Bollo su conti correnti e risparmi

 Se c’è una cosa che gli italiani odiano è proprio pagare le tasse. Ecco perché il dibattito della campagna elettorale gira sempre attorno alla pressione fiscale, al rimborso dell’IMU (che tra l’altro è una promessa impossibile da mantenere), all’aumento dell’aliquota IVA e quant’altro.

► Si può abolire o rimborsare l’IMU?

Ma un argomento, in questi giorni, più di tanti altri, sta capitalizzando l’attenzione degli italiani: il bollo sui conti correnti e sui libretti di risparmio, considerato un vero e proprio furto ai danni dei piccoli consumatori. Molti istituti di credito lo usano a scopo promozionale.

► Cosa cambia con l’aumento dell’IVA nel nostro Paese

Riepiloghiamo brevemente quanto si dovrà pagare in base al prodotto di cui si è proprietari:

  • 34,20 euro è il bollo da corrispondere per i conti correnti intestati a persone fisiche con una giacenza che supera i 5000 euro;
  • se la giacenza media non supera i 5000 euro, invece, l’imposta di bollo è annullata;
  • devono pagare 100 euro, invece, coloro che hanno conti correnti intestati a soggetti diversi dalle persone fisiche, indipendentemente dalla giacenza;
  • 1,81 euro è la tassa per i conti e i libretti riferibili ai depositi giudiziari e per i conti intestati a soggetti istituzionali quali possono esserlo banche, assicurazioni, etc;
  • non devono poi pagare l’imposta di bollo su conti correnti e libretti di risparmio né le onlus, né le persone che hanno un ISEE inferiore ai 7500 euro.

 

Il libretto Conto Compilation

 La Banca Popolare di Aprilia, l’abbiamo considerato più volte, ha una vasta gamma di prodotti creditizi che cercano di raggiungere una fetta molto ampia della popolazione assecondando esigenze e bisogni di pensionati, giovani, famiglie, lavoratori e anche piccoli, piccolissimi risparmiatori.

Per esempio il conto di base alle condizioni previste dalla Legge di Stabilità.

Il libretto Conto Compilation è una soluzione che la banca definisce giovane, fresca e frizzante, pensata per coloro che hanno un’età compresa tra 12 e 26 anni. E’ un libretto nominativo per la gestione del risparmio, sicuro, prima di tutto, ma associato anche ad una buona dose di vantaggi  e servizi esclusivi.

Il canone trimestrale da corrispondere è di appena 3 euro che danno diritto ad una serie illimitata di operazioni gratuite e alla ricezione della carta prepagata Compilation Power Card. Non stupirà se poi dal libretto, il giovane risparmiatore, opti per un conto corrente con le stesse caratteristiche: il Conto compilation.

Conto 44 gatti per i piccoli fino a 11 anni

 Più che un vero conto corrente, si tratta di un libretto conto e la nomenclatura ispirata alla celebre canzone dello Zecchino d’Oro indica che ci si rivolte al pubblico dei piccoli risparmiatori. Il Libretto conto 44 gatti è stato studiato dalla Banca Popolare di Aprilia, per educare al risparmio i ragazzi fino a 11 anni, in modo divertente e conveniente.

Della stessa banca abbiamo già visto altri prodotti molto interessanti che soddisfano altre categorie di utenti: BPA ha anche il conto di base alle condizioni previste dalla Legge di Stabilità.

Tornando al libretto di risparmio per i più piccoli, per i ragazzi che non hanno ancora compiuto 11 anni, scopriamo che i “baby risparmiatori” ottengono anche una Joy Card per entrare nel Club dei Gattimatti ed avere numerosi sconti all’ingresso nei parchi divertimento e non solo.

Sul sito www.44gatti.it si possono ricevere tutte le informazioni sul conto ma si deve subito ricordare che i depositi e i prelievi sono gestiti allo sportello come per i classici libretti di risparmio. Non è previsto un importo massimo per i libretti nominativi e comunque il deposito si può estinguere in qualsiasi momento.

In aumento le spese per la casa

 Quando si acquista una casa le spese da sostenere sono numerose e non parliamo soltanto degli interessi del mutuo e degli altri costi che contribuiscono alla composizione del TAEG. Una recente indagine, riportata da PrestitiSupermarket dimostra che nel 2013 le spese per la casa potrebbero aumentare ancora del 4 per cento.

► TAN e TAEG dei prestiti per la ristrutturazione della casa

I risultati del report curato da Adusbef e Federconsumatori interessa da vicino le finanziarie che sono pronte ad aiutare i cittadini nel pagamento dei debiti contratti. Sicuramente, per chi non lo sapesse, si deve considerare che il consolidamento è un’opportunità molto vantaggiosa, da cogliere.

