Il governo lavora alle nomine per le aziende partecipate

 Il governo Renzi sta lavorando anche alle nomine per le aziende partecipate pubbliche, che ha sempre una importanza nel panorama produttivo italiano. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha affermato che il ministero del Tesoro sta vagliando la lista dei candidati e che è importante rispettare i tempi.

Del Rio ha risposto alle domande dei giornalisti sui tempi, cioè sulla possibilità che le nomine vengano fatte entro metà aprile. La sua posizione sempre possibilista. L’indicazione delle candidature va fatta 25 giorni prima della convocazione dell’assemblea dei soci. Per aziende importanti come l’Eni e Finmeccanica, le prime scadenze sono rispettivamente il 13 e il 154 aprile. In effetti, l’assemblea dei soci di Eni è fissata per l’8 maggio, mentre per Finmeccanica sarà il 9 maggio.

 

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Sulle nomine delle aziende partecipate torna la questione delle quote rosa. Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha affermato che il governo non potrà non tenerne conto. Il ministro ha detto che non gli piace che le donne siano protette come fossero animali in via di estinzione e che quindi ha visto con un po’ di sospetto la questione delle quote rosa negli ultimi anni. La Guidi ha però affermato “nel corso degli anni ho valutato che uno shock servisse”.

Nei prossimi giorni si dovrebbero quindi avere le nomine per le aziende partecipate alcune delle quali sono molto importanti. Il ministro Guidi ha comunque parlato anche della Fiat in questi termini: “Un’azienda privata può fare quello che vuole. La Fiat è un’altra azienda rispetto a quella che era negli anni ’80. Non voglio fare il difensore di nessuno e nemmeno della Fiat. Se pensiamo al percorso che il gruppo ha fatto dagli anni ’80 ad oggi è un’altra azienda, gli investimenti sono stati fatti. Occorre creare le condizioni perché qualunque azienda, italiana o straniera, ritrovi un valore aggiunto nell’investire nel nostro Paese”.

Precari, assunzioni a rischio?

 Continua ad essere sempre più tortuosa la strada di coloro che hanno contratti atipici. Molto probabilmente sono, infatti, a rischio le assunzioni dei precari nella pubblica amministrazione a causa dell’attesa del responso che dovrà arrivare dalle Sezioni Unite della Cassazione, che sono state chiamate ad esprimersi sul decreto 101 che è stato approvato nello scorso mese di ottobre.