparmio e investimento.

Due sono le versioni del Conto di Base, quella standard e quella studiata appositamente per i Pensionati. Il canone annuo del Conto di Base standard è di 30 euro e comprende la carta Postamat Maestro.

Due opzioni invece sono previste per i pensionati che hanno un assegno che non supera i 1500 euro mensili. Il canone annuo è gratuito o di 24 euro a seconda del tipo di conto.

Il Conto BancoPosta In Proprio

 Nel settore Poste Impresa si può approfittare della descrizione dei prodotti Poste Italiane riservati alla aziende che  – come nel caso dei privati – possono ottenere un piccolo rendimento sui soldi tenuti sul conto che restano sempre disponibili.

Ci sono ancora pochissimi giorni per tirare le somme e per conoscere quanto l’offerta dei BancoPosta è stata efficace in termini di risparmio. Per tutto il 2012, infatti, Conto BancoPosta In Proprio ha offerto ai suoi clienti un tasso d’interesse del 2 per cento d’interesse annuo lordo sugli incrementi dei saldi giornalieri tra 5000 e 1 milione di euro.

La convenienza di questo prodotto sta nel fatto che le somme, anche quelle degli interessi sono sempre immediatamente disponibili.

Gli incrementi giornalieri fino a 5000 euro non offrono interessi, mentre per tutti gli incrementi giornalieri tra 5000 e 1 milione di euro c’è il 2 per cento d’interessi garantiti per i conti Base, Web, Pos, Condominio e No Profit. Infine per gli incrementi oltre un milione di euro si ottiene un rendimento dello 0,25% per i conti Web, Pos, Condominio e No Profit.

Sul sito dedicato al prodotto è presente anche un esempio per un cliente che possegga uno dei Conti BancoPosta sopra elencati ed abbia incrementi dei saldi giornalieri di 15 mila euro nel 2012, rispetto alla somma di giacenze medie al 31 dicembre 2010.

L’oro si trova anche alle Poste

 L’oro è il bene rifugio per eccellenza e questo vuol dire che si configura come il terreno d’investimento privilegiato sia per i privati che per le aziende e per le banche centrali che, come nel caso di Cina ed India, hanno dato avvio ad una vera corsa all’oro.

Finora non abbiamo detto niente di nuovo, in realtà sull’argomento una piccola novità c’è ed è la possibilità di acquistare l’oro anche alle Poste. Poiché la domanda di oro è sempre maggiore e l’oro è un vero e proprio oggetto del desiderio, la politica ha pensato di “assecondare” le richieste dei cittadini.

Quindi con il Decreto sviluppo convertito in legge dalla Camera, si autorizza Poste Italiane a vendere l’oro ai suoi clienti. Questo non vuol dire che allo sportello delle Poste si farà la fila per acquistare un lingotto da mettere sotto il materasso.

Poste Italiane sarà soltanto un tramite per la registrare degli ordini che sono trasferiti alle società partner. Queste andranno a conservare direttamente nei loro forzieri i lingotti e su richiesta li consegneranno agli acquirenti se questi vorranno poi effettivamente portarli a casa.

Sicuramente lasciarli in custodia evita una serie di grane: è maggiore la sicurezza, il prodotto non perde valore e difficilmente viene tradotto in liquidità.

Conto BancoPosta: quanto mi costi?

 Alcune linee di credito offerte dalle banche e da PosteItaliane sono riservate ai titolari di un conto corrente presso l’istituto di riferimento. Abbiamo infatti visto le differenze tra il Prestito Prontissimo di BancoPosta previsto anche per chi non ha un conto corrente e il classico Prestito BancoPosta che invece è riservato ai correntisti.

Qualora vogliate avere un’ampia gamma di prodotti di questo tipo a disposizione, è necessario votarsi a BancoPosta ma quali sono i costi e i vantaggi di tale conto corrente? Analizziamo le condizioni economiche di base.