Ma entriamo nel dettaglio delle spese per la casa che sono previste in crescita per il 2013. Se è vero quel che dice Idealista che sarà l’anno dell’affitto, sappiate che gli affitti peseranno di più nel bilancio familiare visto che per un appartamento di 90 metri quadri in una zona semi centrale, si spenderanno circa 1694,70 euro al mese che sono 61,5 euro in più dell’anno scorso. Se la casa è di proprietà l’aumento delle spese previsto per il 2013 sarà di 49,80 euro e raggiungerà quota 1164,45 euro.

Gli aumenti descritti saranno determinati sicuramente dall’incremento delle tariffe delle utenze, come luce, gas e acqua, ma saranno soprattutto dettati dalla normativa sulla TARES che è slittata a luglio ma non lascerà indenni i portafogli degli italiani. Le associazioni di consumatori – allora – chiedono un intervento diretto del governo in materia di risparmi.

► Prima rata Tares posticipata a luglio

Rapporto Eurispes su famiglie italiane

 Secondo i dati pubblicati oggi nell’ultimo rapporto dell’Eurispes le condizioni economiche delle famiglie italiani sono davvero drammatiche. Il 53,3% degli italiani, infatti, ha dichiarato di non riuscire a sostenere adeguatamene la famiglia con quello che guadagna mensilmente.

► Codacons lancia allarme per crollo consumi alimentari

Nello specifico i dati dell’Eurispes parlano di un 61,3% dei lavoratori che con il proprio stipendio non sono in grado di accedere alle spese importanti, quali possono essere l’accensione di un mutuo per l’acquisto della casa o di un’automobile.

► Dati Confcommercio su redditi e consumi

La diminuzione del potere d’acquisto è stata sentita come molto forte dal 31% degli intervistati (42,4% abbastanza; 22,2%  in misura contenuta e il 4,4% non l’ha avvertita). Negativo anche il giudizio sulle possibilità di risparmio. Pochi coloro che si dicono sicuri di poter accrescere i propri risparmi nel corso del 2013 (un italiano su venti), mentre sono due su tre gli italiani che si dicono sicuri di non riuscire a mettere nulla da parte.

► Le risposte e i consumi dei cittadini europei di fronte alla crisi

Questa difficile situazione si evidenzia anche attraverso l’esplosione dei cosiddetti compro oro, cresciuti dell’8,5% rispetto allo scorso, ai quali si rivolgono soprattutto le donne, e l’aumento dei lavori informali (assistenza ad anziani, a sartoria, babysitter, vendita di oggetti autoprodotti, pulizie, giardinaggi.

Il credit crunch è più soft per il nostro paese

 Bankitalia la chiama “stretta creditizia” ma alla storia passerà con la nomenclatura di credit crunch. Stiamo parlando del giro di vite che hanno subito prestiti e mutui da quando è iniziata la crisi e da quando il mercato del lavoro è diventato sempre più precario.

 Bankitalia su debolezza economica

Le banche, infatti, adesso non concedono più prestiti e mutui a cuor leggero ma dagli aspiranti debitori di lungo periodo vogliono delle assicurazioni che talvolta sono scritte tra le righe di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, altre volte, invece, trovano spazio tra gli euro versati per una polizza aggiuntiva al prestito o al mutuo.

In ogni caso il periodo di restrizione del credito si sta attenuando. L’Italia sarà fuori dalla recessione da aprile, intanto le banche italiane stanno riprendendo le fila del discorso “prestiti e mutui” e si dimostrano molto disponibili nei confronti delle imprese. Siamo ad un livello di restrizione che non si registrava dal primo trimestre del 2011.

 I dati di Bankitalia sugli investimenti

Il riassunto che molti giornali hanno fatto dell’indagine Bankitalia “IV trimestre del 2012 e prospettive per il I trimestre del 2013” è: più credito alle imprese ma meno crediti alle famiglie. Non è stato però sufficientemente spiegato che il secondo settore soffre della crisi del settore immobiliare, del deterioramento delle prospettive del mercato degli immobili residenziali e della fiducia dei consumatori.

 

Si può diventare credibili di fronte alle banche

 Le previsioni contrastanti sul settore immobiliare e il fatto che ci siano ancora polemiche sui prezzi delle case, fa pensare che nel 2013, la stretta creditizia dell’anno appena trascorso, si riproduca tale e quale.

Gli esperti ribadiscono che – stato del mercato a parte – ottenere un mutuo è sempre più complicato per cui, nei fatti, occorre avere alcuni requisiti che rendono il cittadino credibile agli occhi degli istituti d i credito. Acquistare un’abitazione, infatti, è più semplice se oltre a rispettare i criteri imposti dalla banca quanto a capacità di rimborso, si hanno anche altre garanzie.

Secondo un’analisi del gruppo Tecnocasa, queste garanzie sono nella stabilità del lavoro e nel gruzzolo di risparmi. Con un contratto a tempo indeterminato e un bel po’ di liquidità sul conto corrente, le porte sui prestiti sono spalancate. Sembra una tautologia ma è quel che deriva da un’analisi molto stringente del 2012.

