Gli stipendi non aumentano ad agosto ma nel 2013 crescono più dell’inflazione

 L’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT – ha indagato l’andamento degli stipendi dei lavoratori italiani nel corso del mese di agosto 2013. Nell’ottavo mese dell’anno le retribuzioni degli italiani non sono aumentate, in realtà, ma sono rimaste ferme ai livelli precedenti, conservando, a livello di tariffe contrattuali orarie, gli stessi valori del mese di luglio

Un tetto per gli stipendi dei manager di Rai, Anas e Ferrovie

 In tempi di crisi tutte le componenti dello Stato sono chiamate a fare la propria parte. Chi più, chi meno, secondo le proprie possibilità. E proprio a questo principio di equità si ispira l’ultimo provvedimento che il Ministero dell’Economia ha emanato in fatto di stipendi e di retribuzioni del pubblico impiego e che ha inviato in visione al Parlamento per la raccolta dei pareri.

L’obiettivo sarebbe infatti quello di porre un tetto agli stipendi dei manager che sono a capo delle grandi società dello Stato, tra cui, ad esempio, vi sono i nomi di Anas, Rai e Ferrovie.

Taglio del 25% agli stipendi dei manager pubblici nel Decreto del Fare

Per questi dirigenti, dunque, il tetto alle retribuzioni sarebbe d’ora in avanti fissato ad un massimo di 294 mila euro, e un provvedimento simile dovrebbe investire anche gli stipendi degli amministratori delegati di altre 18 società controllate che rispondono sempre alle direttive del Ministero dell’Economia. Per queste ultime, però,le retribuzioni massime sono fissate da cifre che oscillano tra l’80% e il 50% del trattamento economico del primo presidente della Cassazione.

Retribuzioni pubblico impiego bloccate fino al 2014

Il Tesoro ha infatti diviso e organizzato le società controllate in tre grandi gruppi, stabilendo parametri di intervento diversi per il taglio delle retribuzioni, che si basano su fattori oggettivi come

  • il valore totale della produzione della società
  • il valore degli investimenti
  • il numero dei dipendenti.

Per ognuna di queste sono dunque previsti tetti alle retribuzioni diversificati, pari rispettivamente al 100%, all’80% e al 50% dello stipendio annuo percepito dal primo presidente della Cassazione.

 

 

 

 

Aumenta l’occupazione femminile anche se gli stipendi sono ancora bassi

 Sono sempre di più le donne italiane ad avere un posto di lavoro. Negli ultimi cinque anni, infatti, tra il 2008 e il 2012, il numero delle donne italiane occupate  è aumentato di 122 mila unità, così come indica una recente indagine compiuta da Repubblica sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Stando ai dati risultanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni 2007 – 2001, dunque, il numero delle contribuenti italiane è cresciuto di uno 0,6%.

Cosa fa e quanto guadagna un Proposal Engineer

 Nella disamina delle figura manageriali che saranno più richieste da adesso ai primi mesi del 2014, la Michael Page, società di recruitment specializzata nella ricerca di figure manageriali di alto e medio livello, c’è anche il Proposal Engineer, una professionalità molto richiesta soprattutto dalle aziende che lavorano su commessa, ossia delle aziende che non hanno una produzione in serie, ma lavorano su progetti che sono spesso irripetibili e che durano per molti anni.

► Le figure manageriali più ricercate del 2013/2014

Cosa fa il Proposal Engineer

Il Proposal Engineer è una figura chiave per la scelta dei progetti da realizzare. La sua attività, infatti, consiste nello studio e nell’analisi delle proposte fatte.

Una tale figura manageriale si caratterizza per la velocità dei suoi processi decisionali: il Proposal Engineer deve capire i tempi stretti i costi e i benefici di eventuali progetti proposti o della partecipazione alle gare di appalto.

Per farlo, il Proposal Engineer analizza e studia i dossier delle gare d’appalto e i documenti contrattuali riguardanti le operazioni da valutare; è i grado di fare dei preventivi – su progetto o sul campo – con relativi costi da sostenere per la realizzazione, è in stretto contatto con fornitori e subappaltatori per studiare le soluzioni più efficaci e più convenienti per presentare offerte competitive, sia a livello economico che strutturale.

