Entro il 7 settembre, probabilmente dalla sera stessa del 7, Mediaset cripterà i suoi canali che dunque diventeranno invisibili per gli abbonati di Sky.
Rai
Rai colloca bond da 350 milioni
Per la prima volta nella sua storia, la Rai Radio Televisione Italiana ‘scende in campo’. Come? Collocando sul mercato la sua prima obbligazione.
Rai, prove di onorabilità
La Rai sta cercando di introdurre la clausola di onorabilità. Tra gli elementi all’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria che si riunirà il 25 e il 26 maggio rispettivamente in prima e seconda convocazione, vi è infatti “l’introduzione della clausola inerente il possesso dei requisiti di onorabilità e connesse cause di ineleggibilità e decadenza dei componenti il consiglio di amministrazione”.
Come cambierà la RAI secondo il Governo
La Riforma della RAI sarà un regalo alla tv generalista visto che l’obiettivo di lungo termine inserito nel decreto e anticipato da La Stampa, propone la scomparsa del canone RAI e l’introduzione delle pubblicità per recuperare gli introiti degli abbonamenti.
Rai, a caccia di soldi nei pubblici esercizi e nelle sale d’aspetto
Nel 2012 la Rai chiedeva il pagamento del canone a chi possedeva Pc e tablet, ora a partite Iva e pubblici esercizi. È «la richiesta per il rispetto di una legge». In realtà la norma del «canone speciale» (407,35 euro) non è una vera e propria novità, e prevede che a pagarla siano i «pubblici esercizi».
Canone speciale RAI – Quando si deve pagare
Continua ad imperversare in Italia in questi giorni la querelle relativa al caso Rai, da quando l’amministrazione della tv di stato ha richiesto il pagamento del cosiddetto canone speciale a numerose categorie di esercenti, artigiani, e liberi professionisti. La RAI, infatti, ha recentemente inviato a tutti coloro che esercitano una attività in Italia un sollecito di pagamento relativo al suddetto canone, dovuto da tutti coloro che nell’esercizio della propria attività facciano uso delle frequenze tv nazionali e detengano apparecchi atti alla loro ricezione.
Rivoluzione Rai, si parte dal canone
Matteo Renzi ha intenzione di cambiare il volto della tv di Stato. Una missione che in tanti hanno cercato di compiere ma che si è sempre rivelata fallimentare, ma questa volta sembra che il piano di rivoluzione della Rai sia stato già messo a punto.
Il punto di partenza sarà il canone, una delle tasse più odiata e più evasa dai contribuenti italiani, che non sarà più ad importo fisso, ma diventerà variabile in base alla capacità di spesa delle famiglie.
Il commissario per la spending review Cottarelli afferma che la Rai può fare di più
Il governo ha presentato il suo piano di riforme basate sull’abbassamento delle tasse per lavoratori e imprese che ha suscitato molte curiosità sul tema delle coperture finanziarie. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e altri esponenti del governo hanno precisato che i fondi saranno reperiti dal risparmio della spending review e dallo 0,4% disponibile restando all’innterno del 3% del deficit stabilito dall’Europa.
La spending review cui ha lavorato il commissario Carlo Cottarelli ha permesso di tagliare alcune spese in diversi ambiti pubblici. Su un tema, come quello della rai, si è aprta una piccola polemica dopo le affermazioni del commissario.
Il commissario per la spending review Carlo Cottarelli ha parlato delle spese della Rai, di quello che è stato fatto in termini di risparmio e di quello che maggiormente si può fare. Il commissario ha affermato: “Per la Rai è possibile fare qualche risparmio ulteriore. Io ho alcuni suggerimenti, come ad esempio la Rai deve avere per legge sedi in tutte le regioni, ma si potrebbe benissimo coprire il servizio di informazione regionale senza avere sedi”.
Il sindacato Rai Usigrai ha immediatamente commentato le parole del commissario per spending review Cottarelli e ha detto: “E’ gravissima la dichiarazione di Cottarelli. Il tema della Rai e del servizio pubblico non si può affrontare con approssimazione. Che competenza ha sull’inforazione regionale.
I costi della Rai hanno comuque incuriosito diverse volte la politica perché in diverse occasioni si sono visti degli sprechi.
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Assunzione gionalisti Rai
Cento giornalisti per la Rai Radiotelevisione Italiana S.p.a. da assumere dopo un concorso e a tempo determinato. Un concorso per titoli e prove e riservato a giornalisti professionisti da utilizzare per esigenze future e in tutto il territorio nazionale.
Tra le caratteristiche per partecipare al concorso è necessario essere iscritti all’Albo dei giornalisti Giornalisti elenco Professionisti in data anteriore al 24 aprile 2014. Questo requisito è essenziale e obbligatorio.
Per candidarsi bisogna inviare la domanda di partecipazione alla selezione entro e non oltre le ore 23:59 del 24 aprile 2014. La modalità di invio è esclusivamente attraverso la compilazione del form online che si può trovare al seguente indirizzo www.lavoraconnoi.rai.it
Entrando nell’area “Selezione giornalisti professionisti 2014” si può compilare e inviare la domanda. Dopo avere espletato questa procedura si riceverà un messaggio automatico di posta elettronica che conferma l’avvenuta acquisizione della candidatura.
Non saranno prese in considerazione le domande che saranno inviate oltre i tempi previsti o con modalità diverse da quelle indicate.
La valutazione dei candidati sarà fatta da una commissione esaminatrice nominata dalla Rai.
Il processo di selezione prevede tre fasi:
I Prova
Un test scritto a risposta multipla su temi di cultura generale, attualità e lingua inglese. Il test considera anche l’ordinamento dello Stato, le norme sulla stampa e sul sistema radiotelevisivo, la tutela della privacy, il contratto nazionale di lavoro giornalistico, il giornalismo radiotelevisivo e cross mediale.
La prova sarà superata dai primi 400 candidati in graduatoria. Nelle prove successive il punteggio di questa prova non sarà considerato utile.
II Prova
- Redazione e lettura di un testo giornalistico destinato alla TV su un argomento a scelta del candidato tra due opzioni;
- Redazione e lettura di un testo giornalistico destinato alla radio sul medesimo argomento;
- Redazione di un “tweet” di 140 caratteri sul medesimo argomento;
- Improvvisazione in video su un tema di attualità su un argomento a scelta del candidato tra due opzioni, con supporto di flusso di immagini;
- Prova pratica volta alla verifica della capacità di utilizzo da parte dei candidati degli strumenti informatici utili all’elaborazione di contenuti audio e video;
- prova di valutazione della capacità di utilizzo del web.
III Prova
- Test e colloquio di valutazione della conoscenza della lingua inglese;
- test e colloquio conoscitivo e di orientamento, con valutazione anche del curriculum vitae presentato.