In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che l’Agenzia delle Entrate sta in questi giorni invitando contribuenti ed imprese a fornire le coordinate bancarie del proprio conto corrente, al fine di velocizzare le procedure dei rimborsi fiscali e erogare gli accrediti direttamente sui conti dei diretti interessati. I contribuenti coinvolti in questa operazione, cittadini che hanno perso il lavoro e imprese, sono infatti sollecitati alla comunicazione dei dati via posta tradizionale o PEC.
Rimborsi
Rimborsi fiscali – L’Agenzia delle Entrate richiede la comunicazione dell’IBAN
A partire dal 2014 sarà ancora più facile e veloce per i contribuenti italiani accedere ai rimborsi fiscali spettanti sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate. Come già nel 2013, infatti, anche coloro che non hanno un sostituto di imposto in questo anno perché hanno perso il lavoro, ma hanno comunque presentato il modello 730, potranno ottenere il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate semplicemente comunicando il proprio IBAN, cioè le proprie coordinate bancarie di conto corrente.
Rimborsi fiscali, la guida
Tutti coloro che percepiscono un reddito, che sia da lavoro o da pensione, una volta all’anno devono presentare la dichiarazione dei redditi, ovvero un documento in cui si fa il calcolo di quanto il contribuente ha guadagnato e di quanto ha speso per arrivare all’importo imponibile netto, ovvero la cifra su cui si dovranno pagare le imposte dirette ed indirette.
Rimborsi fiscali su conto corrente, modelli e comunicazione IBAN
Con un comunicato stampa diramato in data 21 marzo 2014 l’Agenzia delle Entrate ha riferito che le imprese e i cittadini potranno ricevere i rimborsi fiscali in modo più facile e veloce, e senza alcun aggravio di spesa, attraverso accredito postale o bancario.
Per ricevere i rimborsi sul conto corrente è necessario, però, comunicare all’Agenzia il proprio codice Iban e compilare un apposito modello. Di seguito tutte le informazioni necessarie.
L’aumento dei rimborsi fiscali a famiglie e imprese nel 2013
Nel 2013 lo Stato ha rimborsato alle famiglie e alle imprese italiane la cifra complessiva di 13,5 miliardi di euro, con un aumento di 1,5 miliardi rispetto al 2012. Un rimborso che ha permesso a molte famiglie e a molte imprese di avere una boccata di ossigeno in questo periodo di crisi economica. L’anno nuovo è iniziato con tasse da pagare e aumento delle tariffe, si pensi alla mini Imu, alla Tasi e all’aumento delle bollette. Questi soldi sono quindi utili in un momento delicato come quello che stiamo vivendo.
► 13,5 miliardi di rimborsi dall’Agenzia delle Entrate
Una nota diffusa qualche giorno fa dalla Agenzie delle Entrate evidenzia che la somma globalmente rimborsata ai contribuenti supera in misura sensibile l’obiettivo programmato dall’Amministrazione per l’anno 2013, che era stato fissato a quota 11 miliardi.
► Lo Spread sotto i 200 punti apre alla crescita e al taglio delle tasse
Nel dettaglio, l’ammontare complessivo dei rimborsi effettuati nell’anno si suddivide in 11,5 miliardi di euro destinati a 65.000 tra artigiani, professionisti ed imprese (rimborsi Iva) e 1,8 miliardi erogati in favore di famiglie ed aziende per rimborsi Irpef ed Ires.
Tra i destinatari dei pagamenti ci sono anche i 96 mila contribuenti che, rimasti privi di occupazione, hanno usufruito dell’opportunità di ricevere i rimborsi direttamente dall’Agenzia delle Entrate, per un importo complessivo di circa 75 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece le imposte cosiddette minori (registro, concessioni governative ed altre) sono stati oltre 18.000 le erogazioni effettuate dall’Amministrazione Finanziaria, per un importo complessivo superiore ai 200 milioni di euro.
A tre milioni di euro ammontano le restituzioni relative al canone Rai di cui hanno beneficiato gli over 75 esentati dal pagamento.
13,5 miliardi di rimborsi dall’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha reso noti i rimborsi erogati alle imprese e alle famiglie nel 2013. I rimborsi ammontano o circa 13,5 miliardi di euro e sono stati circa 1,5 milioni. Molte imprese, artigiani e professionisti possono rifiatare in questo periodo di difficoltà dovute alla crisi economica e alle problematiche legate all’accesso al credito.
► Lo Spread sotto i 200 punti apre alla crescita e al taglio delle tasse
L’Etna erutta e le compagnie aeree rimborsano i voli
In questi ultimi giorni il nuovo risveglio dell’Etna ha provocato un po’ di scompiglio nel traffico aereo della Sicilia Orientale. Dopo aver dato alcuni segnali di preavviso nei mesi passati – ci sono stati infatti ben 19 episodi stromboliani dall’inizio dell’anno -, il più importante vulcano italiano ha cominciato la sua eruzione, con imponenti colate di lava, emissioni di cenere e lapilli.