La scheda informativa sul 730

 Il modello di dichiarazione dei redditi 730 è sotto la lente d’ingrandimento per il fatto che con un decreto del 26 aprile è stata posticipata la data per la presentazione del documento al sostituto d’imposta. Questo vuol dire che i contribuenti hanno più tempo per compilare e controllare il modello.

730 al sostituto con più calma

Il 730, come spiega l’Agenzia delle Entrate, un modello di dichiarazione dei redditi che si rivolge ai dipendenti e ai pensionati ed ha sicuramente dei vantaggi evidenti. In primo luogo è semplice da compilare e in fondo non richiede un impegno mentale visto che non devono essere eseguiti dei calcoli.

Il contribuente, in più, non deve trasmettere telematicamente il modello 730 all’Agenzia delle Entrate ma può avvalersi dell’intermediazione del sostituto d’imposta o del datore di lavoro. Interessante inoltre come il rimborso dell’imposta sia accreditato direttamente nella busta paga successiva alla presentazione della dichiarazione, quindi a luglio, se si tratta di dipendenti, oppure nella pensione di agosto o di settembre.

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Se invece dal 730 viene fuori un saldo a debito ci saranno, negli stessi tempi, delle trattenute adeguate a riequilibrare la situazione. Queste trattenute possono essere rateizzate ma è necessario pagare una piccola quota d’interessi. Il modello 730 può essere usato soltanto per alcune tipologie di reddito.

 

Il reddito fondiario e i famigliari a carico

 Molti contribuenti si rivolgono direttamente all’Erario per conoscere la soluzione ad alcuni dubbi. In genere, se ci si reca presso un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, si possono ottenere i riferimenti provinciali cui inviare l’interpello. Si tratta di una domanda posta a cui si occupa di fisco, con l’eventuale proposta di una soluzione interpretativa.

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Qualora l’Erario latitasse o comunque non fornisse la risposta entro 90 giorni, quindi entro 3 mesi, il contribuente sarebbe autorizzato ad adottare la soluzione proposta. Oltre l’interpello ci sono numerosi canali d’interazione con l’Agenzia delle Entrate, basti pensare al call center che risponde ad una domanda per volta posta dal contribuente. In ultimo ci sono gli esperti di FiscoOggi, il quotidiano online dell’Agenzia.

Variazione dell’aliquota IMU

Proprio a FiscoOggi, una contribuente, ha posto un quesito. Ha spiegato che nel 2012 il marito è stato considerato a suo carico, visto che aveva percepito soltanto una pensione d’invalidità esente dalla tassazione IRPEF. Il marito, però, nel 2013 aveva ereditato il 50 per cento di un immobile libero. La contribuente ha chiesto di poter considerare ancora il marito come famigliare a carico.

L’Agenzia spiega che con la reintroduzione dell’IMU sono state sostituite in una volta sia l’ICI che l’IRPEF  con le relative addizionali. Per cui, per un reddito fondiario prodotto dagli immobili non locati e soggetti ad IMU, non è prevista la tassazione IRPEF per cui il marito della contribuente non ha un reddito tale da essere escluso dal computo dei famigliari a carico.

Novità sull’imposta di registro

 Se la cartella esattoriale segue una sentenza passata in giudicato, allora la prescrizione del reato ha durata decennale. La novità, così espressa, non dice molto. E’ necessario infatti approfondire la questione analizzando i fatti alla base del pronunciamento della Corte di Cassazione.

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Il tema al centro del dibattito è l’imposta di registro. Se l’Erario pretende il pagamento di una cartella sulla base di una sentenza passata in giudicato, la stessa cartella esattoriale deve essere emessa entro dieci anni dal termine di prescrizione. In questo caso, infatti il credito è stato accertato dopo un contenzioso. Dunque, il caso descritto non rientra nell’applicazione del termine triennale o annuale di scadenza.

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La vicenda processuale che ha indotto i giudici a precisare il da farsi è relativa ad una concessionaria del servizio di riscossione dell provincia di Benevento che ha notificato ad un contribuente una cartella di pagamento che derivava da un ruolo reso esecutivo il 31 marzo del 2003 e conseguente ad una sentenza emessa dal CTR della Campania.

