Pensioni dipendenti pubblici: le ultime novità di settembre 2013

 Il decreto 101/2013 del Governo, che affronta il tema della razionalizzazione della spesa delle pubbliche amministrazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 agosto 2013 e quindi già in vigore, prevede delle importanti novità per i dipendenti del pubblico impiego.

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Prima tra tutte, la possibilità di andare in pensione per tutti quei dipendenti pubblici che avevano maturato i requisiti pensionistici – sia anagrafici che contributivi – previsti prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero.

Per loro, pensione sempre più vicina: le pubbliche amministrazione sono sottoposte dal decreto 101 ad una vigorosa cura dimagrante e hanno l’obbligo di alleggerire il carico di personale effettivo: in base alle diverse tipologie di amministrazioni, i dipendenti devono essere tagliati del 10 o del 20%.

I primi a ‘beneficiare’ dell’obbligato taglio del personale sono proprio coloro che già da tempo potevano andare in pensione, ossia coloro che hanno già raggiunto la quota 96 (60 anni di età e 36 di contributi oppure 61 anni di età e 35 di contributi), indipendentemente dalla loro volontà.

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Questo introduce anche un’altra novità per gli impiegati delle Pubbliche Amministrazioni, che con il Decreto 101 non potranno più chiedere il prolungamento del servizio fino ai 70 anni.

Il decreto 101, inoltre, conferma l’obbligo per tutte le amministrazioni di collocare a riposo i dipendenti al compimento dei 65 anni che a fine 2011 avevano raggiunto la massima anzianità contributiva (40 anni), quota 96 o comunque gli altri requisiti previsti per la pensione nel singolo comparto.

 

Cambia la Costituzione, la parola agli italiani (online)

 E’ una iniziativa senza precedenti: la Costituzione verrà cambiata e il Consiglio dei Ministri chiede a riguardo il parere di tutti i cittadini italiani. Nessuno escluso. Per farlo ha indetto la prima Consultazione on line sul tema, alla quale farà seguire dibattiti organizzati all’ interno di molti Istituti Pubblici.

I debiti già pagati dalla Pubblica Amministrazione

 Continua senza sosta in Italia la maxi – operazione di saldo dei debiti maturati nei mesi precedenti dalla Pubblica Amministrazione italiana, che prima dell’ emissione dei primi provvedimenti risolutivi ammontavano a circa 40 miliardi di euro. 

Le misure approvate dal governo per il pubblico impiego

 Il Decreto per le Pubbliche Amministrazioni approvato in data 26 agosto 2013 dal Consiglio dei Ministri, prevede delle nuove norme per il pubblico impiego, che hanno l’obiettivo di contrastare il fenomeno dei precari nella Pubblica Amministrazione.

Con una nuova stretta, il Governo vuole eliminare l’abuso di contratti ultra-flessibili e temporanei negli enti statali e locali (esclusi i 200 mila precari delle scuole assunti a termine), sia per le nuove assunzioni che per in contratti già in essere.

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I nuovi contratti delle PA saranno tutti a tempo indeterminato

Per le nuove assunzioni il Decreto PA prevede che il contratto da utilizzare sia sempre quello a tempo indeterminato, con possibilità di in quadramento del personale con contratti a termine e atipici solo in caso di esigenze di carattere temporaneo o eccezionale.

Le PA che contravverranno a questa regola dovranno risarcire il lavoratore e il contratto stipulato sarà considerato nullo.

E per chi è già un precario delle PA?

Una seconda importante novità del Decreto PA è il censimento dei precari del pubblico impiego nei vari enti per riservare a chi, tra loro, ha maturato un’anzianità di servizio di almeno 3 anni negli ultimi 5.

► Le misure per le pubbliche amministrazioni approvate dal Governo

Gli esclusi

Dal Decreto PA rimangono esclusi i circa 200 mila precari della scuola, per i quali non sono valide le norme di questo nuovo pacchetto, e anche i precari involontari, un esercito nel pubblico impiego, i pubblici dipendenti con part-time involontario e gli altri lavoratori flessibili (consulenti e collaboratori, dipendenti di cooperative e ditte esterne).

