Il nuovo Isee è stato approvato e tra le novità c’è il fatto che nel calcolo saranno presenti anche i guadagni fiscalmente esenti. Il nuovo strumento sembra avere l’obiettivo di dare battaglia ai falsi poveri, quelli che non dichiarano nulla pur possedendo molto, quelli che sono evasori fiscali e che usufruiscono anche degli aiuti dello Stato.
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Il governo ha deciso di limitare le autocertificazioni proprio con il proposito di smascherare i falsi poveri a tutto vantaggio di chi veramente vive in una situazione di bisogno. le scelte, però, non aiutano le nuove categorie di poveri come chi, ad esempio, possiede una casa soltanto. Queste persone potrebbero essere fuori dalle graduatorie.
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Il nuovo Isee approvato ieri dal Consiglio dei Ministri segue quindi una stretta sulle concessione con nuovi parametri e un nuovo calcolo. Alcune franchigie si sono abbassate e, come detto, l’indicatore considera anche i redditi fiscalmente esenti che prima non erano considerati. Tra questi ci sono anche le borse di studio dei giovani ricercatori e di quelli che seguono i programmi di studio all’estero come il programma Erasmus. Saranno considerati anche le pensioni agli invalidi di guerra, il sussidio agli orfani di vittime del terrorismo o della criminalità e gli assegni di accorpamento e di maternità. Uno dei vantaggi del nuovo Isee sta nel fatto che è più probabile scoprire i furbi e chi fa false dichiarazioni. Il calcolo non sarà però al 100% per tutti. C’è una detrazione del 20% fino a un massimo di 3 mila euro per i redditi da lavoro dipendente e per le pensioni e i trattamenti assistenziali, fino a un massimo di mille euro. L’Isee non considera invece gli assegni di mantenimento.