Il Proposal Engineer è una figura centrale per lo sviluppo di un’azienda che lavora su commessa, in quanto fa da tramite tra il cliente e il responsabile commerciale o il Project Director dell’azienda.

Quanto guadagna il Proposal Engineer

La retribuzione annuale di un Proposal Engineer va dai 40/50 mila euro fino ai 70.000. La differenza, come accade per tutte le figure manageriali, la fanno gli anni di esperienza.

Cosa fa e quanto guadagna un Export Manager

 La crisi economica ha messo in ginocchio molte aziende, sia in Italia che all’estero. Soprattutto nel nostro paese, sono stati tanti gli imprenditori che non ce l’hanno fatta e che hanno chiuso bottega prima di poter vedere i primi segnali di ripresa dell’economia mondiale. Per chi ha tenuto duro ed è ancora sul mercato, l’esigenza primaria di questo momento è di trovare delle figure professionali che abbiano le competenze per andare oltre la crisi pur non avendo molte risorse a disposizione.

Secondo Michael Page, grande società di recruitment specializzata in figure manageriali presente anche in Italia, tra le fine del 2013 e l’inizio del 2014 le aziende italiane cercheranno molti Export Manager, ossia persone che siano in grado di accrescere la presenza aziendale sui mercati esteri.

► Le figure manageriali più ricercate del 2013/2014

Cosa fa l’ Export Manager

Il compito dell’ Export Manager è quello di accrescere il fatturato aziendale proveniente dai mercati esteri.

Per farlo, oltre alla conoscenza della lingua straniere usata nel paese, o nei paesi, di sua competenza, deve conoscere anche i mercati di quei paesi e quali sono i possibili concorrenti. Inoltre, in qualità di export manager, questa figura professionale deve anche essere in grado di interpretare i segnali dei mercati e provvedere a pianificare i giusti interventi e l’offerta migliore.

Gli Export Manager migliori, sono quelli che sono in grado di attuare delle partnership con le aziende locali al fine di un ulteriore sviluppo dell’azienda.

Quanto guadagna l’ Export Manager

La retribuzione di un Export Manager, al netto di eventuali bonus previsti dal contratto, va dai 45.000 euro all’anno per un manager con 5 anni di esperienza. La retribuzione cresce proporzionalmente all’esperienza, fino a raggiungere gli 80.000 annui.

Cosa fa e quanto guadagna uno Chief Technology Officer

 Se un’azienda è in crisi, come accade a molte delle aziende italiane ed europee in questi ultimi tempi, le scelte che rimangono all’imprenditore sono due: chiudere battenti ed evitare ogni possibile rischio, oppure resistere e investire, magari su una figura professionale che sia in grado di trovare la strategia giusta al rilancio dell’azienda.

Tra le varie figure professionali che sono state individuate dalla Michael Page, società di recruitment specializzata nella ricerca e nella collocazione di figure manageriali di medio ed alto livello, come le più adatte – e anche le più ricercate dalle aziende in crisi – c’è il CTO, ossia lo Chief Technology Officer.

► Le figure manageriali più ricercate del 2013/2014

Cosa fa lo Chief Technology Officer

Uno Chief Technology Officer è specializzato in nuove tecnologie. Il suo lavoro consiste nel trovare le soluzioni tecnologiche migliori per la creazione, produzione e commercializzazione dei prodotti o dei servizi aziendali.

Conosce sia le tecnologie software che quelle hardware e, per fare al meglio il suo lavoro, deve anche saper gestire le figure professionali che di questo si occupano, in modo da farle lavorare in sinergia e fare in modo che le soluzioni trovate siano sempre funzionanti ed efficienti.

Uno Chief Technology Officer si occupa, infatti, di tutto il processo: dai progetti di sviluppo informatico dell’azienda, alla supervisione delle attività di mantenimento dei sistemi e dell’apparato infrastrutturale dell’azienda.

Quanto guadagna uno Chief Technology Officer

Le competenze necessarie allo svolgimento delle attività quotidiane di uno Chief Technology Officer, fanno sì che questa figura professionale possa ambire a retribuzioni che vanno dai 50.000 ai 90.000 euro all’anno, in base agli anni di esperienza accumulati.