Il canone annuo del Conto BancoPosta è di 30,99 euro con un tasso d’interesse lordo dello 0 per cento. Annualmente è necessario versare 10 euro per la quota Postamat, mentre sono gratuiti sia il libretto degli assegni, sia la domiciliazione delle utenze.

E’ possibile anche avere un deposito titoli di massimo 30 euro. Interessante come anche l’estratto conto trimestrale e semestrale, in formato cartaceo sia gratuito, tanto quanto l’apertura e la chiusura del conto stesso. Si paga invece un euro per avere l’estratto conto cartaceo mensile.

Nelle condizioni proposte si specifica che le spese di tenuta conto comprendono anche le registrazioni in conto in un numero illimitato.

Due le promozioni collegate al prodotto: la possibilità di passare a BancoPosta Più con tanti servizi esclusivi, tramite una richiesta telematica; la promozione Postemailbox che offre PEC, firma digitale e archivio di 4 giga per 3 anni gratuiti.

Prestito BancoPosta

 Abbiamo già considerato insieme i vantaggi del Prestito Prontissimo Bancoposta che mette immediatamente a disposizione del richiedente una somma variabile dai 1750 ai 10000 euro, anche a chi non dispone di un conto BancoPosta.

Adesso passiamo in rassegna il più classico dei prodotti del gruppo PosteItaliane: il Prestito BancoPosta “classico” che è rivolto soprattutto ai titolari di un conto BancoPosta che devono realizzare un piccolo sogno, oppure che desiderano un po’ di serenità economica attraverso una liquidità più consistente nel portafoglio.

In base all’importo richiesto variano le condizione economiche del prestito: chiedere fino a 10000 euro è diverso rispetto a chiederne più di 10000. In pochi giorni, è importante ricordarlo, si possono ottenere fino a 30000 euro direttamente sul proprio conto.

Entriamo nel dettaglio della scheda tecnica. Il Prestito BancoPosta mette a disposizione degli interessati somme che variano dai 1500 ai 30000 euro, da rimborsare tra i 12 e gli 84 mesi con accredito diretto su conto BancoPosta.

Sono sempre gratuite le spese d’istruttoria, le commissioni d’incasso rata e l’invio delle comunicazioni. Si può facoltativamente sottoscrivere anche una polizza il cui premio si calcola come il 2 per cento dell’importo erogato per i rimborsi fino a 60 mesi e come il 3,65 per cento dell’importo erogato per i rimborsi oltre i 60 mesi.

Mutuo BancoPosta Ristrutturazione a tasso misto

 Il Mutuo BancoPosta a tasso misto con finalità ristrutturazione è un prodotto molto interessante che vuol essere competitivo con le proposte degli altri istituti di credito che intendono fornire ai clienti la possibilità di passare dal tasso variabile al tasso fisso “in qualsiasi momento”.

Il Mutuo BancoPosta a tasso misto consente di avere il tasso fisso o il tasso variabile, in base alle scelte del cliente, attivo per un periodo di 2, 5 o anche 10 anni. Il prodotto in questione consente di gestire al meglio il finanziamento, in base alle opportunità del mercato.

Si può partire sia con il tasso fisso, sia con il tasso variabile e poi scegliere il tempo in cui applicare l’opzione. In base alla “rivedibilità”, al tasso iniziale scelto e al piano d’ammortamento, si avrà un TAEG differente. Facciamo qualche esempio con i tassi di novembre.

Il tasso misto rivedibile ogni due anni, con partenza a tasso fisso, presenta un tasso del 4,241 per cento indipendentemente dal piano d’ammortamento, perché calcolato con l’IRS a 2 anni più lo spread del 3,75 per cento della banca.

Se invee si sceglie un tasso misto rivedibile ogni due anni con partenza a tasso variabile, occorre avere come riferimento l’Euribor a 3 mesi, cui va sommato lo spread della banca arrivando ad un tasso del 3,947 per cento.