Il contribuente, considerando che l’impugnazione non era avvenuta entro l’anno dovuto, faceva appello alla ratione temporis ed in una prima fase ha anche avuto ragione. In appello invece si è specificato che, vista la presenza di una sentenza passata in giudicato, doveva essere considerato corretto il termine triennale per la notifica.

Online i modelli di dichiarazione semplificati

 Chi si appresta a compilare la dichiarazione dei redditi sa che il modello di dichiarazione, per esempio il 730, è completo di tutti i campi necessari alla richiesta di una parte dei versamenti e degli acconti già fatti. Magari per scaricare le spese mediche, quelle per l’attività sportiva dei figli e quant’altro rientri nella fiscalità inerente le persone fisiche e le loro famiglie.

In alcuni casi si possono avere delle dichiarazioni dei redditi cosiddette “semplificate” che riducono ai minimi termini gli indizi che i contribuenti devono fornire al fisco. Oggi sembra sia pronto online il modello 770/2013 in formato ordinario e semplificato. Il modello in questione è disponibile come software di compilazione.

Compilazione e invio del 770

Il modello 770 deve essere usato dagli intermediari e dalle amministrazioni dello Stato al fine di disporre la dichiarazione per loro o per conto di altre amministrazioni. Non si tratta quindi di un modello di dichiarazione cui devono far riferimento i contribuenti singoli. L’Agenzia delle Entrate ha quindi reso noto che in rete ci sono due applicazioni informatiche – 770 Ordinario 2013 e 770 Semplificato 2013 che servono per compilare le dichiarazioni dei sostituti d’imposta ed inviarle anche al fisco.

Tutto sul modello 730

La trasmissione di questi modelli di dichiarazione deve essere completata entro il 31 luglio prossimo. Per chi non avesse molta pratica del computer, l’Erario ricorda che i software possono essere fruiti anche senza effettuare l’installazione e l’aggiornamento del programma sul proprio computer.

Cambio solo per i sostituti d’imposta

 Fino a qualche giorno fa il calendario fiscale era caratterizzato da un’importante scadenza, quella del 30 aprile, termine ultimo per la presentazione del modello 730/2013 al proprio datore di lavoro, al sostituto d’imposta, oppure all’ente previdenziale. Invece il calendario ha subito una variazione e c’è più tempo per fare il proprio dovere di contribuenti.

Tutti coloro che si avvalgono dell’assistenza fiscale offerta dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale, possono consegnare la documentazione entro il 16 maggio 2013. Lo ha stabilito un decreto firmato dal Consiglio dei ministri e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 aprile.

730 al sostituto con più calma

Perché lo slittamento? Sembra che la decisioni di andare oltre la fine del mese sia stata presa per il ritardo registrato nella consegna dei modelli CUD 2013. Molti lavoratori, infatti, non hanno ancora in mano la documentazione necessaria per fare la dichiarazione dei redditi. Visto il ritardo dei datori di lavoro nella consegna del CUD, si è offerto maggior tempo anche ai lavoratori.

730 al sostituto con più calma

Il termine entro il quale i sostituti d’imposta devono presentare ai contribuenti da loro assistiti la dichiarazione e il prospetto della liquidazione subisce una dilazione funzionale. La prima scadenza era stata fissata al 31 maggio, adesso si avrà tempo fino al 14 giugno. Non cambia invece la scadenza per i contribuenti che compilano autonomamente il modello 730 e poi lo presentano al fisco tramite un CAF o un altro intermediario abilitato. Per loro la scadenza fissata è al 31 maggio 2013.

730 al sostituto con più calma

 Una proroga dell’ultimo minuto è quella che ha interessato il 730 per tutti i dipendenti che decidono di presentare la loro dichiarazione attraverso il sostituto d’imposta, quindi presentandola al datore di lavoro. La verità è che ci sono stati tanti ritardi nella consegna del Cud e per questo è stato stabilito che i contribuenti avessero più tempo anche per fare la loro dichiarazione.