Cosa fa e quanto guadagna un E-commerce Manager

 Come dice il nome stesso, un E-commerce manager è specializzato nelle vendite on line dei prodotti o dei servizi dell’azienda. Per ricoprire un tale ruolo, è necessario avere delle competenze e delle capacità trasversali, che vanno dalla conoscenza delle strategie di marketing, sia quelle tradizionali che quelle che si applicano all’e-commerce, del mondo del web come anche dei mercati in generale.

Le aziende in crisi, come ha riportato la società di recruitment manageriale Michael Page, sono alla ricerca di figure che possano implementare gli affari: il settore dell’e-commerce, grazie alle sue caratteristiche peculiari, è una delle strade principali che le aziende stanno intraprendendo per raggiungere un bacino sempre più ampio di potenziali clienti.

► Le figure manageriali più ricercate del 2013/2014

Cosa fa l’E-commerce Manager

L’E-commerce manager, quindi, deve essere in grado di approntare l’offerta on line dell’azienda dopo aver analizzato e studiato i concorrenti. Il suo obiettivo, naturalmente, è quello di aumentare il fatturato dell’e-commerce, e per farlo deve occuparsi di: preparazione e aggiornamento del catalogo di vendita on line, monitoraggio degli stock, dei prezzi e dei concorrenti. Inoltre, un E-commerce manager deve conoscere anche le strategie di posizionamento e di engagment, al fine di aumentare il più possibile il traffico on line.

Quanto guadagna un E-commerce manager

Competenze trasversali e formazione continua sono le caratteristiche richieste dalle aziende agli E-commerce manager, che vengono misurate in base agli anni di esperienza pregressa: per un E-commerce manager con 5/9 anni di esperienza, le aziende offrono dai 45.000 agli 80.000 euro, che arrivano anche fino a 100.000 per manager con più di 12 anni di esperienza.

Cosa fa e quanto guadagna un Lean Manager

 Le aziende dell’Eurozona, nonostante l’Ocse abbia detto che l’Europa sta iniziando ad uscire dalla crisi, sono sull’orlo del precipizio. Per questo, gli imprenditori si sono messi alla ricerca di figure manageriali che possano trovare le soluzioni più adatte per il rilancio delle aziende anche con i pochi capitali e le poche risorse a disposizione.

Tra queste figure professionali, come mostra la ricerca della società di recruitment Michael Page, specializzata nella ricerca di figure manageriali di medio ed alto livello, ci sono i Lean Manager, una figura professionale specializzata nella gestione e massimizzazione delle risorse.

► Le figure manageriali più ricercate del 2013/2014

Cosa fa il Lean Manager

Il compito primario di ogni Lean Manager è quello di eliminare gli sprechi aziendali, che possono derivare da sia da una cattiva gestione delle risorse economiche che di quelle umane.

Il Lean Manager lavora a stretto contatto con i dipendenti delle aziende e, insieme a loro, analizza i processi produttivi alla ricerca di eventuali falle nel sistema che portano ad inutili sprechi. Inoltre, questa figura manageriale si occupa anche dell’armonizzazione dei flussi di materiali, allo scopo di ridurre le scorte e dei costi di produzione e aumentare le performance di produzione.

Quanto guadagna un Lean Manager

Come specificato anche dalla ricerca di Michael Page, la retribuzione della figure manageriali cambia in base all’esperienza pregressa. Nel caso di un Lean Manager, la retribuzione media annuale, senza conteggiare eventuali bonus, parte da una base di 50.000/60.000 euro all’anno per un manager con 3 o 5 anni di esperienza.

Oltre i 5 anni, la retribuzione cresce in modo proporzionale.

Aumentano gli stipendi a luglio 2013

 Il mercato del lavoro appare particolarmente sofferente a causa del disagio occupazionale che negli ultimi sei mesi dell’ anno ha investito un numero sempre più alto di lavoratori, ma dal mercato del lavoro arriva almeno una notizia positiva per il mese di luglio 2013 da poco trascorso.