Novità fiscali per i terremotati dell’Emilia Romagna

 Il fisco ha deciso di concedere più tempo a tutti i cittadini e contribuenti che hanno subito i danni del terremoto del 20 maggio scorso. Per loro ci saranno circa 15 giorni in più per compilare ed inviare la comunicazione relativa all’accesso al finanziamento.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le “Istruzioni per la compilazione del modello di comunicazione per l’accesso al finanziamento dei pagamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria a seguito del sisma del mese di maggio 2012“.

Il riferimento normativo è l’articolo 11, comma 11 del Dl n. 174 del 10 ottobre 2012. Il Direttore dell’Agenzia ha disposto una proroga per le presentazioni delle comunicazioni di accesso al finanziamento. La documentazione, anziché essere inviata entro il 16 novembre, dovrà essere inviata entro il 30 novembre 2012.

E’ stato inoltre previsto che il contribuente possa inviare delle comunicazioni integrative qualora il fabbisogno di denaro sia superiore a quanto stimato all’inizio. L’integrazione deve comunque essere presentata entro il 30 novembre 2012 e la nuova comunicazione, completata in tutte le sue parti, va a sostituire integralmente quella precedente.

L’Agenzia delle Entrate ribadisce che tutte le istruzioni per la compilazione del modello di comunicazione per l’acceso al finanziamento dei pagamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria a seguito del sisma del maggio 2012, sono contenute nell’Allegato A della comunicazione di cui potete prendere visione a questo link (apre un documento in formato .pdf).

Caratteristiche e regolamentazione dei fondi pensione complementari

 La disciplina che regolamenta i fondi pensione complementari è il decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, che definisce questo tipo di fondi come organismi che hanno la funzione di raccogliere i contributi dei lavoratori (o dei datori di lavoro) e di gestirli in maniera collettiva. Il lavoratore che vi partecipa ha diritto, al termine della sua attività lavorativa, ad un vitalizio o ad un capitale.

In Italia, diversamente da quanto accade in altri paesi, i fondi pensione complementari non hanno avuto un grande successo, soprattutto perché i benefici non erano paragonabili alle prestazioni. La previdenza pubblica, infatti, garantiva alte prestazioni ed è mancata una politica fiscale adeguata. Con le nuove manovre del governo si sta procedendo ad una semplificazione e promozione di questi fondi pensione.

I vantaggi dei fondi pensione complementari sono sia per i lavoratori che decidono di sottoscriverli (come, ad esempio, la  regolarità e la prevedibilità delle entrate e delle uscite), sia per le imprese (hanno fondi da investire) e per i sistema economico in generale, in quanto provvedono a garantire risorse per investimenti ad alto rischio che non sarebbe possibile reperire altrove.

I fondi pensione complementari sono vigilati dalla COVIP, Commissione di Vigilanza sui fondi Pensione, secondo le direttive del Ministero del Lavoro e di quello del Tesoro.

 

 

SGR – Società di Gestione del Risparmio

 Le SGR, sigla che identifica le Società di Gestione del Risparmio, sono state introdotte in Italia con il D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58  in recepimento della Direttiva europea 85/611/CEE.

Questo tipo di società hanno la possibilità di svolgere attività come la promozione, istituzione ed organizzazione dei fondi comuni di investimento; la gestione del patrimonio degli organismi di investimento collettivo del risparmio; la gestione di portafogli di investimento per conto terzi e di fondi pensione.

Esistono diverse tipologie di SGR che si distinguono in base alle funzioni che svolgono: le principali sono SGR promotrici e SGR di gestione.

Le SGR, per svolgere le loro attività, devono essere autorizzate dalla Banca d’Itali e dalla Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) che, nel caso rivelino un non ottimale gestione del risparmio possono revocarla. I requisiti delle SGR sono:

– essere una società per azioni;

– avere sede legale e direzione generale nella Repubblica Italiana;

– avere un capitale minimo di  1 milione €;

– avere statuto, atto costitutivo e programma di attività iniziale;

Le SGR hanno diritto di voto sugli strumenti finanziari dei fondi amministrati, diritto che devono esercitare nell’interesse dei partecipanti alla società. Inoltre, per una maggiore trasparenza e sicurezza dei risparmiatori, devono far revisionare i bilanci ad una società di revisione iscritta in apposito albo della Consob.

Tipologie e caratteristiche dei fondi di investimento aperti

 In sostanza, per fondo comune di investimento si indica uno strumento finanziario che raccoglie il denaro dei risparmiatori e lo mette in mano a una società di gestione del risparmio. Al decreto legge che definisce i fondi di investimento comune si affianca il decreto del Ministero del Tesoro n. 228/99, che individua tre diverse tipologie di fondo comune: fondo aperto, fondo chiuso e fondo speculativo.