Assistenza sanitaria e spese mediche nel 730

Adesso, quindi, chi deve presentare il modello 730 tramite il sostituto d’imposta non dovrà più attenersi alla scadenza del 30 aprile ma potrà posticipare fino al 16 maggio. Insieme al modello di dichiarazione può e deve essere consegnato anche il modello 730-I per la scelta della destinazione dell’8 per mille.

Più patronati attivi per i disservizi legati al Cud

I sostituti d’imposta, chiaramente, avranno più tempo per riconsegnare al contribuente la dichiarazione elaborata. In pratica invece che attenersi alla vecchia scadenza del 31 maggio potranno ritardare fino al 14 giugno. Non cambiano invece gli obblighi per i lavoratori che pur presentando il modello 730, hanno deciso di avvalersi dell’assistenza di un centro fiscale. Chi per la dichiarazione dei redditi usa l’esperienza dei Caf dovrà comunque presentare il modello entro il 31 maggio.

Si ricorda che prima della consegna del modello al sostituto d’imposta, il contribuente deve controllare la veridicità e la giustezza dei dati inserti, altrimenti potrebbe incorrere in una multa.

Equitalia è meno cara

 Una delle cose meno piacevoli per i contribuenti italiani è la ricezione di una cartella di Equitalia che in modo assolutamente perentorio impone il pagamento di cifre anche considerevoli per piccoli errori commessi in sede fiscale. Adesso, però, è arrivata la notizia che Equitalia avrà un volto più umano e a dirlo è proprio Attilio Befera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate che annuncia la prossima pubblicazione di un direttiva ad hoc.

Basta ai pignoramenti delle pensioni e degli stipendi in banca

La questione fiscale è una delle questione più urgenti che il prossimo premier deve risolvere. Eppure la patata risulta essere meno bollente del previsto poiché Equitalia ha detto che le misure di riscossione delle tasse, anche per l’IMU, saranno ammorbidite. Equitalia sta facendo passi da gigante se si considerano tutte le ultime novità: per esempio è stato bloccato il pignoramento sui conti correnti dove sono accreditati gli stipendi dei pensionati e dei lavoratori che hanno dei guai con il fisco.

Equitalia annuncia novità nelle procedure

Adesso ci si aspetta qualche passo avanti anche nei confronti delle aziende. Per esempio sembra nell’aria un provvedimento che dovrebbe semplificare i controlli sui rimborsi IVA e in più pare che le imprese che hanno già fatto degli errori nel calcolo dell’IVA, pagando entro la fine dell’anno non avranno sanzioni.

Avete fatto errori con l’UNICO Mini?

 Cosa fare nel caso in cui siano stati fatti degli errori nella compilazione della dichiarazione dei redditi con il modello UNICO mini? L’ideale sarebbe effettuare una verifica preventiva ma se proprio ci sono state delle dimenticanze importanti o rilevanti nell’indicazione dei redditi, soprattutto riguardo oneri detraibili e deducibili, si può rimediare.

Il contribuente, infatti, se dichiara di aver commesso un errore prima che l’Amministrazione tributaria abbia la possibilità di rilevare l’infrazione commessa, si ottengono degli sconti e in alcuni casi si possono fare le correzioni, senza pagare la multa.

La scheda informativa del modello UNICO PF mini

Per esempio, i contribuenti che dopo aver presentato il modello UNICO mini di accorgono, prima della scadenza del termine di presentazione che non hanno inserito delle spese detraibili o deducibili, hanno la possibilità di presentare entro la scadenza una dichiarazione con il modello “rettificativo” dove deve essere indicata la dicitura “correttiva nei termini”.

Qualche elemento importante sull’UNICO Mini 2013

Se invece sono già scaduti i termini per il pagamento ed è stato pagato un importo superiore o inferiore a quello regolare, allora è necessario usare lo strumento del ravvedimento operoso.

Quando invece la dichiarazione è presentata dopo la scadenza dei termini, il contribuente può sempre integrare il modello o correggerlo ma dovrà usare una dichiarazione integrativa e presentarla entro i 90 giorni dalla scadenza prevista dall’Erario.