 

Le misure per le pubbliche amministrazioni approvate dal Governo

 Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a due diversi provvedimenti che cambieranno il volto della Pubblica Amministrazione italiana, con l’obiettivo di razionalizzare le spese e dare una soluzione definitiva al problema del precariato nel pubblico impiego.

► Retribuzioni pubblico impiego bloccate fino al 2014

Le nuove norme per la Pubblica Amministrazione

Auto blu

Con il nuovo pacchetto di norme per la Pubblica Amministrazione approvato il 26 agosto dal Consiglio dei Ministri, il Governo ha previsto un ulteriore taglio del 20% sui costi per le auto blu e blocca l’acquisto di nuove vetture fino al 2015. Tagli anche per le consulenze.

Rifiuti

Istituzione del regime particolare per la Regione Campania, che dovrà dotarsi di una tracciatura estesa sia per i rifiuti pericolosi che per quelli particolari.

Il Sistri sarà ristretto solo ai produttori e ai gestori di rifiuti pericolosi, con entrata in vigore del nuovo sistema al 31 ottobre per gestori e al 3 marzo 2014 per i produttori.

Precari delle PA

Le assunzioni nelle PA dovranno essere con contratti a tempo indeterminato, solo in casi eccezionali si potrà far ricorso ai contratti atipici.

Saranno assunti tutti i vincitori dei concorsi, con una quota del 50% delle assunzioni riservata a coloro che negli ultimi cinque anni sono stati sotto contratto a termine per tre anni.

► Le misure approvate dal governo per il pubblico impiego

Agenzia per la Coesione Territoriale

Il pacchetto di norme per la Pubblica Amministrazione approvate dal CdM istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, per la gestione dei fondi strutturali europei previsti per il periodo 2014-2020.

Cresce la spesa dello Stato italiano

 Una recente indagine compiuta dall’ Ufficio Studi della Confederazione generale degli Artigiani – Cgia – rileva come nel giro di circa 15 anni, cioè dal 1997 al 2012, siano decisamente cresciute le spese dello Stato italiano. In questo periodo, infatti, le uscite dello Stato sono cresciute, al netto degli interessi di quasi il 69%, mentre lo stesso ritmo non è stato tenuto dalle entrate, che sono cresciute solo del 58,8%.

I sindacati contro il decreto sui precari della Pubblica Amministrazione

 Nulla di fatto, venerdì scorso, in occasione del Consiglio dei Ministri, in merito al decreto salva – precari, il provvedimento cui spetterebbe il compito di trovare una soluzione per i 150 mila lavoratori precari della Pubblica Amministrazione che ancora sono in attesa di forme di stabilizzazione definitiva. 

Quasi pronto il decreto sulla Pubblica Amministrazione

 Nella giornata di oggi, 23 agosto, il Consiglio dei Ministri esaminerà, tra le altre cose, anche il testo del decreto contenente tutte le misure relative alla Pubblica Amministrazione, sulle quali già sono fioccate alcune polemiche. Stando alle prime indiscrezioni, la bozza del decreto dovrebbe contenere all’ incirca 10 articoli all’ interno dei quali sono compresi i seguenti provvedimenti:

Poche stabilizzazioni e molti tagli nella Pubblica Amministrazione

 Sarà presentato al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo, 23 agosto, la bozza del decreto legge che il ministro della Funzione pubblica Giampiero D’Alia ha preparato per risolvere le questioni ancora in sospeso relative all’ organico della Pubblica Amministrazione. 

Gli effetti del blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici

 All’ incirca una settimana fa il Consiglio dei Ministri ha approvato il provvedimento che, sulla base di nuovi tagli alla spesa pubblica, impone il blocco degli stipendi di tutti i dipendenti statali per i prossimi anni, fino a tutto il 2014. Per questi lavoratori, quindi, non ci saranno né rinnovi contrattuali, né scatti di anzianità a breve.