Il fondo di investimento aperto

Il fondo di investimento comune aperto si caratterizza per una variazione continua del suo patrimonio (sia in composizione che in valore). Si suddivide in quote (il valore di ognuna di queste è dato dal rapporto tra il totale delle attività del fondo e le quote emesse) delle quali i partecipanti possono richiedere il rimborso in qualsiasi momento.

Le tipologie principali dei fondi di investimento aperto sono:

Fondi di diritto italiano armonizzati UE

Gestiti da società italiane con sede legale in Italia che si adeguano alle direttive comunitarie per quanto riguarda le garanzie per i sottoscrittori.

Fondi di diritto italiano non armonizzati UE

Istituiti dalla Banca d’Italia nel 1999 sono caratterizzati da maggiore libertà di investimento. Appartengono a questa categoria i fondi speculativi (o hedge funds) e i fondi di fondi.

Fondi immobiliari

Si caratterizzano per il fatto che la maggior parte del patrimonio viene investito in immobili.

I migliori tassi di novembre

 Come ogni mese, Il segugio, passa in rassegna tutte le proposte di prestiti personali calcolando l’ammontare della rata per un prestito standard, il Tan e il Taeg e offrendo un confronto chiaro per orientarsi verso il miglior prodotto in circolazione.

Le offerte del mese di dicembre sono state rilevate il 2 del mese. A realizzarle ci ha pensato l’Osservatorio di PrestitiOnline.it che ha sottolineato una sostanziale tendenza al ribasso per le migliori offerte del periodo, per i prestiti generalmente finalizzati all’acquisto di un’auto o alla ristrutturazione della casa.

Sono esclusi chiaramente dalla comparazione i prestiti di quote che possono essere erogate più comodamente sotto forma di mutui.

Finanziamenti acquisto auto nuova. Chi ha intenzione di acquistare un nuovo veicolo può contare su finanziamenti con un Tan medio del 7,10 per cento, in ribasso di 0,5 punti percentuali. In ribasso dello 0,20% anche il Taeg rispetto al mese precedente e in riferimento a tutti i piani d’ammortamento.

Finanziamenti ristrutturazione casa. I finanziamenti per la ristrutturazione delle casa prevedono tassi al ribasso con diminuzioni consistenti soprattutto per i piani d’ammortamento di lungo periodo da 96 a 120 mesi. Il Tan per questi prodotti è del 7,10 per cento, lo 0,35 in meno rispetto al mese scorso. Il Taeg proposto è del 7,34%, lo 0,37% in meno rispetto al mese precedente.

Linear: la promozione 1+1

 I rincari delle assicurazioni, in questo momento di crisi, non sono di certo una buona notizia ma molte compagnie assicurative si stanno “armando” per offrire sconti ai clienti, nuovi e di vecchia data. Una consuetudine è quella di offrire sconti sulla seconda polizza.

Se avete già sottoscritto una polizza auto, facciamo un esempio, con una certa compagnia, potete avere uno sconto sulla seconda polizza, se decidete di assicurare con la stessa compagnia anche la moto.

Una proposta interessante, in questo senso, arriva da Linear che propone alle famiglie la soluzione 1+1. In generale con la polizza Linear si ottiene uno sconto sulla polizza della Responsabilità Civile al secondo contratto. Nel dettaglio esistono due tipi di sconti.

Lo sconto famiglia. Linear offre ai suoi clienti che assicurano anche la seconda auto di famiglia con la stessa compagnia, uno sconto del 4 per cento sulla Responsabilità Civile. Per usufruire della promozione è necessario che l’intestatario dell’assicurazione sia il cliente di Linear o una persona che appartiene al suo stesso nucleo famigliare. La promozione non è cumulabile.

Lo sconto Dueruote. E’ il secondo tipo di sconto di Linear e consiste i una riduzione del 5 o del 15 per cento sulla garanzia della Responsabilità civile se, dopo aver assicurato la macchina decidete di assicurare con la stessa compagnia anche un motociclo o un ciclomotore.

A chi affidare i propri risparmi?

 Quando un cittadino decide di provare ad aumentare il suo capitale attraverso degli investimenti, ha due opzioni: la prima è quella di fare tutto da solo, la seconda è di affidare i propri risparmi a persone o strutture qualificate, le quali hanno a disposizione i mezzi e gli strumenti per la corretta gestione del risparmio.

La seconda opzione è ovviamente la migliore ma, prima di affidare i propri risparmi a qualcuno, è necessario conoscere quali sono le possibilità di scelta e il modo di operare di ognuna di queste.

Impossibile dare una lista esaustiva e completa, ma è possibile, invece, capire quando un investitore si può considerare qualificato (ossia adatto a operare in questo settore).

Secondo il decreto del Ministero del Tesoro n. 228 del 24/5/1999, gli investitori qualificati sono:

– le imprese di investimento, le banche, gli agenti di cambio, le società di gestione del risparmio, le SICAV, i fondi pensione, le imprese di assicurazione, le società finanziarie capogruppo di gruppi bancari e i soggetti iscritti negli elenchi del testo unico bancario;
– i soggetti esteri autorizzati a svolgere le medesime attività di cui sopra;
– le fondazioni bancarie;
– le persone fisiche e giuridiche e gli altri enti in possesso di specifica competenza ed esperienza in operazioni in strumenti finanziari.

