Dopo aver ricordato, solo alcuni giorni fa, l’ ammontare dei pagamenti fino a questo momento compiuti in favore delle aziende creditrici dello Stato, nel corso di una audizione in Commissione Finanze al Senato il Ministro dell’ Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, ha annunciato che entro il mese di settembre il Governo valuterà l’ opportunità di accelerare ulteriormente il saldo dei debiti della Pubblica Amministrazione, aggiungendo altri 10 miliardi a quelli già preventivati.
Pubblica Amministrazione
Letta e Zanonato tornano sulla questione dei debiti delle PA
Solo nei giorni scorsi era stata presentata a Montecitorio una mozione di matrice Pdl, presentata dal capogruppo di partito alla Camera, Renato Brunetta, e dal presidente della commissione Finanze di Montecitorio, Daniele Capezzone, per richiedere al Governo il pagamento integrale entro la fine dell’ anno dei debiti della Pubblica Amministrazione – che ammontano in totale a 40 miliardi di euro, di cui l’ esecutivo ha previsto solo una parte del saldo.
Aumenta il deficit delle Pubbliche Amministrazioni nel primo trimestre del 2013
L’ Istat, l’ Istituto Nazionale di Statistica, ha diffuso in questi giorni i dati relativi al bilancio economico delle amministrazioni pubbliche italiane, rilevando come, nel primo trimestre del 2013, ci sia stato in effetti un peggioramento rispetto a quanto era stato possibile rilevare nello stesso trimestre dell’ anno precedente.
Pagare entro il 2013 tutti i debiti della PA
La richiesta serpeggiava da tempo nel mondo dell’ imprenditoria italiana – solo alcuni giorni fa era stata anche risollevata dai vertici di Confindustria – e così, oggi, sembra aver trovato anche una via formale d’ espressione a Montecitorio. Proprio questa mattina, infatti, è stata presentata per iniziativa del Pdl una mozione alla Camera per chiedere al Governo di non dilazionare il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione.
Decreto del fare: le novità per i cittadini
Solo questa sera si verrà a conoscere la versione definitiva del decreto del fare, la cui bozza è adesso allo studio del Consiglio dei Ministri.
Non si prevedono grandi modifiche, anzi, il decreto dovrebbe essere lasciato invariato. Nella bozza del testo sono state previste delle importanti novità per i cittadini che riguardano sanità, bollette e il rapporto con le pubbliche amministrazioni.
Nascita dell’Anagrafe Nazionale degli Assistiti (Ana)
Con il decreto del fare nasce l’Anagrafe Nazionale degli Assistiti, che ha lo scopo di monitorare le prestazioni erogate dalle asl. Ne consegue che il libretto sanitario personale è destinato a scomparire e tutte le informazioni potranno essere consultate in rete.
Taglio di 500 milioni all’anno per le bollette della luce
Grazie alla cancellazione di alcune voci delle bollette dell’energia (la componente A2 che sarà riversata sulle società elettriche che operano nelle energie rinnovabili con ricavi superiori a 200mila euro) i cittadini italiani potranno risparmiare 500 milioni all’anno per il conto dell’energia elettrica.
Sanzioni per le PA che non rispettano i tempi
Le amministrazioni pubbliche che non rispettano i tempi previsti per la conclusione dei vari procedimenti richiesti da cittadini e imprese dovranno pagare una multa di 50 euro per ogni giorno di ritardo (fino ad un massimo di 4.000 euro).
Decreto del fare
Presto arriverà il decreto per rendere più semplice il credito alle PMI
È il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni a parlare del possibile arrivo di un decreto, entro breve tempo, che renda più agevole l’accesso al credito per le PMI, le piccole e medie imprese italiane.
► Per Bankitalia diminuiscono i flussi di credito
Il Ministro ha dichiarato, intervenendo questa mattina all’assemblea di Assonime, che il Governo sarebbe già al lavoro per stilare un testo nel quale si preveda una maggiore efficienza del Fondo Centrale di Garanzia che porterebbe una maggiore possibilità di avere a disposizione liquidi alle aziende in modo da sfruttare gli spazi di crescita imprenditoriale presenti nel paese.
Questo decreto sarebbe un ulteriore passo avanti per il progetto di rilancio dell’economia che sta portando a termine il Governo, le cui risorse arriveranno dalla riduzione della spesa pubblica, soprattutto nel settore della sanità, e dall’eliminazione dei sussidi a carico del bilancio.
Inoltre, il ministro dell’economia si è anche posto come garante di fronte delle amministrazioni pubbliche italiane di fronte alle imprese, dichiarando che si impegnerà personalmente nel monitoraggio delle amministrazioni, per far sì che le imprese possano vedersi restituito quanto dovuto.
► Nessuna cartella esattoriale per le imprese creditrici delle PA
Ultimo obiettivo del ministro Saccomanni è di fare in modo che non si ripresenti più un debito così alto delle amministrazioni pubbliche, facendo in modo che anche in Italia, come detta l’Unione Europea, le amministrazioni saldino i conti con le imprese in 30-60 giorni.
Nessuna cartella esattoriale per le imprese creditrici delle PA
Finalmente è stato approvato anche in terza lettura il decreto legge che sblocca i 40 miliardi necessari al pagamento dei debiti accumulati dalle pubbliche amministrazioni nei confronti di imprese e di professionisti italiani.
► Via libera definitivo al decreto sui debiti delle PA
Con questo provvedimento si potrà ridare un po’ di ossigeno alle imprese italiane che nei prossimi anni si vedranno restituire i loro crediti.
Ma il decreto legge contiene anche degli altri importanti provvedimenti per le imprese, soprattutto di natura fiscale.
Il più importante riguarda sicuramente Equitalia: il Governo, infatti, prima di approvare in via definitiva il decreto, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si è deciso il blocco delle cartelle esattoriali agli imprenditori e professionisti che possono vantare dei crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
Per potersi vedere bloccare le cartelle esattoriali, però, il credito vantato dall’impresa o dal professionista deve essere di importo uguale o superiore a quello della cartella esattoriale.
► Le novità del decreto legge sui debiti delle pubbliche amministrazioni
Anche se l’ordine del giorno per il blocco delle cartelle esattoriali ha riscontrato qualche resistenza all’inizio, l’aula ha poi votato unanimemente a favore per garantire alle aziende di poter davvero tornare ad essere produttive e salvare così anche molti posti di lavoro.