Si approssima la privatizzazione di Poste Italiane. Il rinnovo del contratto di Poste Italiane con Cassa Depositi e Prestiti per la raccolta del risparmio postale, uno dei passi sostanziali in vista della prossima quotazione della spa, va verso la fase finale.
Privatizzazione
I servizi finanziari di Poste Italiane potrebbero attrarre gli investitori
L’Italia punta ad arrrivare tra i 4 ne 4,8 miliardi di euro dalla privatizzazione di Poste Italiane che ha un valore di 10-12 miliardi di euro. Gli analisti affermano che la valutazione è sostenuta dalle attività finanziarie.
La rapida crescita dei servizi finanziari di Poste Italiane dovrebbe quindi sostenere l’obiettivo del governo di elevare oltre 4 miliardi di euro l’incasso dalla privatizzazione della società postale, nonostante le preoccupazioni mostrate dagli analisti circa l’ingerenza dello Stato.
Il governo, che solo il mese scorso ha convinto Poste Italiane a investire 75 milioni di euro in Alitalia , ha detto che prevede di vendere il 40% della società, sperando di replicare il successo dei collocamenti di gruppi analoghi in Gran Bretagna e in Belgio lo scorso anno.
La vendita di una parte di Poste Italiane, con lo Stato che rimane il maggiore azionista, è una parte delle privatizzazioni volta ad arrrivre a 8-10 miliardi di euro nei prossimi due anni per tenere sotto controllo il debito pubblico.
Gli analisti hanno affermato che la forza di Poste Italiane è nel settore dei servizi finanziari che sarebbe una chiave di attrazione per gli investitori.
► Poste Italiane, verso la privatizzazione
Mentre la sua attività di consegna si è ridotta di fronte alla concorrenza di comunicazioni elettroniche, Poste Italiane ha approfittato della perdita di fiducia nelle banche dopo la crisi per espandersi nel settore dei servizi finanziari.
Il gruppo, che è interamente di proprietà dello Stato, ha lanciato Banco Posta come braccio finanziario nel 1998 che rende ora circa l’80% delle sue entrate da prodotti finanziari e assicurativi . Con quasi sei milioni di conti correnti e 48,7 miliardi di euro in depositi, è la sesta più grande banca in Italia e il terzo più grande assicuratore.
Poste Italiane è diversa dagli altri uffici postali in tutto il mondo perché è molto più diversificata e gli investitori possono trarre vantaggio dal fatto che le varie imprese gestite da Poste rendono il gruppo più resistente attraverso periodi di congiuntura.
L’UE approva il piano di privatizzazioni ma richiede riforme strutturali
Come anticipato già nella giornata di ieri, in occasione del Consiglio dei Ministri, in cui il governo ha presentato l’atteso piano di privatizzazioni delle società italiane, l’Unione Europea e l’Eurogruppo hanno oggi preso visione del più cospicuo intervento italiano per la riduzione del debito publico.
Letta annuncia il piano di privatizzazioni e la riduzione del debito pubblico
Dopo le critiche mosse alla Legge di Stabilità da parte dell’Europa, che nei giorni appena passati si è detta ancora preoccupata per la tenuta dei conti pubblici italiani, il Presidente del Consiglio Enrico Letta è intervenuto proprio oggi sul tema del debito italiano, annunciando una sua riduzione grazie al grande programma di privatizzazioni che verrà presentato da qui a breve.
Il Governo pensa di privatizzare anche l’Eni e la Rai
All’interno della Legge di Stabilità, che troverà entro fine anno la sua veste definitiva, sarà incluso come è noto anche un vasto programma di privatizzazioni delle società pubbliche italiane controllate dal Tesoro, attraverso il quale il Governo italiano ha intenzione di risollevare il bilancio dello Stato in un momento difficile e di promuovere al tempo stesso lo sviluppo e la crescita economica.