Questi soggetti devono svolgere le seguenti funzioni:
intermediazione (collegamento tra soggetti in surplus e in deficit finanziario);
investimento, in base alle esigenze del soggetto (profilo rischio/rendimento);
gestione collettiva delle risorse;
consulenza.

Risparmio gestito

 Con la locuzione risparmio gestito si intende il capitale che ogni risparmiatore decide di affidare ad uno o più gestori professionali. Questi hanno il compito, una volta accettato il mandato, di amministrare le risorse del contribuente nel miglio modo possibile.

All’interno della definizione di risparmio gestito ricadono diverse tipologie di attività, tra le quali si trovano i fondi comuni di investimento mobiliare, le SICAV, l’attività di gestione di patrimoni mobiliari individuali e le attività di investimento operate dai fondi pensione e dalle compagnie di assicurazione (previdenza complementare).

Tutti i prodotti finanziari che rientrano nel risparmio gestito hanno la caratteristica comune che i rischi legati alle oscillazioni dei titoli del portafogli sono a carico dell’investitore, diversamente da quanto accade per i prodotti dell’intermediazione bancaria.

Esiste anche una definizione più ristretta di risparmio gestito, con la quale si indicano le sole gestioni di portafogli, che possono essere collettive e individuali.

Il risparmio gestito è regolamentato dal TUIF (Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria, decreto legislativo n. 58 del 24/02/1998), un testo che, andando a sostituire alcuni articoli del codice civile, ha dato la possibilità di avere una legislazione uniforme in materia che viene costantemente aggiornata attraverso i regolamenti attuativi emanati da Consob e Banca d’Italia.

Assumere gente qualificata conviene

 Le aziende che investono nella Ricerca e nello Sviluppo e lo fanno assumendo personale altamente qualificato, possono usufruire di un credito d’imposta per gli investimenti, secondo quanto previsto dal Decreto Sviluppo, vale a dire dal Decreto Legge n. 83 del 22 giugno 2012 riportato con modifiche nella Legge n. 134 del 7 agosto 2012.

Le aziende che assumo ricercatori possono ottenere un’agevolazione nei contributi pagati per l’assunzione. Nel dettaglio la legge prevede un’agevolazione pari al 35% sulle spese effettuate per prendere un ricercatore a bordo dell’azienda con un contratto stabile.

I finanziamenti possono essere erogati fino ad un massimo di 200 mila euro per azienda e possono usufruire dell’incentivo sia le imprese, sia le ditte individuali, sia le società, ma hanno sicuramente un posto d’onore tra le aziende selezionabili quelle che risiedono in un paese colpito dal terremoto del maggio 2012.

Alle aziende emiliane, infatti, sono riservati finanziamenti pari a 2 milioni di euro per il 2012 e pari a 3 milioni di euro per il 2013. I soldi saranno erogati a patto che l’azienda garantisca un contratto stabile che vuol dire che deve mantenere il posto di lavoro per il neoassunto, almeno per tre anni.

Una PMI può ridurre la stabilità del contratto ad un termine biennale. Il credito d’imposta deve quindi essere regolarmente riportato nella dichiarazione dei redditi.

OnSpace Padova, c’è ancora tempo

 La Provincia di Padova ha lanciato un progetto rivolto a liberi professionisti e aspiranti imprenditori che vogliono concretizzare la propria idea d’impresa. Si tratta di un programma d’incentivi pensato per le nuove idee imprenditoriali innovative del territorio.

Il progetto prende il nome di OnSpace e si configura come un laboratorio d’incubazione d’impresa dedicato a imprenditori e professionisti. Gli incentivi sono rappresentati dalla fornitura di 10 postazioni di lavoro, con accesso alla rete wifi, la fornitura di energia elettrica, gas e acqua gratuita, e assicurazione RC.

Il contratto che si può stabilire con l’amministrazione provinciale per ottenere gli incentivi non deve superare i sei mesi, che sono poi rinnovabili. La sottoscrizione del contratto comprende anche il sostegno all’aspirante imprenditore fornito da un gruppo di esperti nello sviluppo e nella realizzazione del progetto. 

La selezione dei progetti sarà bimestrale e per la prima scadenza c’è ancora un po’ di tempo visto che è stata fissata al 31 dicembre 2012. Le domande vanno inoltrate via posta all’Ufficio Protocollo della Provincia di Padova.

Spulciando il bando si scopre che gli interessati al progetto OnSpace padovano, devono possedere dei requisiti, pena l’esclusione dal concorso: devono essere residenti o domiciliati a Padova, non devono avere altri spazi lavorativi all’infuori dell’abitazione e non devono avere altri spazi pubblici adibiti all’attività professionale.