► Mutui: l’effetto stringente della crisi

I consumatori che più facilmente hanno ottenuto un prestito sono quelli che hanno potuto vantare un posto di lavoro fisso, in un nucleo famigliare dove i portatori di reddito sono più d’uno e i risparmi sono abbastanza per sostenere una quota dell’investimento immobiliare.

Il 2013, a questo punto, non sembra molto diverso dall’anno passato anche se le strategie relative al mercato creditizio, adottate a livello internazionale, possono avere un peso.

Con l’euro le famiglie sono ancora più indebitate

anno nero per i prestiti auto/moto per il fatto che questi prodotti si rivolgono molto spesso ai giovani che sono anche i più colpiti dalla crisi economica.

Il problema risiede nel fatto che tutti cercano di scovare dov’è più semplice ottenere un mutuo ma sarebbe piuttosto interessante interrogarsi sulla sostenibilità del prestito ai tassi applicati oggi da compagnie e istituti di credito.

L’ABI conferma il calo dei tassi dei mutui ma la CGIA di Mestre, nella sua ricognizione sul panorama creditizio, spiega che la ricerca dei mutui, in circa 10 anni, ha determinato che il debito medio degli italiani sfiora oggi la soglia dei 20 mila euro. La ricerca è stata condotta sulle famiglie italiane, dall’introduzione dell’euro ad oggi.

I dati dimostrano che l’indebitamento medio è cresciuto del 140% e tra le città che accolgono il maggior numero di debitori ci sono sicuramente Roma e Milano, mentre in coda ai comuni con il numero più ampio di debitori si posizionano Vibo Valentia, Ogliastra ed Enna.

L’associazione dei piccoli artigiani di Mestre ha spiegato che il piede sull’acceleratore dell’indebitamento è stato pigiato dall’introduzione della moneta unica che ha fatto impennare i debiti aumentando parallelamente il costo della vita.

Le polizze RCA più convenienti d’Italia

lo sconto in agenzia allevia il caro assicurazioni.

Le assicurazioni sono più care in Italia che altrove, nel mondo, ma con un buon comparatore che tenga conto di tutte le variabili possibili, si può scovare l’opportunità. La legge va incontro ai consumatori obbligando le compagnie a fornire ai cittadini almeno 3 preventivi, oppure chiedendo a chi vuol risparmiare qualcosa, di fare soltanto lo sforzo di installare la scatola nera sull’automobile.

Sempre a livello normativo, in Italia, il settore delle assicurazioni auto è stato rinnovato, partendo dalla deducibilità delle spese auto, dalle misure per favorire la concorrenza tra le assicurazioni e dall’aumento del superbollo. Ma in soldoni, qual è l’assicurazione più vantaggiosa? Secondo uno studio che ha preso spunto dal preventivatore unico dell’IVASS, per le cinque tipologie di assicurati ideali ci sono tre polizze convenienti: Italiana assicurazioni, Allianz e Fondiaria Sai.

Se invece si vuole conoscere la compagnia assicurativa che offre il prodotto più conveniente e qualitativamente superiore, allora la scelta deve ricadere su Direct Line, Genertel e Genialloyd.

Assicurazione Infortuni di Genialloyd

La comparazione delle assicurazioni sul fronte “servizio di liquidazione dei sinistri”, dimostra poi che il meglio è offerto da Genertel, seguito da Genialloyd e da Reale Mutua.

Professionista sicuro con Reale Mutua Assicurazioni

Anche per le pensioni esiste uno spread consistente

 Anche in quanto a pensioni esiste un vero e proprio spread tra il nostro paese e i paesi più avanzati del centro Europa. E se parliamo di spread è ovvio che il paragone è fatto tra il sistema previdenziale italiano e quello tedesco.

Nel nostro paese, infatti, si parla di crisi dell’impianto pensionistico e si studiano i sistemi per aumentare le aliquote base richieste ai lavoratori. In Germania, invece, l’ultima notizia è che il sistema previdenziale nazionale ha accumulato riserve per 30 miliardi di dollari. Tutto merito dell’incremento dell’occupazione nel paese che ha consentito anche di ridurre i contributi obbligatori.

 Record pensioni Germania 2012

 

La direzione indicata dalla Germania dovrebbe essere comune a tutti i paesi dell’UE visto che il welfare, come anche le pensioni e il sistema previdenziale in generale, sono alla base della crescita dell’Europa.

Al momento esiste uno spread tra i sistemi pensionistici claudicanti del sud dell’Europa, l’Italia, per esempio, o la Francia stessa e i sistemi pensionistici evoluti della potenze economica tedesca. I paesi più lungimiranti sono quelli che si occupano di dare ai cittadini qualche certezza riguardo al futuro.

Andare a lavorare e versare i contributi, in Germania, dà sicuramente diritto alla pensione. Una sicurezza del genere, nel nostro paese, non sembra assolutamente ipotizzabile.